lunedì 1 luglio 2013

IL VANGELO DEL GIORNO

Lunedì 1° luglio 2013

CALENDARIO ROMANO

Dal Vangelo secondo Matteo 8,18-22. 

In quel tempo, Gesù vedendo una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all'altra riva. 
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai». 
Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». 
E un altro dei discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre». 
Ma Gesù gli rispose: «Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti».

CALENDARIO AMBROSIANO

Dal Vangelo secondo Luca 8,34-39. 

Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nei villaggi. 
La gente uscì per vedere l'accaduto, arrivarono da Gesù e trovarono l'uomo dal quale erano usciti i demòni vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù; e furono presi da spavento. 
Quelli che erano stati spettatori riferirono come l'indemoniato era stato guarito. 
Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Gesù, salito su una barca, tornò indietro. 
L'uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: 
«Torna a casa tua e racconta quello che Dio ti ha fatto». L'uomo se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù gli aveva fatto.   

LETTURE DEL GIORNO

CALENDARIO ROMANO

Libro della Genesi 18,16-33. 

Quegli uomini si alzarono e andarono a contemplare Sòdoma dall'alto, mentre Abramo li accompagnava per congedarli. 
Il Signore diceva: "Devo io tener nascosto ad Abramo quello che sto per fare, 
mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra? 
Infatti io l'ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui ad osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore realizzi per Abramo quanto gli ha promesso". 
Disse allora il Signore: "Il grido contro Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. 
Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!". 
Quegli uomini partirono di lì e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora davanti al Signore. 
Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: "Davvero sterminerai il giusto con l'empio? 
Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? 
Lungi da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?". 
Rispose il Signore: "Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città". 
Abramo riprese e disse: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere... 
Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?". Rispose: "Non la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque". 
Abramo riprese ancora a parlargli e disse: "Forse là se ne troveranno quaranta". Rispose: "Non lo farò, per riguardo a quei quaranta". 
Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta". Rispose: "Non lo farò, se ve ne troverò trenta". 
Riprese: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei venti". 
Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei dieci". 
Poi il Signore, come ebbe finito di parlare con Abramo, se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione. 

Salmi 103(102),1-2.3-4.8-9.10-11. 

Di Davide. 
Benedici il Signore, anima mia, 
quanto è in me benedica il suo santo nome. 
Benedici il Signore, anima mia, 
non dimenticare tanti suoi benefici. 

Egli perdona tutte le tue colpe, 
guarisce tutte le tue malattie; 
salva dalla fossa la tua vita, 
ti corona di grazia e di misericordia; 

Buono e pietoso è il Signore, 
lento all'ira e grande nell'amore. 
Egli non continua a contestare 
e non conserva per sempre il suo sdegno. 

Non ci tratta secondo i nostri peccati, 
non ci ripaga secondo le nostre colpe. 
Come il cielo è alto sulla terra, 
così è grande la sua misericordia su quanti lo temono.   

CALENDARIO AMBROSIANO

Libro di Giosuè 1,1-5. 

Dopo la morte di Mosè, servo del Signore, il Signore disse a Giosuè, figlio di Nun, servo di Mosè: 
"Mosè mio servo è morto; orsù, attraversa questo Giordano tu e tutto questo popolo, verso il paese che io dò loro, agli Israeliti. 
Ogni luogo che calcherà la pianta dei vostri piedi, ve l'ho assegnato, come ho promesso a Mosè. 
Dal deserto e dal Libano fino al fiume grande, il fiume Eufràte, tutto il paese degli Hittiti, fino al Mar Mediterraneo, dove tramonta il sole: tali saranno i vostri confini. 
Nessuno potrà resistere a te per tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te; non ti lascerò né ti abbandonerò.

Salmi 135(134),1-4.13-15.18.21. 

Alleluia. Lodate il nome del Signore, lodatelo, servi del Signore, 
voi che state nella casa del Signore, negli atri della casa del nostro Dio. 
Lodate il Signore: il Signore è buono; cantate inni al suo nome, perché è amabile. 

Il Signore si è scelto Giacobbe, Israele come suo possesso. 
Signore, il tuo nome è per sempre; Signore, il tuo ricordo per ogni generazione. 
Il Signore guida il suo popolo, si muove a pietà dei suoi servi. 

Gli idoli dei popoli sono argento e oro, opera delle mani dell'uomo. 
Sia come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida. 
Da Sion sia benedetto il Signore. che abita a Gerusalemme. Alleluia.

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