domenica 27 ottobre 2013

Papa Francesco: lo studio su Gesù di Papa Benedetto è un dono per tutta la Chiesa (Ambrogetti)

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Laura.

40 commenti:

Garabandal ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
gemma ha detto...

Mi pare di aver capito che si fosse ipotizzata la presenza di Benedetto alla consegna del premio. Invece, come prevedibile, Benedetto non c'era, e stranamente nemmeno il ctv, che da quando il Papa è Francesco ne filma ogni comparsa

laura ha detto...

Se c'è di mezzo Papa Benedetto si torna alle vecchie abitudini e poi l'accoppoiata con la giornata delle famiglie ha oscurato del tutto levento. E' casuale? Intnto noi seguitiamo a fare penitenza inisemne a papa Benedetto e le folle riempono piazza san Pietro. Che periodo difficile d capire e da accettare.

Anonimo ha detto...

Socci non legge i giornali per dire che Francesco è perseguitato:
http://www.antoniosocci.com/2013/10/francesco-e-quel-colloquio-con-scalfari/

Anonimo ha detto...

Secondo il mio modesto parere, il premio andava consegnato da BXVI, in cerimonia privata, tanto dirette tv non ci sono state neanche col vdr, quindi....il messaggino di PF era da tweet.....Anonymous.

Anonimo ha detto...

La moderatrice del blog dovrebbe vergognarsi di permettere la pubblicazione di un post come quello di Garabandal che lascia intendere che il Papa si fumi marjuana quando parla... e meno male che la stessa moderatrice si preoccupa di precisare che non sono ammesse "accuse senza fondamento o provocazioni gratuite"...complimenti!

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,

mi permetto di segnalare questa “recensione” ad un libro che definire “surreale” è un complimento. Che ne pensa e che ne pensate?

http://www.lecceprima.it/eventi/cultura/terzapagina-vaticano-lobby-libro-carlotta-zavattiero.html

Marco

Anonimo ha detto...

La penso anche io come Anonymous. Almeno ci sarebbe stata qualche foto del nostro Benedetto. La presenza di pF è stata inutile, inutile il discorsetto di circostanza, o per meglio dire utile a lui e ai suoi sostenitori per avvalorare una volta di più quanto il nuovo papa è "devoto" al suo "amato Predecessore".
Alessia

medievAle ha detto...

Benedetto rifugge da ogni evento che lo possa esaltare, figuriamoci se partecipava alla consegna di un premio intitolato a se stesso, gli sarebbe sembrato di auto-celebrarsi. La sua assenza mi dispiace solo perché abbiamo perso un'occasione di avere nuove notizie che lo riguardano, ma davvero non mi meraviglia.

Raffaella ha detto...

Chiedo scusa per la pubblicazione del primo post che ho lasciato passare senza averlo letto. Purtroppo tendo a fidarmi troppo ed a pensare che ciascuno possa autocensurarsi quando e' necessario. Visto che non e' possibile, non mi resta che togliere il primo commento.
R.

Anonimo ha detto...

Anche chi commenta anonimamente dovrebbe vergognarsi, anonimo delle 14.44. Garabandal sarà anche andato oltre il lecito, ma lei, seppure in modo diverso, non ne esce affatto brillantemente. E tu, Raffaella, non hai alcun motivo per porgere scuse. Chi ha qualche contestazione da farti abbia almeno il coraggio di firmarsi o mettere un nick.
Alessia

Anonimo ha detto...

OT
E sommamente scorretto tentare di coinvolgere il Papa emerito in queste faccende. Evidentemente in Vaticano (e fuori) dà fastidio a più di uno che sia rimasto coraggiosamente "nel recinto di Pietro" ben sapendo quello a cui sarebbe potuto andare incontro.
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201310/131027peloso.pdf
Alessia

Anonimo ha detto...

vi segnalo questo articolo

http://costanzamiriano.com/2013/10/23/un-papa-che-ci-converte-e-non-stona/


non è molto critico su Francesco, quindi dubito che lo pubblicherete, ma è una ratzingeriana che scrive.

Anonimo ha detto...

A proposito di anonimi e di provocazioni. Ecco la perla delle 10:30.
Alessia

Anonimo ha detto...

