domenica 7 luglio 2013

La Lumen Fidei permette a Scalfari di tornare a "pontificare"

Clicca qui per leggere l'editoriale che ho letto solo per un quarto.
Non capendo il senso del discorso, ho lasciato cadere il resto. In fondo non siamo obbligati a leggere Scalfari che parla di fede a modo suo :-)
Trovo invece interessante un altro punto: in questi mesi le voci che prima era criticamente feroci verso il Papa e la chiesa si erano silenziate. Tutto andava bene e quindi, in fondo, non c'era nulla da commentare.
Ma ecco l'enciclica Lumen Fidei che permette a tutti di ritrovare pensieri e parole.
Non e' il caso di rifletterci sopra? :-)

28 commenti:

laura ha detto...

Nno ho nulla contro papa francesco e credo che voglia davvero bene a papa Benedetto (questo m iconforta molto), ma non sopporto più questo atteggiamento mediatico di sudditanza verso di lui come se fosse l'autore di un nuovo vangelo. L dotrina della chiesa non può cambiare. Ora parlano solo per criticare papa Benedetto. Son molto stanca, anzi, distrutta da queta storia e vorrei riuscire a disinteressarmi del tutto della chiesa.
Grazie per lo spazio e scusate

Enrico ha detto...

Il narcisismo di Gesù??? Ma questo articolo è infarcito di astio anticristiano!!

Raffaella ha detto...

E' Scalfari che pretende di fare il teologo :-)
R.

Anonimo ha detto...

Scalfari si diletta a fare il teologo, un certo vaticanista si diletta a fare demagogia da quattro soldi.
Alessia

Anonimo ha detto...

Ti capisco. Il mio scopo è di riuscire a disinteressarmi del tutto della Chiesa, non di Cristo, e quindi a fregarmene se mi capita di leggere certi articoli, non parlo di quello di Scalfari che ha il "pregio" di essere coerente con se stesso. A differenza di te, però, a me Bergoglio dà sensazioni davvero negative, per non parlare dei suoi idolatri clericali. Certo sono cadute tanta maschere. Ho iniziando a freguentare di tanto in tanto la chiesa di rito ortodosso non lontana da dove abito. Chissà, se son rose fioriranno. Chi conta è Cristo
Alessia

Unbekannt ha detto...

Che belli i tempi in cui Ratzinger era Prefetto e in giro c'era Drewermann, e Scalfari sulla sua Repubblica scriveva già le stesse cose.. ;)

Anonimo ha detto...

Sembra quasi intimidatorio quel: "Bergoglio risponderà in prima persona di quest'enciclica"... O_o

Tralascio la strampalata esegesi dei Vangeli...non ho parole! O_o

Ester. :-(

Anonimo ha detto...

L'unica attenuante che possiamo concedergli è l'età veneranda,per il resto,almeno ha il pregio della coerenza,ha sempre detto e scritto queste cose,altri invece.....Alessia,mi sembri un po' giù di morale,sursum corda!Anche a me PF non dà sensazioni positive,ma passo oltre,ieri mi sono perfino concesso il lusso di ascoltare il suo discorso ai consacrati,ma poi mi sono tornate in mente le lectiones magistrales che qualcun altro teneva......e allora sono andato a spasso,non faceva neanche troppo caldo,passerà,solo le Sue parole non passeranno.GR2

Ecumene ha detto...

Alessia, agli Ortodossi (italiani di Bartolomeo) ho già dato felicemente l'otto per mille (possibile solo a partire da quest'anno) : una enorme soddisfazione mettere quella firma ("Chiedilo a loro"... -Per gli ortodossi basta andare ad una loro Divina Liturgia la domenica, guardare le loro facce plasmate dalla vita nello Spirito..)

Fabiola ha detto...

Scalfari è un vecchietto che non ha la saggezza di andare in pensione.
Questo articolo è risaputo ma particolarmente farraginoso e incoerente. L'età avanza inesorabilmente. Tranne per coloro che si accostano "ad Deum qui laetificat iuventutem meam".

Avevo fatto anch'io un pensiero agli Ortodossi, ma Benedetto resta saldamente cattolico e io sto con lui. Anche con l'8 per 1000.

