martedì 10 novembre 2015

Papa Ratzinger incontra il seminarista iudicense Rosario Vitale

Clicca qui per leggere il bel resoconto della visita.

6 commenti:

Arcangela ha detto...

Ecco la Chiesa che ci conforta e, come dice Benedetto," E' questa la nostra missione comune: essere fermento di speranza e di pace perché crediamo nell'amore. L'amore fa vivere la Chiesa, e poiché esso è eterno, la fa vivere sempre fino alla fine dei tempi"
Arcangela

laura ha detto...

Deve essere stato davvero commovente. Beato lui!

laura ha detto...

http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2015/11/10/RATZINGER-E-quel-cristianesimo-che-nessuno-prende-piu-sul-serio/654053/
RATZINGER/ E quel cristianesimo che nessuno prende pi sul serio


bellissimo

Anonimo ha detto...

Quante vocazioni sacerdotali sono frutto del fecondo pontificato del Santo Padre Benedetto! Ad multos annos, Santità! Devotamente, Viola

maura ha detto...

Stupendo , e' quello che ha sempre indicato a tutti noi , non solo ai Sacerdoti . Certo , soprattutto ai Sacerdoti che' sono i prediletti dal maligno . L'esortazione data al Sacerdote si puo' leggere , piu' articolata , nel commento al Vangelo di oggi pubblicato da La Vigna .
Usa due aggettivi forti : ESSENZIALE e FONDAMENTALE .
Grazie Vigna per l'ottimo servizio . Mi fai ben aprire la giornata meditando il Vangelo del giorno con l'omelìa del S.Padre Benedetto XVI .

Il Magistero di Benedetto XVI
Discorso alla comunità della Pontificia Accademia Ecclesiastica, 23 maggio 2009
Nei momenti di oscurità e di difficoltà interiore, volgete il vostro sguardo verso Cristo che un giorno vi ha fissati con amore e vi ha chiamati a stare con Lui e ad occuparvi, alla sua scuola, del suo Regno. Ricordate sempre che è essenziale e fondamentale per il ministero sacerdotale, in qualunque modo lo si eserciti, mantenere un legame personale con Gesù. Egli ci vuole suoi "amici", amici che cercano la sua intimità, seguono i suoi insegnamenti e si impegnano a farlo conoscere ed amare da tutti. Il Signore ci vuole santi, cioè tutti "suoi", non preoccupati di costruirci una carriera umanamente interessante o comoda, non alla ricerca del plauso e del successo della gente, ma interamente dediti al bene delle anime, disposti a compiere fino in fondo il nostro dovere con la consapevolezza di essere "servi inutili", lieti di poter offrire il nostro povero apporto alla diffusione del Vangelo.

Anonimo ha detto...

E' la "generazione Ratzinger" che si sta manifestando, frutto di un feconda apostolato iniziato ancor prima dell'ascesa di Benedetto al papato. Dall'attuale pontificato bergogliano non possiamo che attendeci una generazione di sindacalisti. Noi abbiamo bisogno di buoni preti alla Don Camillo che mettano al centro Cristo, come ci ha insegnato papa Benedetto.
Alessia