Severgnini riesce a essere infinitamente meno originale della sua incredibile capigliatura a scodella.
Non si può scrivere:
...Che differenza con il predecessore! Dal papa tedesco, anche via social network, i cattolici ricevevano un’incessante lezione di teologia ...
Significa volersi nutrire di stereotipi e accodarsi al coro di peana sul cosiddetto "nuovo". Vabbè il "papa tedesco" non gli "scalda il cuore" come ebbe a dire anni fa, ma c'è un limite anche alla non comprensione e alla mancanza si originalità. Il Papa Benedetto in nemmeno di tre mesi raccolse tre milioni di followers, dopotutto. Evidentemente le lezioni di teologia alla ratzinger piacciono.
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201310/131028severgnini.pdf
Mi domando, poi, perché i giornali debbano sprecare carta, che costa, per pubblicare sciocchezze come i trionfi su twitter del papa che ha
surclassato Valentino Rossi e si prepara a dare la scalata nientepopodimeno che al primato di lady Gaga.
Alessia

nonno ha detto...

ma quanti ratzingeriani madama dorè, prima a prendersi insulti insieme al papa, quando era Ratzinger, parevano solo gli abituali del blog, ora ratzingeriani spuntano come funghi. Singolare

Anonimo ha detto...

è una ratzingeriana che scrive...
e allora?

un passante ha detto...

magari non viene pubblicato perchè questo è ormai blog personale di raffaella, non più aggiornato come prima, non più notiziario o blog che si occupa giornalmente del papa e di tutto ciò che lo riguarda. L'ho capito pure io...

Anonimo ha detto...

grazie per averlo pubblicato, significa che non tutti quelli che apprezzano PF sono nemici della chiesa o del suo predecessore. si può benissimo "convivere".

medievAle ha detto...

ot, mi era sfuggito questo cambiamento nel Padre Nostro per i paesi francofoni:

http://www.lastampa.it/2013/10/17/societa/non-faci-cadere-in-tentazione-la-francia-cambia-il-padre-nostro-LS7vTWavJP4TlyKIVkPo8N/pagina.html

il giornalista parla di sfumatura quasi irrilevante che farà felici i cavillosi teologi. Ma perché cambiare le parole, allora?
Ne sapete qualcosa?
Buona settimana, lella : )

Anonimo ha detto...

Scusate amici del Blog, ma da tanto tempo mi chiedo: perchè chi non è sfegatatamente "franceschiano" (si dice cosi?) E' tacciato di essere tradizionalista e pertanto da emarginare, mentre atei,agnostici,differentemente credenti sono da accogliere amorevolmente? So che vado fuori tema, ma la cosa non me la so spiegare, chiedo lumi a voi!! Teresa.

maura ha detto...

Mi associo totalmente al commento di Alessia ore 10:17! Trovo indegno coinvolgere il Santo Padre BXVI ed aggiungo che questo articolo non ha nulla di giornalistico ma molto di " pettegolo " . Questo compitino starebbe bene sul tavolo del parrucchiere !
Scusatemi cari amici per questo commento privo di carita' !

gemma ha detto...

Mi chiedo se questo signore li abbia mai letti i messaggi di Benedetto su Twitter. Magari andrebbe anche ricordato che è stato il tremendo conservatore tedesco ad aprire il profilo papale su Twitter, dove tra l'altro ora i vaticanisti sfornano notizie accattivanti sul Papa ogni due secondi. Non serve pubblicare la Miriano qui, ratzingeriana o no, quell'articolo circola su Twitter da giorni. Li' lo leggono dieci milioni, qua i famosi quattro gatti di Ratzinger

gemma ha detto...

Ecco qualche tweet - lezione di teologia del freddo tedesco. Ogni tanto chi scrive di lui con tanta superficialità potrebbe cominciare a vergognarsi un po' forse

24 dic- Il presepe che si faceva insieme nella nostra casa mi dava grande gioia. Aggiungevamo figure ogni anno e usavamo muschio per decorarlo

28 dic
Grazie per il vostro amore e il vostro sostegno. Possiate sperimentare sempre la gioia di mettere Cristo al centro della vostra vita

2 gen Quando ci affidiamo totalmente al Signore, tutto cambia. Noi siamo figli di un Padre che ci ama e non ci abbandona mai

16 gen
Se amiamo il nostro prossimo, scopriremo il volto di Cristo nel povero, nel debole, nel malato, nel sofferente

30 gen - Ogni essere umano è amato da Dio Padre. Nessuno si senta dimenticato, perché il nome di ciascuno è scritto nel Cuore del Signore.

http://www.cyberteologia.it/2013/02/il-tagcloud-dei-tweets-di-benedetto-xvi/

rosa ha detto...

devo confessare che l' idea di far twittare il Papa mi lascio', e mi lascia, molto perplessa. Lo trovo infantile: il bambino piccolo ha bisogno di sentire spesso la voce della mamma, ma un adulto ?
I numeri poi: sempre piu' quantita' che qualita'. Ma vi sembra che lady gaga sia un role model giusto per i nostri ragazzi solo perche' ha tutti quei tweet? e sapete che si possono creare tanti tweet quanti si vuole, che non sono reali ?
Rosa
PS: Severgnini e' un frillo

vighi ha detto...

