venerdì 27 settembre 2013

Quella chiesa che si sente a disagio con Francesco e le strategie della fede (Introvigne)

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La dittatura del relativismo attacca la morale per distruggere la fede...questo e' esattamente il punto!

45 commenti:

Anonimo ha detto...

Si stanno buttando i vecchi, che sono stati vicini nelle intemperie per attirare i nuovi, che finora hanno deriso, e alla prima tempesta torneranno da dove sono venuti. Questo fa male, e difficilmente si potrà dimenticare. Una mamma non si comporta così

Anonimo ha detto...

"mentre Papa Ratzinger voleva che le ricchezze del vecchio rito fossero fatte conoscere a tutta la chiesa. "
Benedetto in volo verso la Francia disse che era "un atto di tolleranza" verso i fedeli che erano legati al vecchio rito.
Sarebbe bello che Introvigne e co non facciano dire al papa benedetto cose da lui non dette.

Anonimo ha detto...

per una volta sono d'accordo con la lettura di Introvigne: bisogna ripartire dalla fede.

Anonimo ha detto...

Ot
Questa sera, dopo il lavoro, mi precipiterò al supermercato a fare incetta di prodotti Barilla-Mulino Bianco. Odio i ricatti, odio i linciaggi mediatici, ne ho visti troppi in questi anni, odio chi se ne approfitta.
Alessia

sam ha detto...

Per la Chiesa il fine non giustifica i mezzi.
E perciò l'annuncio non può sacrificare la verità tanto più che la Chiesa annuncia la Verità di nome Cristo.
Non si può ricondurre il disagio di sempre più cattolici ai soli temi morali in discussione, anche se in questo caso gli effetti del problema si fanno più evidenti, ma altrettanto potrei dire con riguardo al tema abbandonato della Cristianofobia...
Il disagio deriva dal veder minato l'intero impianto del Cattolicesimo, la visione di fondo del rapporto tra verità e mondo (Lessing direbbe umanità).
La mia domanda è: può la Chiesa sposare l'umanitarismo di stampo illuminista massonico, in cui la verità può essere sacrificata alla relazione ?
Questo è il punto. Sul fatto che dottrina morale, sociale ecc ecc siano secondarie e derivate rispetto alla fede, diciamo pure all'incontro e alla conoscenza del Signore, siamo tutti d'accordo, ma il problema è che la fede, l'incontro e la conoscenza hanno per soggetto il Signore Verità e non una sua caricatura buonista e politicamente corretta che si piega di volta in volta alla sensibilità dell'interlocutore, alla ricerca di un irrilevante relazione superficiale.
Se così fosse, questo "incontro" sarebbe stato privo di incomprensioni e asperità sin dalle origini, dalla relazione stessa di Gesù con i Suoi contemporanei... a meno che - mi si perdoni l'ironia amara - forti delle moderne teorie della comunicazione, non si voglia insegnare anche a Dio, un modo migliore del Suo di praticare l'annuncio!
In effetti tutto ruota intorno ad una concezione del Signore Logos come Verità, come dice il Vangelo, o come relazione come spiegava Francesco a Scalfari.
Benedetto XVI aveva splendidamente mostrato in tutto il Suo Magistero come l'uomo non debba temere la Verità di un Dio che è Logos ed è Amore, in cui Logos e Amore vengono a coincidere.
Una Verità assoluta e immutabile che però si dona, si offre e non si impone, lasciando libertà d'adesione.
La relazione d'amore trinitaria, relazione d'Amore in Sè di Dio, non rende Dio, il Logos, la Verità soggetto mutevole nella relazione con l'uomo, una "verità" liquida che si piega e deforma quasi per "forzare" l'adesione a sè dell'interlocutore.
Dio è, assoluto e fine a Se Stesso, prima e a prescindere dalla sua relazione con l'uomo, e il Logos non può essere soppiantato dai logoi...
La decadenza intellettuale dell'Occidente è tale che all'alba del Terzo Millennio la Chiesa si ritrova confusa in equivoci risolti, col solo uso della ragione, già ai tempi del confronto tra Socrate e i sofisti... i tempi moderni hanno voluto dare la rivincita a Gorgia e il risultato pratico è quello già allora dimostrato da Platone: l'affermazione dell'arbitrio dei più forti.
Ma se la Chiesa non serve alla Verità, a chi o a cosa serve la Chiesa?