Anonimo ha detto...

L' enciclica e' talmente bella che dell'editoriale di Scalfari non mi importa nulla. Quando vedo e leggo Ratzinger mi...dimentico tutte le critiche. È troppo superiore a tutti. La sua teologia mi porta in un'altra dimensione dello spirito, che rende vane e sterili tutte le critiche e commenti che fanno questi saccenti o improvvisati teologi che scrivono da sempre gli editoriali sui giornali,
Silvia

Anonimo ha detto...

L'eventuale uscita dalla CC non significa tradire Benedetto che è e resta un faro imprescindibile per tutti, ma seguire la propria coscienza come il nostro Benedetto ha fatto riconsegnando le chiavi al Signore Gesù.
Alessia

Anonimo ha detto...

Beh, c'è anche Scola, Negri..

(MA anche tanti altri ben diversi, e non è che il povero Benedictus possa fermare gli scempi architettonici che vengono compiuti soprattutto grazie all'ottopermille alla CEI..)

Anonimo ha detto...

Scalfari, come Mancuso, fa parte di quella cultura negativa, del buio e della morte, esistono solo se c'é qualcuno da criticare, un po' come quelle vecchie comare di De André, che non potendo dare più cattivo esempio, davan consigli come Gesu' nel tempio. Scalfari fu strenuo fascista, e ora vuol dare esempio di antifascismo, ultraliberale, e ora critica la cirsi liberale, socialista e comunista. Diciamo che pur non esistendo i concetti negativi, forse un modo sicuro per essere dalla parte giusta é pensarla all'opposto di Scalfari, visto che in ogni momento storico quest'uomo ha l'intelligenza di scegliero il pnsiero più deleterio per l'umanità.

Max

Anonimo ha detto...

I Massoni sono molto imbestialiti da Lumen Fidei (è come se un implicito patto fosse stato infranto..)

Fabiola ha detto...

Su questo, cari amici, non posso seguirvi.
Benedetto ha riconsegnato la sua giurisdizione a Cristo nella Chiesa Cattolica.
Ognuno segua la sua coscienza, certo, semplicemente io sono convinta che la Chiesa di Cristo "sussiste" nella Chiesa Cattolica. E la Chiesa è "altro" rispetto alla coerenza intellettuale e morale dei suoi membri.
Io credo la Chiesa nella quale, comunque, splende la luce di Cristo e nei tanti esempi di santità che, anche oggi la illustrano.
Fino a darle un po' dei miei soldi. Scusate se sembra una predica. Non lo vuole essere. Solo una piccola testimonianza per dovere di gratitudine alla Chiesa che mi dà Cristo ogni giorno. E della quale io per prima sono spesso indegna.

Anonimo ha detto...

Concludo dicendo che, ripensandoci a mente fredda, mi sento poco edificata dalla recita della pubblicazione dell'Enciclica "a quattro mani", di cui dopo oggi nessuno più parlerà, e dalla recita dell'affidamento a San Michele e San Giuseppe (che Dio mi perdoni!) a uso e consumo dei fedeli a cui Benedetto ha dovuto prestarsi. Taccio sulla demagogica esposizione mediatica di domani a Lampedusa che tanto piacerà ai media ma ben poco muterà dell'orribile condizione degli infelici profughi e ben poco solleverà i locali a cui in pratica è demandato di sostitursi allo stato.
Alessia.

mariateresa ha detto...

l'enciclica l'ho letta , è bellissima.
Lì ho ritrovato ancora il senso di quello che credo trasmesso in quel modo mirabile che ha Benedetto. perchè lì di Benedetto ce n'è parecchio.
Sono felice di questa enciclica che ho trovato molto profonda e, a tratti, anche difficile. E' una specie di Summa di tutto il pensiero di Benedetto o almeno dei suoi capisaldi.
Capisco e rispetto Alessia ma preferisco rimanere sulla mia povera panca vicino all'entrata nonostante le amarezze e le delusioni. Tutto questo amaro spero che si tramuti in qualcosa di più gradevole con il tempo, soprattutto di più fecondo.Che siano cadute delle maschere e che le cose siano più chiare alla fine è meglio piuttosto che vivere in uno stato di falsa soddisfazione nel quale io spero non debbano risvegliarsi molti degli entusiasti fino al parossismo di questi mesi.
Questa Chiesa resta la mia case e la mia famiglia anche se volte è difficile starci, quasi inospportabile. Soprattutto quando i membri della famiglia stanno in uno stato di esaltazione permanente che non permette di ascoltare altro..

