giovedì 17 luglio 2014

Colloquio con Scalfari a Santa Marta, intervista a Vittorio Messori

Clicca qui per leggere l'intervista a Vittorio Messori pubblicata da Libero.

6 commenti:

Arcangela ha detto...

Ma perché un Papa deve, per così dire, rendere conto a un nemmeno eccelso giornalista e seminare incertezze tra i fedeli?
Arcangela

Anonimo ha detto...

D'accordo con Messori. Innanzitutto è documentato e poi non parla a sproposito, ma non ttti igiornalisti son onesti e scriverebbero qualsiasi coa pur di fare uno scoop-

Il problema è dovut anche la fatto che il papa si prestas a mille interpretazioni e non parla sempre in modo chiaro, oppure non voglio capirlo io. Son sempre più in stato di confusione preoccupazione per la chiesa e noi che abbiamo bisogno di una guida sicura

gemma ha detto...

@arcangela
Perché così piacciamo di più e sembriamo più belli, persino su vanity fair c'è rubrica dedicata, e mentre in tempi passati da quelle pagine era tutto un tiro al papa ora pare una sede distaccata di un blog papista, unica differenza è che nelle pagine accanto non ci sono le celebrazioni o le omelie ma rivendicazioni abortiste, su diritto ad affittarsi l'utero e scegliere come e quando morire o far morire chi tanto non ne vale la pena. Tutti temi che danno luce all'uomo e su cui la chiesa ora non vuole ossessionare e oscurare il mondo per carità, che ne approfitta come non mai. Fuori piovono missili che è un piacere, l'economia ha al centro tutto tranne colui a cui dovrebbe giovare, i problemi dell'Africa li risolviamo spostandola in Europa e sulle fedi più inermi tornano pulizie etniche e marchi di nefasta memoria del secolo scorso. Ma si è belli ma belli da copertina, e tutto quel che c'è stato prima, onesti sacerdoti e vescovi compresi sono tutti na massa di ladri e pedofili. Si può anche riformare quel che non va, ma mi chiedo a chi giova farlo togliendo l'onore e la dignità a tutto quel che c'è stato prima.

nonno ha detto...

Si è realizzato finalmente il teorema che da repubblica si è voluto far passare per anni, chiesa pauperista socialista e anticlericale contro chiesa tradizionale ladra e pedofila. Si parla tanto di diarchia, intesa tra i papi ecc, io vedo solo ubbidienza e rispetto da parte di chi si è spogliato dei poteri nei confronti di chi ora comanda, eccome se comanda, e abbastanza smentisce chi l'ha preceduto, anche nel ricordo. In quanto alla questione pedofilia, i media sono parecchio piuma al vento. Ricordo per esempio articoli sul cardinale belga Daneels e americano Mahony accusati di aver gestito male questioni riguardanti sacerdoti colpevoli nelle loro diocesi, addirittura di Mahony si chiedeva a gran voce la cacciata dal conclave. Dopo il buonasera che tutto ha cambiato li abbiamo visti raggianti sull'altare il giorno dell'intronazione di Francesco, e questione chiusa. Basta essere progressisti e amici del papa giusto. Finora gli unici bastoni roteanti li hanno presi in testa certi giornalisti e ancora gli durano i vuoti di memoria, altrochè

Anonimo ha detto...

Penso che il 13/03/2013 sia stato il punto di arrivo non di partenza. Gli otto anni meravigliosi con Benedetto ci hanno fornito delle necessarie difese immunitarie che oggi ci permettono di leggere il presente senza occhiali rosa, con consapevolezza e disincanto.
Alessia

Anonimo ha detto...


Mi conforta vedere che non sono il solo ad essere disorientato e perplesso. La mia fede per fortuna non vacilla, ma la mia domanda riguarda quale magistero seguire nelle molte occasioni in cui la fede richiede anche una guida su temi specifici. Mi sento un pecorella che cerca il suo pastore. E voi?