In relazione al commento di Alessia delle 10,17; quando c’è qualche problema basta mettere di mezzo Papa Benedetto ed il capro espiatorio eccolo lì sempre a disposizione e ben servito a tavola. Alessia del suo coraggio non se ne fanno nulla anzi per loro è solo un impedimento, lo sopportano solo perchè così se c’è qualche intoppo si può sempre incolpare lui. Ho letto anch’io l’ articolo di Servegnini e mi sono stupita di quello che c’era scritto, l’ho trovato indelicato ed inopportuno; che bisogno c’era di dire quelle cose su papa Benedetto l’articolo era un incensamento del nuovo corso e quindi non aveva senso per dargli forza denigrare qualcun altro. Dovrebbero finalmente aver capito che non serve più questo giochino ormai sono già tutti ai piedi di Francesco, un’altra dimostrazione di quanto veleno ha ancora addosso certa gente. Un saluti Vighi

nonno ha detto...

Vero, li ha tutti ai suoi piedi Francesco, ma mi chiedo cosa accadrà fra qualche tempo quando chi affolla i confessionali comincerà a chiedere la comunione magari da pluridivorziato, come la maggior parte dei vip entusiasti, le femministe si chiederanno che fine avrà fatto il cardinalato alle donne che ritengono di avere quasi in tasca, gli omosessuali sponsorizzati da preti alternativi chiederanno la benedizione ufficiale e non sottobosco delle loro unioni, si discuterà sempre più di eutanasia e si pretenderà che la chiesa non si schieri, perché così si percepisce la chiesa oggi, eticamente non schierata. Guardate che ci sono aspettative mica da poco in giro, ma non credo che si possano ribaltare certi principi dottrinali senza provocare ulteriori divisioni. Figurarsi se gli altri papi non hanno concesso perché erano cattivi e autoritari, lo hanno fatto perché non si ritenevano padroni di ciò che avevano trovato. Se poi certi principi sono formalità irrilevanti, lo si gridi ad alta voce a tutti, in modo che non ci sia il poveraccio che ci crede davvero e si sacrifica per sentirsi dare dell'imbalsamato poco creativo

nonno ha detto...

Vero, li ha tutti ai suoi piedi Francesco, ma mi chiedo cosa accadrà fra qualche tempo quando chi affolla i confessionali comincerà a chiedere la comunione magari da pluridivorziato, come la maggior parte dei vip entusiasti, le femministe si chiederanno che fine avrà fatto il cardinalato alle donne che ritengono di avere quasi in tasca, gli omosessuali sponsorizzati da preti alternativi chiederanno la benedizione ufficiale e non sottobosco delle loro unioni, si discuterà sempre più di eutanasia e si pretenderà che la chiesa non si schieri, perché così si percepisce la chiesa oggi, eticamente non schierata. Guardate che ci sono aspettative mica da poco in giro, ma non credo che si possano ribaltare certi principi dottrinali senza provocare ulteriori divisioni. Figurarsi se gli altri papi non hanno concesso perché erano cattivi e autoritari, lo hanno fatto perché non si ritenevano padroni di ciò che avevano trovato. Se poi certi principi sono formalità irrilevanti, lo si gridi ad alta voce a tutti, in modo che non ci sia il poveraccio che ci crede davvero e si sacrifica per sentirsi dare dell'imbalsamato poco creativo

gemma ha detto...

Spiace per chi non ci arriva, ma la discussione ormai si è spostata sempre più sui social network, e Twitter data la brevità dei messaggi è uno dei più attivi. Allora pure sentire il bisogno di vedere immagini e video di Benedetto per sentirlo vicino può essere ritenuto da qualcuno infantile.
Purtroppo Benedetto, mandato nel web come agnello tra i lupi, è stato investito da insulti. Fare il custode della dottrina non lo ha mai aiutato molto, ma c'è chi deve svolgere anche quel compito presentandosi con quello come biglietto da visita e chi può permettersi di dire che " la chiesa al riguardo si è già pronunciata", cominciando a farsi conoscere via misericordia. Scusate, ma mi pare troppo sproporzionato quel che sta accadendo, e quando è troppo è davvero troppo

Anonimo ha detto...

Oltre a giocare sulla misericordia, si concede il lusso di dividere il popolo di Dio, che per lui dovrebbe essere tutto uguale, in buoni e cattivi. Che fa invece? Praticamente getta a mare coloro che, più di altri, per vari motivi avrebbero bisogno di accompagnati e aiutati, non respinti a male parole. Se è l'espediente pedadagogico del bastone, senza carota, non ci siamo davvero.
Alessia

Eugenia ha detto...

