sabato 23 agosto 2014

Benedetto XVI: La Chiesa trasmette tutto ciò che è e che crede, lo trasmette nel culto, nella vita, nella dottrina. La Tradizione è dunque il Vangelo vivo, annunciato dagli Apostoli nella sua integrità, in base alla pienezza della loro esperienza unica e irripetibile (YouTube)




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Grazie al lavoro della nostra Gemma rivediamo e riascoltiamo una delle catechesi fondamentali di Benedetto XVI. Bisognerebbe stampare il testo e distribuirlo a tutto il clero...
Nell'udienza generale del 3 maggio 2006 Benedetto XVI spiegò un tema fondamentale per la Chiesa Cattolica: la Tradizione Apostolica.
Qui il testo integrale.

In particolare:

"L’ultima volta abbiamo meditato sul tema della Tradizione apostolica. Abbiamo visto che essa non è una collezione di cose, di parole, come una scatola di cose morte; la Tradizione è il fiume della vita nuova che viene dalle origini, da Cristo fino a noi, e ci coinvolge nella storia di Dio con l’umanità. Questo tema della Tradizione è così importante che vorrei ancora oggi soffermarmi su di esso: è infatti di grande rilievo per la vita della Chiesa".

"La Chiesa trasmette tutto ciò che è e che crede, lo trasmette nel culto, nella vita, nella dottrina. La Tradizione è dunque il Vangelo vivo, annunciato dagli Apostoli nella sua integrità, in base alla pienezza della loro esperienza unica e irripetibile: per opera loro la fede viene comunicata agli altri, fino a noi, fino alla fine del mondo. La Tradizione, pertanto, è la storia dello Spirito che agisce nella storia della Chiesa attraverso la mediazione degli Apostoli e dei loro successori, in fedele continuità con l’esperienza delle origini".

"Questa catena del servizio continua fino ad oggi, continuerà fino alla fine del mondo. Infatti il mandato conferito da Gesù agli Apostoli è stato da essi trasmesso ai loro successori. Al di là dell'esperienza del contatto personale col Cristo, esperienza unica e irripetibile, gli Apostoli hanno trasmesso ai successori l’invio solenne nel mondo ricevuto dal Maestro. Apostolo viene precisamente dal termine greco “apostéllein”, che vuol dire inviare. L’invio apostolico - come mostra il testo di Mt 28,19s - implica un servizio pastorale (“fate discepole tutte le nazioni...”), liturgico (“battezzandole...”) e profetico (“insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato”), garantito dalla vicinanza del Signore fino alla consumazione del tempo (“ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”). Così, in un modo diverso dagli Apostoli, abbiamo anche noi una vera e personale esperienza della presenza del Signore risorto. Attraverso il ministero apostolico è così Cristo stesso a raggiungere chi è chiamato alla fede. La distanza dei secoli è superata e il Risorto si offre vivo e operante per noi, nell’oggi della Chiesa e del mondo. Questa è la nostra grande gioia. Nel fiume vivo della Tradizione Cristo non è distante duemila anni, ma è realmente presente tra noi e ci dona la Verità, ci dona la luce che ci fa vivere e trovare la strada verso il futuro".

4 commenti:

laura ha detto...

Sembra sia passato un secolo da quando son state pronunciate queste parole. Avevo le sensazione e la speranza che l'impegno di papa Benedetto e la Sua preoccupazione per la salvaguardia della retta dottina e la pratica della carità intellettuale avessero elevato un po' il livello tra il clero e i laici e invece non è cosi. Al di là delle barbarie che accadono in Medio Oriente, anche in Europa e in italia è andato perduto il dovere di ragionare, di studiare, di lavorare per crescere spiritualmente. Che tristezza e quanta preoccupazione. Confido nella forza del sacrifico e della preghiera attuale di papa Benedetto.

Arcangela ha detto...

il 26 aprile 2006 Benedetto aveva anticipato "La tradizione è il fiume vivo che ci collega alle origini, il fiume vivo nel quale le origini sono sempre presenti. Il grande fiume che ci conduce al porto dell'eternità"
Arcangela

maura ha detto...

Che dire , riascoltare questa catechesi e rileggere questo articolo equivale per me a due sedute di ossigenoterapia !
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1348936

P.S. si puo' ileggere la conferenza alla Sorbona del 1999 ?

Anonimo ha detto...

Beh ho appena finito di ascoltarlo su tv 2000.....mi mancano tantissimo le sue parole....forse lo saprai, ma un paio di giorni fa gli hanno dedicato 1 concerto in radio vaticana, orchestra bavarese, gli hanno portato 1 stella d'oro col suo nome inciso da mettere nel cielo di una nuova cappella erigenda in Baviera,gli hanno regalato un album di foto, si è commosso ed ha detto che la Baviera è bellissima, ha esaudito la richiesta di benedire la stella che verrà incastonata sul soffitto......nostalgia per lui che mai tornerà a casa sua e per me che ne ho tanta della sua persona.....buona domenica, cara Raffaella, a te e famiglia.Lupus et Agnus.