Unbekannt ha detto...

Caro Max, leggevo proprio ieri Spaemann (amico e coetaneo di Ratzinger) dire in un suo straordinario saggio: (nota circa Platone e il medievale 'bonum diffusivum sui') "Il bene si pone perciò in contrasto al male, il quale non ha interesse a che tutto il resto sia a sua volta male: per essere male, infatti, la sua funzione è trarre vantaggio a danno del bene. Il male è 'parassitario'."

Fabiola ha detto...

Alessia, in questo ti seguo. Adesso capisco meglio la mia tristezza. Anch'io non sono edificata dalla recita dell'enciclica "a quattro mani". Le mani sostanzialmente sono solo due, più qualche chiosa, ma non si può dire, e allora "c'é molto Benedetto e c'è tutto Francesco", che, di per sè, non significa nulla se non che, avendola firmata, l'ha fatta propria, fino all'ultima virgola. Forse era ineviatabile ma non mi piace lo stesso.
Poi ho piuttosto il sospetto che più che aggiungere sia stato tolto qualcosa... Forse sono troppo cattiva, ma è una sensazione che non riesco a scacciare...devo approfondirla. Per finire, dal profondo della mia malignità, non mi piace neppure la firma: quel Franciscus senza il PP. Un dettaglio insignificante? Vedremo.

Anonimo ha detto...

Il dettaglio è fondante,non insignificante,un primus inter pares,nulla più....per quel che riguarda l'enciclica...a pensare male è male,ma ci si azzecca sempre,in diversi blog non italiani o italioti,fate vobis,correva questo sospetto,che fosse molto più lunga,soprattutto nella parte centrale,ma che abbia subito una cura dinagrante,per renderla più appetibile,cmq p.livio ha avuto parole molto belle e per l'enciclica e per chi l'ha scritta(BXVI n.d.r.)purtroppo qua esce la settimama prossima, nelle 2 librerie cattoliche attendono...io pure,anche se ho letto 2 o 3 brani da lasciare senza fiato....il canto del cigno di un pontificato'Il 'testamento'spirituale di un pontefice massimo della CC in pieno possesso dei suoi poteri spirituali e mentali,del resto me ne strafrego una cippa e scusate l'espressione....resto solo per lui,come solo per lui prego; a volte mi vien da pensare che se fosse morto,chissà,forse avrei sofferto meno,sarebbe stato più facile e naturale accettarlo,ma così.....oh,Signore perchè ci metti al vaglio così?non siamo così forti e saldi nella fede e il tempo che scorre invece di curare le ferite,ci mette sale sopra,ma lui c'è,io resto al suo fianco,costi quel che costi.GR2

pb ha detto...

"...e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto".

maura ha detto...

Grazie Raffaella ! L'ho VOLUTO leggere tutto questo commento sapendo gia' come questo minestrone sarebbe finito . Caro Padre Livio spero che le tue preghiere per la conversione di Scalfari alla fine , come la goccia , arrivino in porto !

Anonimo ha detto...

@Marateresa,hai tutto il mio supporto per quello che devi sopportare da parte della famiglia,da questo punto di vista sono più fortunato,perchè da quando Benedetto non recita più l'Angelus,i miei hanno stappato champagne,così si mangia prima,perchè fin quando c'era l'ultima immagine possibile,esigevo un silenzio massimo,ho tolto loro un bel peso,in compenso è rimsto sullo stomaco a me,pazienza....fatti più in là,su quella panca,che la veglia sarà lunga,hai voglia....:)))GR2

Anonimo ha detto...

L'otto per mille è per la CEI, che con tutto il rispetto a mio parere necessita di una buona cura dimagrante.

