domenica 9 febbraio 2014

Chi ha spinto Papa Benedetto a mollare (e perchè). L'analisi di Antonio Socci

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Gemma.
Lucida analisi quella di Socci: spietata ma razionale.
I problemi per Papa Benedetto arrivarono subito. Le fughe di notizie si sprecarono fin dal 2005 e la corsa a mettere in cattiva luce o a delegittimare il Santo Padre e' sempre stata sotto gli occhi di tutti noi.
Benedetto XVI fu probabilmente eletto pensando (poveri illusi!) che avrebbe sostenuto la parte del Pontefice di transizione prendendo su di sé gli schiaffi del mondo e la sporcizia della chiesa, preparando la strada ad altri che non potevano e non volevano essere eletti subito (probabilmente perché nel 2005 nessuno avrebbe sostenuto il confronto con Giovanni Paolo II).
La "chiesa" "sacrificò" Ratzinger ancora una volta...come sempre!
I piani pero' andarono male e Benedetto XVI fu Papa sul serio e non una figura di transizione. Questo suo "ardire" ando' di traverso a molti che scagliarono contro di lui ogni sorta di nefandezza fino all'ultimo giorno del suo Pontificato e, come vediamo, anche oltre.
Joseph Ratzinger, da umile lavoratore nella Vigna del Signore, si rimboccò le maniche, adottò decisioni scomode e spesso in solitudine (vero "amici" di Maciel?) ma, alla fine, prese una decisione che, anche alla luce dell'articolo di Socci, ci interroga.
R.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

"che il cielo protegga la Sua vita" conclude Socci riferendosi a Benedetto, speriamo davvero che sia cosi' Teresa

vighi ha detto...

Socci mi sembra stia ritrovando la sua verve dopo un periodo in cui anche lui era preso dalla nuova aria di primavera. Concordo è un’analisi spietata il suo articolo con tante domande senza ancora una risposta. Io mi domando ma se da subito sono iniziate le lotte perché lo hanno eletto Papa ? lo conoscevano sapevano come era fatto che non si sarebbe certo fermato ne fatto incanalare da nessuno e allora ? perché!!!??? Non potevano certo pensare che sarebbe stato un Papa di transizione dopo tutte le parole e gli atti fatti da prefetto della Congregazione della fede. Possibile che non avessero questa consapevolezza!!! E poi visto come si evolvevano le cose possibile che nessuno mai si sia sentito in dovere di proteggerlo da fargli da paravento ? ha ragione Socci anche padre Georg dov’era nel frattempo cosa faceva ? non potevano capire che aveva bisogno di avere vicino un uomo forte che sapesse affrontare anche con le cattive certi personaggi, Benedetto è troppo buono, compassionevole, cerca sempre il dialogo, piuttosto che trattare male una persona ci rimette lui quindi aveva bisogno di avere un contro altare al suo fianco, una persona che sapesse parare gli attacchi e a sua volta contrattaccare. So che non è molto cattolico quello che dico ma quello mi sembra un mondo in cui di cattolico c’è davvero poco, pieno di lupi pronti a difendere il loro territorio contro chiunque tenti di toglierglielo sia esso pure un Papa un Papa che certo non è fuggito davanti a loro. Per questo lo hanno tanto odiato e contrastato Benedetto non è fuggito davanti a loro!!! Saluti Vighi

Anonimo ha detto...

Sarà, ma io non riesco a dimenticare l'articolo in cui Socci praticamente preannunciava la rinuncia di Benedetto, men che meno dimentico quello di Ferrara. Molti pensarono a un nome per la successione, mentre il nome del vero candidato veniva tenuto accuratemente nascosto. Alla faccia dello Spirito gli uomini hanno scelto. Si tranquillizzi Socci, autentiche mure mediatiche proteggono Papa Bergoglio dai "nemici". Non dimentico neppure l'atteggiamento indifferente, quando non apertamente ostile, che è stato riservato a Benedetto.
Alessia

carmelina ha detto...

