giovedì 4 luglio 2013

Papa Francesco: ogni cristiano ha sui suoi documenti "stato civile libero". Il Pontefice incoraggia i cardinali a controllare bene i bilanci vaticani (Izzo)

PAPA: OGNI CRISTIANO HA SU SUOI DOCUMENTI "STATO CIVILE LIBERO" 

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 4 giu. 

"Noi siamo salvati in Gesu' Cristo! E nessuno ci puo' rubare questa carta di identita'. 
Mi chiamo cosi': figlio di Dio! Che bella carta di identita'... Stato civile: libero! Cosi' sia". Con queste parole Papa Francesco ha concluso questa mattina l'omelia alla Domus Santa Marta. Il Pontefice ha commentato oggi il Vangelo della guarigione di un paralitico, al quale Gesu' all'inizio dice: "Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati", lasciandolo un po' "sconcertato" perche', ha osservato, "desiderava guarire fisicamente".
Francesco ha ricordato "le critiche degli scribi che fra se' lo accusavano di bestemmiare perche' soltanto Dio puo' perdonare i peccati", davanti alle quali Gesu' guarisce l'infermo anche nel corpo. 
In realta' - ha spiegato il Pontefice - le guarigioni, l'insegnamento, le parole forti contro l'ipocrisia, erano "soltanto un segno, un segno di qualcosa di piu' che Gesu' stava facendo", cioe' il perdono dei peccati: in Gesu' il mondo viene riconciliato con Dio, questo e' il "miracolo piu' profondo". "Questa riconciliazione - ha sottolineato Papa Bergoglio - e' la ricreazione del mondo: questa e' la missione piu' profonda di Gesu'". Per Francesco, "questo e' il miracolo piu' grande: Gesu' ci fa figli, con la liberta' dei figli". Ed e' per questo, ha tenuto a ricordare, "che noi possiamo dire: 'Padre'. E dirlo con un atteggiamento tanto buono e tanto bello, con liberta'". 

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PAPA: INCORAGGIA CARDINALI A CONTROLLARE BENE BILANCI VATICANI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 4 lug. 

Papa Francesco ha incontrato ieri i 15 cardinali del Consiglio per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede e li ha esortati a un forte impegno nel servizio al quale sono chiamati che e' il controllo dei bilanci. Lo ha riferito la Sala Stampa della Santa Sede con un laconico passaggio nel comunicato relativo alla riunione: "degna di particolare nota - si legge - e' stata la visita, mercoledi' 3, del Santo Padre Francesco, il quale ha rivolto la parola agli intervenuti e si e' intrattenuto per un breve dialogo, ribadendo le finalita' e l'utilita' del Consiglio ed invitando a proseguire i periodici incontri".
Il Pontefice, ha spiegato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, "ha fatto un intervento responsabilizzante volto a chiedere il buon uso dell'amministrazione", volto a dire "no agli sprechi" e a spronare al "buon utilizzo delle offerte". Da parte loro, si legge nella nota vaticana, "i cardinali hanno riflettuto sui dati di Bilancio loro offerti constatando i positivi risultati raggiunti, ed hanno incoraggiato la necessaria riforma finalizzata a ridurre i costi attraverso un'opera di semplificazione e razionalizzazione degli organismi esistenti, nonche' una piu' attenta programmazione dell'attivita' di tutte le amministrazioni". "I membri del Consiglio - conclude il comunicato - hanno espresso profonda gratitudine per il sostegno dato, spesso in forma anonima, al ministero universale del Santo Padre, nonostante il momento di crisi economica, esortando a perseverare in tale opera di bene". Ai lavori, che si svolgono ogni anno per l'approvazione del bilancio consuntivo dell'anno precedente, erano presenti cardinali provenienti da ogni parte del mondo. Tra loro, Joachim Meisner, arcivescovo di Colonia, Antonio Ruoco Varela, arcivescovo di Madrid, Polycarp Pengo, arcivescovo di Dar es Salaam, il sudafricano di Durban Fox Napier, Angelo Scola, arcivescovo di Milano, Gerog Pell, arcivescovo di Sidney, Agostino Vallini, vicario di Roma, Tang Kong, vescovo di Hong Kong, e il brasiliano Odilo Pedro Sherer arcivescovo di San Paolo.

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5 commenti:

laurs ha detto...

Che strano modo di parkare! faccio molta fatica a sintonizzarmi su questo linguaggio che non so come definire. lontanissimo dalle mie abitudini e dalla mie esigenze, ma questo abbiamo ora e questo dobbiamo ascoltare

Anonimo ha detto...

"Ma questo abbiamo ora..."

Se mi dici "abbiamo il dovere di ascoltare", è un conto.. Se intendi "questo ci tocca ascoltare", è un altro..

(E non sto mica intendendo che la prima sia meglio della seconda..)

Anonimo ha detto...

Sulla carta di identità italiana ora è norma scrivere, per chi non è coniugato "stato civile libero". Ciò è stato fatto per ricomprendervi i divorziati, perché non erano più "celibi" e "nubili" (come si scriveva prima). Papa Francesco con questa frase cosa vuol dire? Si rende conto di questa applicazione della frase? Dobbbiam esser tutti non sposati o divorziati? Lui è "Vescovo di Roma", come ama dire, e nelle sue omelie a Santa Marta dovrebbe fare maggiore attenzione, prepararsi meglio, sapere le sue frasi cosa comportano e se sono dette bene in lingua italiana. Roberto

Raffaella ha detto...

Era sicuramente una metafora.
Non credo che avesse in mente la carta di identita' di un cittadino italiano :-)
R.

Anonimo ha detto...

Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Gv 8,32)

non prendete tutto alla lettera, esistono anche le metafore.