Nelle sorprese e nelle novità che arrivano e arriveranno c'é un progetto che non è nostro eppure ci riguarda. C'é tutto Benedetto e tutto Francesco, ne sono sempre stato convinto, perché loro hanno un mandato preciso.

Capisco Alessia (faccio un riferimento ad personam solo per chiarezza) e la sua ipotesi, tranne che nel pessimismo, quello no, non lo capirò mai. Io sto nella Chiesa dove sono stato battezzato e che mi ha dato la Fede. Ma capisco lo stesso, perché nella Chiesa dove sussiste l'unica Chiesa di Cristo, giunge il tempo nel quale il vero ecumenismo si fa, si realizza nei fatti e non ci si deve spaventare.
gianni

gemma ha detto...

Credo che Alessia oggi sia solo più sincera di altri. Mi pare legittimo un certo disagio da parte di persone che si erano avvicinate per una certa sintonia nei confronti di Benedetto. Inutile dire che non è cambiato nulla, stamattina sono andata a messa in una chiesa mariana dove non ero piu stata da un po' di tempo. Solo qualche mese di distanza e il crocifisso sull'altare ha cambiato nuovamente posizione, un po' come quando cambia il governo o una legge di un'istituzione qualunque. Non sono una tradizionalista, sono cresciuta col novus ordo e conosco quello, ma mi chiedo il senso di tutto questo strumentalizzare il simbolo centrale della fede, caricandolo così facendo di significato politico. Come a dire, siccome è cambiato il padrone lo sposto nuovamente secondo il suo gusto. Ma il padrone vero non è Lui è solo Lui? Non mi piace la politica con le sue ideologizzazioni che dividono, e la sua commistione con la fede, che ora a differenza di altri percepisco più di prima, non mi è congeniale. Non a caso ci vediamo tutti scritti sulla lavagna, buoni e cattivi cristiani, e i buoni cristiani di questa primavera coincidono col salotto di repubblica (mi dispiace ma qualcuno a Francesco dovrebbe dirlo che in occidente non c'e solo il salotto delle vecchie zie zitelle che giocano a canasta e bevono il mate mentre la governante cucina il brodo). Ci ho ragionato molto su e mi dispiace in fondo ammetterlo ma in questa primavera sto ritrovando molto di tutto quello che da ragazzina mi aveva allontanato. Vivendo in un ambiente molto stile Repubblica e suoi profeti, tutta istanze sociali fino all'odio di classe e al disprezzo per chi non si adegua, per la mia vita spirituale avrei cercato altro che non un doppione di questa militanza. Cosa può dare una chiesa che manda in visibilio repubblica, i suoi salotti, i suoi sponsor e supporter e la loro visione dell'uomo inteso in quanto tale, e non solo in quanto povero da accudire, ad una come me? La risposta la so, e già da un po' sto ormai seduta fuori, sui gradini del sagrato, senza pero' riuscire ad andarmene, come quei randagi che abbandonati dal padrone non riescono ad allontanarsi dalla casa a cui comunque sanno che resteranno sempre fedeli. Di andare altrove non ci penso nemmeno e intanto mi ripasso i santi, come Ildegarda di Bingen, la cui vita in questo periodo mi sta prendendo moltissimo.

Anna Maria ha detto...

Hai ragione,Gemma.In questa primavera c'è molto di quello che da ragazzina e anche un po' più grande ha allontanato anche me.
Poi è arrivato Benedetto ed è stata piena sintonia con lui e perciò comprendo anche Alessia ma non riesco ad andare via per quello che BXVI mi ha trasmesso e continua a darmi.
Oggi stavo leggendo la bellissima ultima enciclica di papa Benedetto,ma ad un certo punto mi sono dovuta fermare perché sono scoppiata in lacrime come una scema.
Mi sono sentita come raggiunta dalla voce di un amico,di una persona tanto amata dopo mesi di silenzio e lontananza forzata e in questo momento non ho voglia di pensare alle domande senza risposta e a dubbi che pure permangono.

Raffaella ha detto...

Ringrazio Alessia e Gemma per la grande sincerita' e abbraccio tutti coloro che hanno commentato questo post per gli importanti spunti di riflessione.
R.