Informazioni di servizio ai naviganti. C'è' in giro un tal peloso che scrive articoli (secolo XXI e linkiesta) che sono il non plus ultra della semplicioneria. Il tipo tenta un approccio di obiettività giornalistica che però' alla lunga non regge e crolla nella più stucchevole partigianeria di stampo "sedicente riformista". Nei due agricoli letti l'argomento e' sempre quello: Totem Bergoglio-luce contrapposto a Benedetto-ombra oscura. Il primo rappresenta la promessa del nuovo che, secondo il tipo, consisterebbe nell'abbandono della istituzionalita' ecclesiastica. Praticamente totem Bergoglio favorirebbe una Chiesa libera dai legacci canonici-dottrinari ed istituzionali e lascerebbe solo la sostanza evangelica. Mentre, ovviamente, Benedetto e' la vecchia cariatide a custodia del "palazzaccio", del potere "politico-ecclesiastico" e dogmatico. Praticamente il poveretto prende letteralmente lucciole per lanterne. Laddove l'istituzione incontra il senso comune (il matrimonio che vorrebbe fare totem Bergoglio) c'è' il "palazzaccio" che torna prepotente, sotto nuove forme, in auge. E laddove con Benedetto l'istituzione non si accomoda alle esigenze della comunità', il "palazzaccio" e' destinato a contrarsi per dare finalmente spazio e aria al potere spirituale della Chiesa. E i tanti peloso di questo mondo, come i topolini della nota favola, continuano imperterriti a seguire incantati il suono del piffero al canto di vecchie litanie riformiste novecentesche che puntualmente ricicciano fuori ritinteggiate di fresco (c'è' il noto giovane virgulto, riformista ad honorem, Corrado augias che con 'ste frescacce sta facendo l'acido da quando peloso andava ancora a catechismo).SIGNORE DAMMI LA PAZIENZA. DAMMI LA PAZIENZA!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Letta l'intervista di Tarquini a Kung? Repubblica sta giocando uno sporco gioco a cui si sta tentando di arruolare anche il Papa emerito Benedetto.
Alessia

Anonimo ha detto...

ieri ho letto un articolo che fa pensare. Ci si chiede perché Papa Bergoglio piaccia tanto ai protestanti. Non dimentichiamo che da cardinale ha vissuto in mezzo ai protestanti che, a poco a poco, hanno eroso il tessuto cattolico. Si elencano le varie ragioni, ma al fondo si pone la vera domanda: ...Sono i protestanti a diventare papisti? Per Bill Tammeus, la domanda sarebbe piuttosto: “Francesco è il primo papa protestante?”.
Una domanda che personalmente mi pongo e quanti fra noi cattolici lo sono ancora?
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201402/140208kubacki.pdf
Alessia

Anonimo ha detto...

http://www.mondayvatican.com/vatican/from-benedict-to-francis-one-year-after-the-same-problems
In effetti ...
di Gagliarducci

Arcangela ha detto...

Penso che questa sia stata la guida di Benedetto " La diplomazia è in un cero senso l'arte della speranza"
Ma tutte le nostre interpretazioni sono fallaci!
Arcangela

laura ha detto...


http://www.repubblica.it/esteri/2014/02/10/news/kung_chiesa_e_fedeli_troppo_distanti_ora_papa_francesco_deve_cambiarla-78157447/: no cooment!

un ins. di Religione ha detto...