Garabandal ha detto...

E ora dopo "la S.Messsa tradizionale" sicuramente verrá il "momento" di Medjugorie.

http://www.corrispondenzaromana.it/notizie-brevi/papa-francesco-contro-medjugorie/

laura ha detto...

Troppe parole in questi giorni e molte a sproposito. Papa Benedetto non ha mai detto o scritto una parola di troppo e non ha mai parlato a ruota libera. Mi permetto di scrivere che occorrerebbe maggiore prudenza da parte di tutti, non per evitare critiche o manipolazioni, che sarebbero inevitabili comunque, ma per non creare confusione e, in questo moento c'è tanta confusione in chi era abituato alla chiarezza e alla limpidezza del pensiero e delle parole. Ora tutto va bene ed è pericoloso. Grazie per l'attenzione

Luisa ha detto...


http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/27/vaticano-ecco-riforma-di-papa-francesco-meno-poteri-al-segretario-di-stato/724218/


Tipico esempio dell`articolo totalmente inutile e vuoto ma che si vanta di darci notizie nuove, il suo autore trova comunque modo di infilare la solita goccia di veleno contro Benedetto XVI, questa volta Papa Benedetto era "assorbito quasi esclusivamente dai suoi studi teologici", per fortuna che c`ha messo il "quasi"! Malafede e disonestà intellettuale, anche se è moneta corrente in questi ultimi mesi, è difficile abituarsi e restare indifferente

Anonimo ha detto...

Che poi fosse "assorbito quasi esclusivamente dai suoi studi teologici" è un falso. Chissà mai chi si è sobbarcato l'onere di togliere la polvere sotto i molti tappeti. Chi ha rimesso al centro Gesù, chi si è fatto catecheta meraviglioso per farci conoscere la nostra fede. Bergoglio si è trovato il lavoro praticamente fatto e come da prassi ne raccoglie gli onori. Sono stufa di leggere articoli di mediocri vaticanisti.
Alessia

sam ha detto...

In altre parole più brevi e accessibili possiamo anche dire che nell'annuncio della Chiesa sono ugualmente errori tanto la verità senza misericordia, quanto la misericordia senza verità e qualcuno si sente a disagio perchè nei "dialoghi" di Francesco col mondo l'equilibrio della Carità nella Verità pare essersi spezzato.

Anonimo ha detto...

Un discorsetto lo meriterebbero anche i twtt dei pennivendoli.
Alessia

Anonimo ha detto...

ciao Raffaella,
scusa se sono OT. Oggi mio padre se ne è andato.
Sarei felice se gli amici del blog gli dedicassero una preghiera.
ciao

Antonio

Raffaella ha detto...

Carissimo Antonio, ti siamo tutti vicini in questo momento!
Un abbraccio ed una preghiera speciale da parte mia e di tutti gli amici del blog.
Raffaella

Anonimo ha detto...

Sentite condoglianze, Antonio. Ti assicuro una preghiera.
Alessia

mariateresa ha detto...

condoglianze anche da parte mia, Antonio e un ricordo nella preghiera

carmelina ha detto...

Condoglianze a te Antonio. Un ricordo nella preghiera per tuo padre non mancherà.

sam ha detto...

L'eterno riposo dona lui, o Signore, e splenda a lui la Luce perpetua. Riposi in Pace. Amen.

Ti stiamo vicini in preghiera. Coraggio.

Anonimo ha detto...

