lunedì 23 settembre 2013

Francesco, i miei dubbi e le mie certezze (Messori)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Gemma.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissimo articolo, prima la fede e poi la morale. non si può imporre la morale a chi ancora deve arrivare alla fede.

mic ha detto...

Infatti. Questa è anche la mia conclusione.
Ma prima c'è dell'altro.

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/09/nec-plvs-vltra.html

Cavecanem ha detto...

e ci siamo persi anche Messori

Andrea ha detto...

Ma se uno non conosce il suo peccato, se non ne ha coscienza, come fa a sperimentare la misericordia di Gesù? Sono d'accordo: prima la fede. Ma cosa intendiamo per fede?
Il Signore attraverso la Bibbia dice: "il principio della sapienza è il Timor di Dio" quando si annuncia la fede bisogna parlare di tutto ciò che comprende..anche della salvezza dell'anima, dell'inferno, dei novissimi, della gravità del peccato mortale. Non si può dividere la misericordia dalla giustizia di Dio.

Isabella ha detto...

Piccola correzione a Messori. Nessuno ha fatto fallire i tentativi di inculturazione operati dai gesuiti in Africa, semplicemente perché non vi furono. La Compagnia ha sempre snobbato l'Africa, perché riteneva i "negri" incapaci di fede (vedi la biografia del Valenzano). Solo molto tardi sono vi approdati, con operazioni non sempre apprezzate dalle Conferenze Episcopali di quel continente, dove, peraltro, la fede è talmente forte da sostenere schiere di martiri.

P.S. C’entra poco con il commento a Messori, ma per rammentare agli immemori che Francesco non è il primo papa che manifesti tenerezza con i bambini: c’è ancora qualcuno che ricordi la tenera catechesi che Benedetto tenne ai ragazzini di Cotonou? Forse la cosa più commovente fu proprio vedere quel papa così sapiente rivolgersi con tanto rispetto alla fede e all’intelligenza dei piccoli.