lunedì 30 settembre 2013

Il ritorno della curia dei "vecchi tempi" (Gagliarducci)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Mariateresa. Qui una traduzione sommaria.
Sto seguendo con particolare attenzione le nomine di questi giorni. Se verranno confermati certi "rumors internettiani" riguardo una Prefettura molto importante, non potro' che trarne le dovute conseguenze. Anticipo che considererei una certa scelta una grave mancanza di rispetto verso Benedetto XVI. Spero di essere smentita. Davvero non vorrei che venissero confermate le mie preoccupazioni.

19 commenti:

mariateresa ha detto...

è sempre possibile che, nell'infausto caso della nomina efferata, La Rocca pubblichi un articolo dove un redattore di Famiglia cristiana rivelerà che il cardinale Ratzinger aveva confidato di non vedere l'ora di diventare papa per potere nominare tale discusso personaggio al Culto divino.

Anonimo ha detto...

Più che preoccupati, a questo punto, si tratterebbe di sentirsi profondamente inc*****i e presi per i fondelli. Significherebbe che i lembi dei tappeti si sono rialzati per ospitare polvere vecchia (e nuova!). Sarebbe la vendetta di chi non vuole che nulla cambi in meglio, ma in peggio e, Dio non voglia, del revisionismo riguardo certi personaggi.
Alessia

Fabiola ha detto...

Perfetto Mariateresa!

Giusto per venderci altra continuità un tanto al chilo.

Anonimo ha detto...

In ogni caso, anche Papa Benedetto XVi quando ha ritenuto opportuno fare certe nomine, le ha fatte senza preoccuparsi di che cosa avrebbe fatto o pensato il predecessore. Ad esempio, per quanto riguarda il segretario di stato ha fatto una scelta diversa da Giovanni Paolo II il quale aveva nominato prima Casaroli, poi Sodano, entrambi della scuola diplomatica. Bertone invece non veniva dalla diplomazia, ma Ratzinger lo ha ugualmente nominato a capo della Segreteria di Stato. Quali sono le "dovute conseguenze" da trarre? Che ogni Papa è libero di fare le sue scelte, condivisibili da alcuni e da altri no. Non si vede perché Benedetto XVI avesse questa libertà e Francesco non debba fare le sue scelte...

gemma ha detto...

Certo, libertà di scelta, ma non presentateci Sodano come il nuovo, eh? Ma se sta bene ai corvi, andrà tutto bene, e pace sarà

gemma ha detto...

Chissà se l'arcivescovo di Vienna ripeterebbe ora le parole dette non molto tempo fa nei riguardi del card Sodano? Qualcosa mi dice che ha rimosso gli incubi del passato, ora fanno tutti bei sogni

Anonimo ha detto...

Tra tutti i tratti auspicati e citati della missa pro eligendo manca la garanzia dell'ordine mondiale

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella, cari amici del Blog,
Papa Bergoglio ha pesantemente redarguito tutti coloro che fanno "del chiacchiericcio" sulle cose di Chiesa, delle Gerarchie e dei Preti, dentro e fuori "le mura vaticane".
Se ho ben inteso il pensiero del Papa, in buona sostanza, Papi, Cardinali, Vescovi, Preti non dovrebbero mai essere oggetto di critica, perché tali critiche sono da lui considerate distruttive delle persone e dannose alla Chiesa.
L'esternazione mi sembra una "chiusura medioevale", un passo all'indietro nella sana dialettica, quando essa, pur nelle differenze, abbia fini sostanzialmente costruttivi.
Io penso che senza un sano e leale confronto delle idee, come avviene tra i veri cattolici (e come mi sembrano essere i postisti) non avanzano né la fede, né la pastorale, né l'evangelizzazione.
L'uscita del Papa non mi è sembrata molto felice; personalmente non amo un cristianesimo nel quale noi dobbiamo sempre e comunque accettare ogni decisione, in ogni tipo di questioni che non siano non direttamente legate alle Scritture ed alla Tradizione
Ufficiale.
L'iniziativa, più che a mettere fine ad un certo "disordine comunicativo", sembra intesa a prevenire ed impedire ogni sorta di critica.
Che ne dite?

Anonimo ha detto...