Mi associo,Antonio,non mancheranno preghiere,fatti forte.GR2

medievAle ha detto...

nella preghiera siamo vicini, anche nei momenti difficili, comprendo il tuo dolore Antonio, preghiamo per il tuo papà

medievAle ha detto...

@anonimo 9:33
Benedetto xvi in quell'occasione parlò anche di arricchimento reciproco tra vecchio e nuovo rito, senza opposizioni. Copio-incollo il testo della domanda e della risposta, in modo che ognuno valuti da sé

DOMANDA: Che cosa dice a coloro che in Francia temono che il Motu proprio "Summorum pontificum" segni un ritorno indietro rispetto alle grandi intuizioni del Concilio Vaticano II? In che modo può rassicurarli?

R: È una paura infondata perché questo Motu proprio è semplicemente un atto di tolleranza, ai fini pastorali, per persone che sono state formate in quella liturgia, la amano, la conoscono, e vogliono vivere con quella liturgia. È un gruppo ridotto poiché presuppone una formazione in latino, una formazione in una cultura certa. Ma per queste persone avere l'amore e la tolleranza di permettere di vivere con questa liturgia, sembra un'esigenza normale della fede e della pastorale di un vescovo della nostra Chiesa. Non c'è alcuna opposizione tra la liturgia rinnovata del Concilio Vaticano II e questa liturgia.

Ogni giorno (del Concilio, n.d.r.) i padri conciliari hanno celebrato la messa secondo l'antico rito e, al contempo, hanno concepito uno sviluppo naturale per la liturgia in tutto questo secolo, poiché la liturgia è una realtà viva che si sviluppa e conserva nel suo sviluppo, nella sua identità. Ci sono dunque sicuramente accenti diversi, ma comunque un'identità fondamentale che esclude una contraddizione, un'opposizione tra la liturgia rinnovata e la liturgia precedente. Credo in ogni caso che vi sia una possibilità di arricchimento da ambedue le parti. Da un lato gli amici dell'antica liturgia possono e devono conoscere i nuovi santi, le nuove prefazioni della liturgia, ecc.... dall'altra, la liturgia nuova sottolinea maggiormente la partecipazione comune ma sempre... non è semplicemente un'assemblea di una certa comunità, ma sempre un atto della Chiesa universale, in comunione con tutti i credenti di tutti i tempi, e un atto di adorazione. In tal senso mi sembra che vi sia un mutuo arricchimento, ed è chiaro che la liturgia rinnovata è la liturgia ordinaria del nostro tempo.

Luisa ha detto...

Papa Benedetto si è trovato a dover affrontare la sporcizia messa con cura sotto il tappeto da chi lo ha preceduto, non ha potuto fare un ripulisti generale, e come avrebbe potuto farlo con tutte le opposizioni, quelle palesate e quelle più subdole, ma ora si direbbe che tutto si è risolto come per incanto, gli abusi, gli scempi, le sporcizie, sono spariti, noi sappiamo che così non è, che son stati solo rimessi sotto un altro tappeto: il tappeto del trionfo mediatico di Papa Bergoglio.

Anonimo ha detto...

Caro Antonio tuo padre è nelle mie preghiere. Un forte abbraccio, ch

laura ha detto...

Un abbraccio forte Antonio e un ricordo nella preghiera per il tuo carissimo padre

Anonimo ha detto...

Caro Antonio, tuo padre adesso è fra le braccia della Vergine Maria, che lo accoglie come accolse Gesù deposto dalla croce; è nella sua pietà: così disse mia suocera quando morì suo marito e a me quell'immagine piacque molto. E' un modo per trovare un po' di pace e di consolazione nel terribile momento del distacco; più terribile per chi resta, secondo me, che per chi lo affronta, appunto perchè, per la grande misericordia di Dio, si trova con Lui.

quanto al disagio c'è ed è tanto, soprattutto ascoltando certe "uscite" a braccio, un po' in contraddizione con alcuni suoi gesti e con il disagio aumenta la confusione, che, vedo non essere soltanto mia. spesso mi ritrovo a chiedermi: possibile che finora abbia sbagliato tutto? pensavo solo di sforzarmi a vivere un pochino il Vangelo, nonostante le mie tenaci debolezze! Maria Pia

Dante Pastorelli ha detto...

