lunedì 24 agosto 2015

Cari vescovi, rileggete Tucidide… e Biffi (Giampaolo Rossi)

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Al di là del problema sempre più pressante dell'immigrazione c'è un concetto che sottoscrivo non una ma mille volte e che rappresenta il vero problema della chiesa attuale:

"Una Chiesa liquida e minimale, incapace di leggere la complessità del reale, fedele consigliera dello Spirito del Tempo che ci vuole rigorosamente passivi rispetti ai cataclismi che la storia sta producendo (con il contributo interessato delle elité del potere tecnocratico); spesso complice di chi vuole cancellare il “nomos” a fondamento della civiltà europea che la Chiesa stessa ha contribuito faticosamente a costruire con secoli di testimonianza, annunci ma anche guerre, lacerazioni, progressi, contrapposizioni, conflitti (a partire proprio da quello tra fede e ragione). Un nomos che ha dato vita alle nostre nazioni, al nostro diritto, alle nostre economie, alla nostra concezione della libertà individuale".

Rullo di tamburi...applausi!
O la chiesa ritrova il suo ruolo o, meglio, la sua identità e la sua ragion d'essere o, nel giro di poco tempo, diventerà una mera istituzione sociale pari a tante altre quindi...del tutto irrilevante!
R.

5 commenti:

Arcangela ha detto...

Benedetto 1978 "L'Anticristo assume la maschera di Cristo e di lui si servirà come il diavolo si serve della parola di Dio, della Bibbia."
Arcangela

Arcangela ha detto...

Benedetto 1979 "Alla Chiesa appartengono anche tutti coloro che hanno vissuto prima di noi, l'intera comunità dei santi. Essi non solo erano Chiesa, lo sono. Per questo nella Chiesa dev'essere sempre rappresentata l'intera comunità dei credenti"
Arcangela

carmelina ha detto...

cara raffaella,
massimo franco avrebbe scritto sul corriere (non on line perché’ ho cercato invano) l’ennesimo articolo sulla mitica “fronda interna” a totem bergoglio.
la solita solfa: i vescovi italiani vivono con malessere il fiato sul collo di totem bergoglio che col suo severo e sospettoso atteggiamento starebbe accreditando “l’idea di un pontefice convinto che la chiesa si salvi allargando il fossato tra la nomenklatura ecclesiastica sospettata di essere collusi col potere” (questa frase dell’articolo e’ ripresa da un altro articolo che lo commenta).
l’argomento e’ poco interessante ed e’ legato a questioni di potere istituzionale italiano che tanto piacciono a massimo franco ma l’osservazione e’ parecchio significativa.
dopo anni di strategia diversiva, totem bergoglio sta mostrando il suo vero volto confermando quanto istintivamente si coglieva all’inizio del suo ministero.
ragiona come un militare e come tale e’ sospettoso e scaltro anche con i suoi più’ fidati collaboratori. cambia in continuazione direzione nel prendere decisioni come farebbe un generale che all’ultimo momento muta i piani di combattimento nel timore che qualche suo collaboratore abbia fatto la spia e avvertito il nemico.
e’ un uomo e sacerdote dalla personalità ombrosa e malinconica (tendente al cupo) che copre (non nasconde) con un atteggiamento accogliente e brioso.
il suo pontificato e’ volto alla ricostituzione del potere temporale della Chiesa e come e’ avvenuto ogniqualvolta la Chiesa ha rimesso in pista questa locomotiva i suoi araldi in passato come al presente totem bergoglio (perché’ bergoglio e’ l’ennesima versione della genie dei cristiani riformatori) puntano su due cardini:
-la riforma morale , quindi l’identificazione all’interno della Chiesa e al di fuori di un fariseismo da mettere sotto accusa e indicare al pubblico ludibrio (quindi i politici, quindi i vescovi, quindi i banchieri e altri classici stereotipi del genere) e conseguentemente la promozione di un puritanesimo della vita consacrata;
-il riconoscimento di un modello popolare da utilizzare come forcella rabdomante pastorale per ricostituire una nuova alleanza sociale e, di conseguenza (essendo considerato questo riflesso della volontà’ divina), mistica.

laura ha detto...

Purtroppo nella chiesa attuale manca chi sappia fare la carità intellettuale.
Senza citare papa Benedetto, ricordiamo don Milani che voleva trasmettere la cultura ai suoi ragazzi come solo mezzo per liberarsi della povertà.
il pane vero non è solo quello materiale.
si tratta di concetti vecchi e ripetuti, ma sembra che nessuno voglia ricordarlo e capire.
I poveri hanno bisogno di tutto e non solo del cartoccetto di cibo come si fa con i cani randagi, altrimenti resteranno sempre poveri e senzatetto.

Anonimo ha detto...

"L' Europa sembra diventata vuota all'interno, paralizzata in un certo qual senso da una crisi del suo sistema circolatorio, che mette a rischio la sua vita, affidata a trapianti, che poi però non possono che eliminare a sua identità.A questo venir meno delle forze spirituali corrisponde il fatto che, anche etnicamente, l'Europa appare sulla via del congedo, c'è una strana mancanza di voglia del futuro, i figli, che sono il futuro, vengono visti come una minaccia per il presente; si impone il confronto con l'impero Romano, funzionava ancora come grande cornice storica, ma in pratica viveva già di quelli che dovevano dissolverlo, poiché esso non aveva più alcuna energia vitale". Joseph card. Ratzinger.'Europa , i suoi fondamenti, oggi e domani'.2004