Ad un anno dalla clamorosa e triste rinuncia di colui che è stato e sarà sempre il "Papa della mia vita",desidero fare alcune considerazioni che in questi mesi ho maturato anche e soprattutto osservando attentamente il contesto ecclesiale e non venutosi a creare in questi ultimi 12 mesi.
Benedetto XVI è stato un autentica sorpesa x tutti. Anche tra i suoi stessi estimatori vi era la convinzione più o meno diffusa che il card. Ratzinger avesse sì un certo numero di voti,ma non sufficienti x essere eletto. Evidentemente lo Spirito Santo non la pensava così! Grande fu quindi la sorpesa x tutti quando fu annunciato il suo nome! quel 19 aprile 2005 non potevo certo immaginare che da quel momento in poi il Papa,QUEL Papa avrebbe dovuto subìre un autentico MARTIRIO! le persecuzioni iniziarono da subito: i suoi detrattori si rimboccarono subito le maniche x vendicarsi e rendergli amara l'esistenza. " Abbiamo il Pastore tedesco" titolò l'indomani un noto giornale di sinistra. e questo fu solo il principio di una colossale campagna mediatica che con ossessione maniacale non ha perso un solo particolare,anche il più insignificante,x dare addosso e screditare il Pontefice. Ma cosa aveva mai fatto di così "terribile" questo Papa? Semplice: aveva mantenuto l'ordine nella Chiesa,salvaguardandola da tanti errori ma soprattutto si era rivelato un autentico PROFETA!La sua denuncia della DITTATURA DEL RELATIVISMO aveva fatto sobbalzare parecchia gente.non la gente semplice,povera e umile che l'ha sempre amato,ma i potenti,i corrotti,i malvagi! Questa denuncia,resa ancor più famosa da quella ormai celebre omelia nella Messa "pro eligendo Pontifice" gli procurò definitivamente l'ostilità di chi da fuori,ma soprattutto da DENTRO la Chiesa ( e questa è la cosa più sconcertante!) questa dittatura invece la promuove e la sostiene. "Dittatura del relativismo": io stesso,lo confesso,non riuscivo almeno all'inizio a capire bene cosa fosse esattamente. Poi col tempo ho capito perfettamente!ho capito che i tempi in cui viviamo sono davvero oppressi da una dittatura. Una dittatura che si sta affermando con le stesse identiche modalità di altre tristemente celebri del passato,provate a rifletterci! Pensiamo all'omosessualismo: nato come movimento apparentemente inoffensivo che aveva come scopo l'eliminazione di ingiuste discriminazioni,ha guadagnato via via terreno a livello globale con la complicità della stampa sua collaboratrice,scoprendo progressivamente le sue carte e divenendo oggi una potentissima e aggressiva lobby che controlla pressochè ogni ambito della politica e della società e che con le sue teorie mira a distruggere la Famiglia e con essa la società stessa. non accetta opposizioni,e le inquietanti notizie che giungono un po da ogni parte del mondo sono presagio di oscuri sviluppi! Benedetto XVI,ben prima di essere eletto Papa,vide chiaramente il pericolo e lo denunciò senza paura!
ecco perchè è un profeta!!
oggi la situazione sembra molto confusa. La Chiesa sembra sprofondata nel caos e nell'apostasia ( vedasi i risultati del sondaggio sulla Famiglia e altre tematiche). tutti parlano di " discontinuità" il più delle volte in senso "positivo". Effettivamente sembra essere così! Preti,frati,vescovi e cardinali che esprimono idee francamente sconcertanti ( e arroganti..vedi Maradiaga).cattolici divisi e confusi.. e chi più ne ha più ne metta..
Io però penso sempre a quelle parole di Gesù a Pietro: " et ianua inferi non praevalebunt". e penso soprattutto alle Beatitudini: "Beati voi quando vi insulteranno,vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi x causa mia. Rallegratevi ed esultate perchè grande è la vostra ricompensa nei Cieli. così infatti hanno perseguitato i PROFETI prima di voi". Altro che card. Martini e company!
Nessuno più di Benedetto XVI è identificabile con queste parole di Gesù! Grazie Signore di avercelo donato!

Anonimo ha detto...

"Se, per la prima volta nella storia, oggi la Chiesa si trova con due papi è davvero il segno che è un tempo di prova senza eguali."
questa è la prima frase, da un anno a questa parte, che mi fa intravvedere quel "bene della Chiesa" con cui Papa Benedetto motivò la sua rinuncia.Maria Pia

Anonimo ha detto...