Per ripartire dalla Fede non basta presentare l'immagine di Gesù solo misericordia. Leggere il Vangelo comporta anche insegnare che la misericordia non esiste senza la giustizia. La misericordia implica il pentimento, il pentimento la conoscenza e la consapevolezza del peccato e, pertanto, la violazione della legge di Dio. L'annuncio salvifico non può prescindere dalle condizioni per poterne fruire.

Dante Pastorelli ha detto...

Il Summorum Pontificum è una legge della Chiesa. Esso attesta che il Messale di S. Pio V non è mai stato abrogato, per cui, implicitamente, afferma che il divieto di celebrar la Messa secondo quel venerando rito è stato iniquo.
Il valore ai fini di una liturgia santa ed efficace per la vita spirituale dei fedeli è sottolineato assai bene da Benedetto. La sua conversazione durante il volo per la Francia contiene parole in libertà che sono da ritenersi un gravissimo errore, avendo con quelle Benedetto trasformato il ripristino di un diritto alla tolleranza per un gruppetto di vecchietti. Una delusione amarissima.

Dante Pastorelli ha detto...

Luisa, ma da sotto il tappeto, a furia di camminarci sopra, la polvere sudicia diventa una nuvola.
Tempo al tempo.

vighi ha detto...

caro Antonio una preghiera pericolare per tuo padre non mancherà, ti sono vicina spiritualmente. condoglianze Vighi

carmelina ha detto...

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350611?ref=hpchie
Bellissima storia!!! Roba da film (e non sto facendo del sarcasmo): mi sembra quasi di vederla la scena dell'incontro tra Bergoglio e il crudele ammiraglio massera!!!! C'è anche un'altra scena che mi pare di vedere ma che non credo verra' mai descritta in nessun libro tradotto in una ventina di lingue: quella della mitica festa in Vaticano per padre Delgado dove sembra ci fossero tutti ma proprio tutti.... tranne uno. Anche li' mi immagino la scena di quell'uno chiuso nello studio con le sue carte e i suoi libri, solo e isolato, a salvare la faccia ai partecipanti alla festicciola, a costo della sua. Ma a pensarci bene non sarebbe un granché come film o come romanzo. Troppa poca azione per un racconto agiografico; troppe poche facce spendibili sul mercato mediatico per essere funzionale alla grande parabola del'opinionificio pubblico e dunque ratificabile come fatto storicamente rilevante.

Anonimo ha detto...

Oggi sabato nomina di Piero Marini al Culto Divino

Anonimo ha detto...

Piero Marini al Culto Divino! Addio Summorum Pontificum, addio messe VO, non prevalebunt si dice, ma oramai ci credo poco. Neri

Anonimo ha detto...

Ben diverso l'atteggiamento degli apologeti bergogliani quando si tratto di difendere l'allora card. Ratzinger e poi Papa Benedetto da accuse infamanti e ingiuste. Davvero non riesco a capire cosa ci riserva il futuro. Stento a credere sia qualcosa di buono visti gli atteggiamenti.
Alessia

Fabiola ha detto...