Non ho letto il commento incriminato e quindi non posso giudicare. Ma qui mi da l'idea che anche esprimere un lecito dissenso corrisponda ad essere messi alla pubblica gogna. Io sono del parere forse anche sbagliato, che si comincia ad esagerare. Se qualcuno senza offendere vuole esprimere dissensi non vedo perché non lo possa fare sopratutto su accadimenti evidenti. Qui si sta veramente esagerando! Chissà perché quando Benedetto ne subiva di tutti i colori, nessuno a parte questo blog e pochi altri, si preoccupava di far venir fuori la verità ora questo intento vine punito da qualche ignoto avvocato di passaggio.

Fabiola ha detto...

L'amico mons. Negri, presentando il carteggio tra Roncalli e Montini, durato una vita, ebbe a dire che un libro del genere non sarà più possibile, in futuro, a meno di pubblicare i twitt o le mail di vescovi, cardinali e papi. Appunto. L'ha detto con ironia amara e certo molti avranno pensato trattarsi di un giudizio fuori dal tempo.
Tutto sta a capire se la verità sia figlia del tempo, come cominciarono ad affermare i rinascimentali.
Anch'io non capisco che ci guadagnino Gesù Cristo e la Chiesa a rivaleggiare con Lady Gaga sul numero di follower del Papa. Ma pare invece si tratti di questione essenziale.
La brevitas è una delle virtù dell'oratoria per chi sia pure in grado di argomentare. Ma, oggi,si chiama "slogan". Serve a vendere "prodotti". E i miei alunni non sanno più costruire un'argomentazione e fra un po' avranno problemi pure coi 140 caratteri. Sembra non c'entri nulla, capisco, ma dice, come altro, di una civiltà che sta tramontando, forse che è già tramontata.
Andrea Emo scrisse che, per secoli la chiesa è sta protagonista della storia, poi, per altri secoli ne è stata l'antagonista (ruolo altrettanto nobile), oggi ne è diventata la cortigiana.
L'oggi di Emo non è proprio il nostro, ma gli assomiglia, temo.
E lo dico con una tristezza infinita. I twitter del Papa un po' fanno parte di questo quadro.

Anonimo ha detto...

Saremo 4 gatti, ma di razza, non randagi come tanti, per questo siamo unici, forse irritiamo qualche trinariciuto, ma almeno siamo coerenti.Forza Raffy, non curarti delle maleparole, sono solo invidiosi di te:D.Lupus et agnus

rosa ha detto...

Cara Gemma,
io non giudico affatto infantili le persone che gioiscono nel vedere foto, video o post di e su BXVI, ci sono anch' io. Ma secondo me una foto, un video, una lettera, un discorso, e non parliamo poi di omelie, encichiche o libri, sono ben piu' " informanti" di un Twitter. I grandi oratori sapevano esprimere comcetti profondi in brevi frasi, ma non e' il caso di tutti.
Cesare: " veni, vidi, vici", Bergoglio:...non e' riuscito ad essere profondo ed all' altezza neanche in una pagina a disposizione rivolgendosi ai partecipanti al convegno su BXVI. Un liceale avrebbe fatto meglio.
Torno a ribadire che twitter e' per i rgazzini e gli adulti infantili. Inoltre, come Facebook, e' un ottimo sistema per farsi spiare.
Rosa

Anonimo ha detto...

Sul Foglio di oggi Gnocchi e Palmaro discettano su "l'ospedale da campo dei follewers". Quanto costa di un cristianesimo senza fatica e senza sacrificio, nella chiesa che conta i propri seguaci su twitter. Ma una cosa è unirsi al corpo di Cristo, altro è sentirsi parte della community.
Alessia

Anonimo ha detto...

non sono d'accordo con Rosa. Papa Francesco sarà stato pure breve (come sempre) con i partecipanti del premio Ratzinger, ma le sue parole mi sono piaciute molto. "Faceva teologia in ginocchio". Un tweet decisamente evocativo.

Antonio

Fabiola ha detto...

Il twitt "decisamente evocativo", fare teologia in ginocchio, è di Hans Urs von Balthasar, ripreso un'infinità di volte dal card. Ratzinger-Benedetto XVI.

Anche i teologi accademici sono capaci di twitt efficaci, evidentemente.

Anonimo ha detto...

lo so che era di von Balthasar, ma ciò non toglie che è una bellissima espressione. specie poi se si pensa al rapporto di BXVI con Balthasar.

Antonio

rosa ha detto...

Appunto, antonio, una bella frase NON sua, ma di von Balthasar. NOn e' la brevitas il problema, e' la substantia rebus. Il prologo di Giovanni e' breve, si potrebbe twittarlo in 4-5 messaggi, ma c'e' dentro tutta la teologia cristiana cattolica.
Rosa

rosa ha detto...

substantia rebus...substantia rerum, mi correggo
rosa