Piccolo particolare: il Predecessore di Benedetto, Papa Wojtyla, giaceva ormai nelle Grotte vaticane e le sostituzioni sono avvenute dopo oltre un anno di pressioni perché il Papa recedesse dalle proprie decisioni e con bello scandalo internazionale confezionato ad hoc nel momento del passaggio.
Di certo parole ed opere del successore di Papa Benedetto fanno riflettere, specie alla luce dell'ultimo sermone Pro Eligendo romano Pontifice. Che differenza con i testi marzo/aprile 2005 firmati Ratzinger. La linea Benedetto parrebbe esserne uscita sconfitta. Ripeto, auguriamoci che almeno si evitino revisionismi.
Alessia

Anonimo ha detto...

Appunto, Gemma.
Alessia

medievAle ha detto...

appunto, anonimo, la libertà è anche quella di trarre le conseguenze dell'agire altrui.

mariateresa ha detto...

A parte i gusti liturgici di Marini che si possono discutere, spero, il meschino ha rilasciato un intervista dopo il conclave che è disgustosa, maleducata nella sostanza, piena di rancore verso BXVI, e sviolinante per chi è venuto dopo.Se individui del genere, dotati di tale tatto ed educazione, sono graditi ora a tali alti incarichi, vorrà dire che ci faremo la nostra opinione.
Ogni papa si può permettere quello che vuole e dopo naturalmente non si pretenderà solo deliquio e gradimento.
Vedo che i pompieri lavorano puntualmente per proteggere gli olezzi della nuova primavera, caro anonimo, lei usi la sua pompa, che noi usiamo liberamente i nostri nasi per distinguere profumi da puzze.

Anonimo ha detto...

Ma quali corvi? È stato quello che in un altro stato si chiamerebbe un golpe, lo capirebbe pure un bambino

Raffaella ha detto...

Sia chiaro: ciascuno e soprattutto il Papa puo' dire e decidere come crede. Nessuno mette in dubbio la legittimita' delle nomine in curia e nelle diocesi. Ciascuno pero' e' libero di farsi una sua opinione.
Liberi tutti: chi di decidere e chi di trarre le dovute conseguenze.
Oppure il principio "chi sono io per giudicare?" vale solo a senso unico?
R.

Uomo di Chiesa ha detto...

Il problema di una nomina contrastante con il pontificato precedente , c'è e non c'è.
Non c'è perchè alla fine il Papa è uno ed è libero di nominare chi vuole , c'è , perchè invece il Papa precedente è ancora vivente e quindi ci si può rendere conto dell'imbarazzo che genererebbe una nomina singolare come quella di Marini al Culto Divino.

Detto questo , nell'ipotesi che Marini venga nominato prefetto della "Congregazione del Culto Divino" , non sarebbe certo una bella notizia , ma alla fine la Chiesa ha vissuto situazioni ben peggiori quindi non disperiamo.

Anonimo ha detto...

Da oggi, purtroppo, le dovute conseguenze da trarre sono piuttosto amare. La puzza è tale da stordire.
Alessia

nonno ha detto...

Quello del chiacchiericcio veramente era un altro, il Papa ha parlato di chiacchiere clericali, mi sembra. Non ho capito se alludesse alle chiacchiere interne al Vaticano o alle critiche esterne, ma resta il fatto che fino a poco tempo fa le discussioni esterne erano sano dissenso, sale della democrazia nella Chiesa, oggi che non ci sarebbe più il Papa re, lesa maestà. Credo in tutta onestà che i papi più autoritari degli ultimi anni siano stati i più mediaticamente "buoni", quelli che hanno deciso loro e poche chiacchiere, appunto. Certo è comunque che se si vogliono poche chiacchiere in generale, meno si parla coi giornalisti è meglio è. Ormai siamo alla chiesa patriottica, propagandata sul giornale di riferimento un giorno si e uno no. Siano caritatevoli con chi ci lavora i Papi, pubblichino un pò' anche altrove, sennò le redazioni chiudono e resta il giornale del fondatore, quello che non amava la chiesa, non crede in Dio e ritiene Ratzinger lezioso e mediocre. Se il nuovo Papa lo ha scelto come interlocutore per la sua chiesa, evidentemente c'è feeling, e ritiene che interpreti al meglio ciò che lui dice. E questo mi pare chiuda un precedente chiacchiericcio sulla coscienza

luigic ha detto...

Speriamo proprio di no. Sarebbe uno schiaffo a BXVI veramente grosso. Io è un periodo che sono in lutto stretto: stamattina un'altra intervista......

montmirail ha detto...

Ma è chiaro che ogni ombra "revisionista" e di ermeneutica della continuità nella valutazione del CVII deve essere spazzata via. Apertura incondizionata e tanti saluti ai dubbiosi. E' normale che riprendano quota i diplomatici e ci si avii verso una nuova trionfalistica stagione di santificazioni.