Come si evince con chiarezza da nomine e conferme,senza che occorrano fiumi di interpretazioni, la continuità è perfetta!
Si chiama "spoil system" o restaurazione. E senza alcun infingimento.
Capito perché Benedetto aveva così pochi "amici"?
Sapevano quanto sarebbe stato pericoloso, dopo, per le loro carriere.
Ma Benedetto è vivo. Qualcosa significherà.
Se è troppo, Raffaella, non pubblicare.

carmelina ha detto...

http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/28181/
Le mitiche periferie bergogliane per la serie "e' meglio una chiesa incidentata che ammalata" (a parte il fatto che oggi la chiesa e' sia l'uno che l'altra cosa). Mi chiedo: a parte la donna che abortisce, l'omosessuale che gioca a mamma/papa'/figlio, gli uomini e le donne di oggi per i quali il sesso, l'anima, la vita e la morte sono come un distributore automatico (metti la moneta, immetti il codice del prodotto desiderato e casca nel fossetto l'oggetto prescelto), anche, per esempio, l'ammiraglio massera (vedere mio intervento h 00:22) va considerato "periferia"; anche i ricchi speculatori di grandi multinazionali che vanno a depredare i continenti più' poveri sono "periferia"? In breve nella lista dei "periferici", vanno annoverati solo i "peccatori buoni"(per intenderci quelli che in fin dei conti, con un'aggiustatina estetico-moralistica e qualche giustificazione teologica, possono pure essere sdoganati come "brave persone rispettosi, ad occhio e croce, del dettato evangelico")? Oppure tutti, proprio tutti, indistintamente dal grado di pericolosita' sociale e abrutimento? In parole povere, essere "periferia" (laddove la luce arriva più' fioca) e' connesso al concetto di male in tutte le sue gradazioni e diversi gradi di violenza o è connesso al contingente senso comune dell'ordine sociale (e non popolo) in auge??? Se invece per periferia si intende il "povero", l'uomo ferito, quello che attraversa la notte dell'anima, di nuovo, le "ferite" prevedono una sorta di "diritto di prelazione" di quelli che, secondo il senso comune contingente, vanno annoverati come "categorie deboli" (donne, bambini, classe media, popolazioni di paesi in via di sviluppo, persone dall'indefinita identità' sessuale ecc )oppure è una condizione universale che riguarda sia le vittime che i carnefici e come tale non prevede un diritto di prelazione da parte di nessuno nell'ambito dell'accoglienza all'interno della Chiesa. A queste domande, Benedetto ha dato una risposta chiara. Bergoglio no.

Anonimo ha detto...

Siccome oggi(ipse dixit)PF ha detto" basta chiacchiere in vaticano,che fanno male e sono deleterie da ora in poi solo silenzio",ooops!dissolto il 'chiacchiericcio' di sodaniana memoria,i venti turbinosi che fischiavano per ogni spiffero,arie gelide che attraversavano p.zza S.Pietro come uragani,ora tutto tace,tutto dorme,clima da Stille nacht perenne.....vorrei, se mi è concesso, esprimere un piccolissimo parere disinteressato sul SP,molti tradi lamentano la tepidezza e la troppa prudenza, per non dire mancanza di coraggio di BXVI, e gli rinfacciano il fatto di non aver mai celebrato la messa VO,ecco mi piacerebbe riflettessero più a lungo sul fatto che a lui personalmente è costata la salute per contrastare tutto quello che gli è rovinato addosso,colpe pregresse ed altro fango scaricato a camionate solo sulla sua persona,che il SP non è stato non dico accolto,ma nemmeno preso in considerazione,maxime dall'allora vescovo di Baires e che alla fine ha costretto Ratzinger alla resa incondizionata,passando da incapace e codardo,molti blog si ostinano a presentare solo foto di lui di spalle,tanto per non dimenticare,se delusione è stata da parte di molti,ci si metta,tutti quanti, una mano sulla coscienza e si dividano le responsabilità,con il nuovo vescovo di roma non ce n'è per nessuno che non la pensi come lui,P.M è il primo passo,the best is yet to come.Scorrettissimo,a Raffy la scelta.Grazie comunque.Lupus et agnus.

Unbekannt ha detto...