OT kung su repubblica di oggi: I fedeli e la chiesa sono troppo distanti....parla anche di una lettera ricevuta da BXVI. Anonymous

Anonimo ha detto...

la rinuncia di benedetto è stata davvero un atto libero?
per me no con tutte le conseguenze del caso.

Anonimo ha detto...

Il Sismografo interpella vari vaticanisti a un anno dalla rinuncia di Benedetto.
Qui il commento di Iacopo Scaramuzzi. Mi auguro che il bravo vaticanista non dimentichi che i "tifosi più accaniti" di Ratzinger sono mossi da autentico affetto nei suoi confronti e per questo disposti ad accettarne le decisioni per dolorose che possano essere.
http://ilsismografo.blogspot.it/2014/02/papa-ratzinger-non-e-ratzingeriano-i-scaramuzzi.html
Alessia

laura ha detto...

Il pontificato di Benedetto è stato tutta una rivoluzione e non solo per le dimissioni. La sua lotta al relativismo culturale, etico, religioso............., la battaglia contro la pedofilia, la riforma della Chiesa e i richiami continui contro gli abusi liturgici........ Come un profeta inascoltato del Vecchio testamento e come Giovanni Battista è sempre stato "voce della Parola" come scrisse in un libro quando era ancora cardinale. Prima Cristo e poi tutto e tutti, senza far apparire mai la sua persona, pronto a pagare per tutti, a dialogare con tutti, a perdonare tutti e a sacrificarsi per difendere la verità. Pochissimi hanno capito. Chi non l'ha deriso ha sempre parlato di papa "teologo" contrapposto al "pastore", come se fosse uno studioso avulso dla mondo e dalla realtà. Mai nessuno è stato più vicino alla realtà e alla sofferenza della Chiesa e del mondo e ne ha preso tutto il peso sulle spalle, fino a piegarsi, anche fisicamente e a mettersi da parte come "servo inutile" quando non ce la faceva più.
Oa è ancopra più vicno a Dio e più in grado di intercedere per noi che continuiamo a non capire dove stiamo andando. Ho letto che la gente ora ha riacquistato fiducia nella Chiesa. A me non sembra. Ognuno fa il comodo suo e a nessuno interessa difendere la retta dottrina. L'importante è non suscitare malcontento, ma dove non c'è presecuzione non c'è Cristo.

montmirail ha detto...

Quoto Alessia e Ins. di Religione. Socci forse sta recuperando ma per molti versi rimane prigioniero della mezza verità che fa poi trapelare attraverso lapsus clamorosi. Se è vero che la battaglia verso Benedetto XVI è iniziata già dal conclave del 2005 , non si possono poi negare il clima e le responsabilità oggettive che hanno condotto al gesto di un anno fa , pur nella libertà della scelta operata da Ratzinger. Anzitutto un passo indietro. Nel famoso articolo del 2011 si parla "dell'aprile del prossimo anno" , quindi non c'è nessuna relazione , nè previsione azzeccata, al più qualche spiffero di corridoio , come quello che giunse dalla Cina. L'altro aspetto indicativo è il preambolo a difesa di Paolo Gabriele che "pur sbagliando gravemente nel metodo, ha fatto emergere una realtà inaudita dove il Pontefice sembrava pressoché esautorato. Lo ha dichiarato di recente il cardinale Maradiaga: dalla vicenda Vatileaks “pareva che alcuni documenti non arrivassero nelle mani del Papa”.

Evidente l'intento di spostare l'attenzione da un certo entourauge - responsabile idealmente di vatileaks - al parafulmine Bertone.


''Vedendo male e corruzione dappertutto nella Chiesa - ha aggiunto Gabriele - ero sicuro che uno shock, anche mediatico, avrebbe potuto essere salutare per riportare la Chiesa nel suo giusto binario. In qualche modo pensavo che nella Chiesa questo ruolo fosse proprio dello Spirito Santo, di cui mi sentivo in certa maniera infiltrato''.

Bisogna ammettere che questa mentalità era abbastanza diffusa , e che egli aveva contatti di curia consolidati. Fra i quali ritroviamo molti fan di medjugorje , compreso Socci.