Ah, ora nella 'neolingua primaverile' siamo già alla "pax francescana".. :

" Un anno fa la festa della gendarmeria coincise con il periodo più buio della recente storia ecclesiastica. La bufera Vatileaks scuoteva dalle fondamenta i Sacri Palazzi e le indagini su corvi e talpe impegnavano a tempo pieno gli "angeli custodi" del Papa. Dodici mesi dopo in Curia lo scenario è completamente cambiato e giovedì il clima ai festeggiamenti del corpo sono avvenuti in un clima pacificato. "

http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-28182/

Anonimo ha detto...

E il Marini Guido dove lo sposteranno? Teresa

Anonimo ha detto...

Non è uscita la nomina di Marini. Falso allarme. Scusate!

Anonimo ha detto...

Maschere cadute e ipocrisia che viene a galla. Anche con Galeazzi l'apologia dilaga.
Siamo ancora a questo: Dopo le luci con il pontificato di Giovanni Paolo II venne per la "multinazionale della solidarietà" la gelata del settenato ratzingeriano dei principi bioetici non negoziabili, lo scontro di civiltà teorizzato dai teocon, lo strappo con l'Islam a Ratisbona".
http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/santegidio-diplomazia-28193/
Ricordo un articolo pepatissimo di Magister sull'Onu di Trastevere.
Alessia

Anonimo ha detto...

Mille grazie a tutti per la partecipazione.

Antonio

sam ha detto...

Padre Cavalcoli prova ad affrontare e sanare (o sedare?) il disagio di cui parlavo. Lo ringrazio. Spero davvero che le sue convinzioni su cosa intendesse dire realmente Francesco a Scalfari siano fondate.

http://www.riscossacristiana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2800%3Ala-verita-assoluta-il-papa-a-scalfari-di-p-giovanni-cavalcoli-op&catid=54%3Asocieta-civile-e-politica&Itemid=123

mariateresa ha detto...

veramente il Papa stesso alla festa della gendarmeria, anche se spirava la fresca aria primaverile, ha denunciato puzza di zolfo perchè il demonio in Vaticano ispira una divisione in bande che lavorano a distruggersi le une con le altre a colpi di lingua e malignità.
Quindi tutto questo roseto non si vede.

mariateresa ha detto...

circa la riabilitazione o difesa di Bergoglio sotto la dittatura segue in particolare un libro la cui recensione mi sembra sia uscita su Time con altre tesi, non accusatorie ma nemmeno apologetiche. Questa discesa in campo è quindi comprensibile, diverso fu per Benedetto e non parliamo di Pio XII che ci è voluto Krupp e il suo denaro per stanare le persone messe in salvo, e quanti anni?.
In realtà già con il primo viaggio in Spagna a Benedetto fu riconosciuta la buonafede e l'arruolamento coatto (ricordo un articolo sul Pais) ma è l'atmosfera di generale e canina slappatura che rende perplessi e che come dice Alessia genera timori.
Padre Cavalcoli, come nel suo modo più semplice father Z, fanno un lavoro veramente leale di "rincuoramento " e lo fanno perchè sanno che ce n'è bisogno. C'è anche questo aspetto diverso rispetto al recente passato: i tradizionalisti e, in generale, i normocattolici hanno rispetto per l'autorità, i liberals o gli adulti cattolici invece non si fanno scrupolo di sbadilare su un pontefice non gradito e in questo sono coccolati, incoraggiati e foraggiati dai media.
O no?

Eugenia ha detto...

Condoglianze Antonio un grsnde abbraccio.

Max7 ha detto...

Padre Cavalcoli prova ad affrontare e sanare (o sedare?) il disagio di cui parlavo
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"Prova", ma non mi sembra che ci riesca, come non riesce a sanare le pecche del Vaticano II semplicemente sostenendo che un
concilio, sia pur pastorale, non può errare.
Abilissimo sofista, anche nell'articolo di Riscossa cristiana s'impantana in tanti discorsi che alla fine non ci si capisce più niente.