giovedì 11 luglio 2013

Il motu proprio di riforma della giustizia penale in Vaticano nei commenti di Salvatore Izzo

Giotto, "Giustizia"
PAPA: FRANCESCO HA ABOLITO L'ERGASTOLO

Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 11 lug. 


Nell'ambito della riforma del diritto penale in vigore nello Stato Citta' del Vaticano, Papa Francesco ha deciso di abolire la pena dell'ergastolo, sostituendola con la pena della reclusione da 30 a 35 anni. Lo rende noto la Sala Stampa della Santa Sede. 


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PAPA: ORA CHI SOTTRAE DOCUMENTI RISCHIA FINO A 8 ANNI DI CARCERE


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 11 lug. 

Se fossero state varate prima del caso Vatileaks, il maggiordomo infedele Paolo Gabriele non se la sarebbe cavata con una pena minima, come quella che gli fu comminata (18 mesi di carcere).  

L'introduzione nell'ordinamento vaticano dell'art. 116 bis per chi trafuga documenti stabilisce che chiunque riveli notizie riservate, rischi ora fino ad 8 anni. 
"Se il documento trafugato riguarda interessi di particolare tenore e riservatezza - ha spiegato il professor Giuseppe Dalla Torre, presidente del Tribunale Vaticano, codice alla mano "le pene lievitano dai 4 agli 8 anni". 
Il prof. Dalla Torre ha anche affermato che il processo all'ex assistente di camera di Benedetto XVI, Paolo Gabriele, "potrebbe aver pesato in qualche modo ma non ha inciso in maniera determinate sull'articolo di legge". Ai giornalisti, il giurista  ha poi specificato anche i dettagli della nuova norma penale:
"Chiunque si procura illegittimamente o rivela notizie o documenti di cui e' vietata la divulgazione e' punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni o con la multa da euro 1.000, o da euro 5.000. Se la condotta ha avuto ad oggetto notizie o documenti concernenti gli interessi fondamentali o i rapporti diplomatici della Santa Sede, dello Stato, si applica la pena della reclusione da 4 a 8 anni. Se il fatto, di cui al comma precedente, e' commesso per colpa, si applica la pena della reclusione da 6 mesi a 2 anni".

Spiegando le nuove leggi penali che entreranno in vigore il primo settembre, il professor Dalla Torre ha ribadito che si e' voluto "mettere mano" ad alcuni interventi specifici nella direzione dell'integrazione o del rimodellamento delle norme gia' esistenti. Ed in particolare, il delitto di divulgazione di documenti riservati e' stato ulteriormente precisato. "E' nuovo - ha osservato - nella formulazione e nel contenuto". In passato, ha concluso, "certo, questo fatto poteva essere ricondotto nel sistema del Codice ad altre fattispecie. Mi pare che si sia voluta dare una configurazione piu' precisa, piu' puntuale".

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PAPA: MOTU PROPRIO RIFORMA GIUSTIZIA PENALE IN VATICANO


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 11 lug. 

Papa Francesco ha varato una importante riforma della giustizia penale vaticana, che fino ad oggi era ferma - per molti aspetti - al Codice Zanardelli, adottato nel 1929 all'indomani dei Patti Lateranensi che istituirono la Citta' del Vaticano. 

Per questo, ad esempio, Paolo Gabriele, il maggiordomo infedele di Papa Ratzinger, fu giudicato solo per il reato di furto, l'unico applicabile al suo caso nelle norme in vigore che non prevedevano l'attentato alla sicurezza dello Stato.
Le leggi varate da Francesco con un Motu Proprio sono "in continuita' con le azioni intraprese a partire dal 2010 durante il pontificato di Papa Benedetto XVI", che riguardavano in particolare le misure contro il riciclaggio di denaro e il terrorismo internazionale, ma hanno contenuti piu' ampi, provvedendo all'attuazione di molteplici Convenzioni internazionali, tra le quali possono ricordarsi: le quattro Convenzioni di Ginevra del 1949 contro i crimini di guerra; la Convenzione internazionale del 1965 sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale; la Convenzione del 1984 contro la tortura ed altre pene, o trattamenti crudeli, inumani o degradanti; la Convenzione del 1989 sui diritti del fanciullo ed i suoi Protocolli facoltativi del 2000.
"Questi interventi normativi - sottolinea la Sala Stampa della Santa Sede - si collocano nella direzione di un aggiornamento volto a dare maggiore sistematicita' e completezza al sistema normativo vaticano". 

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PAPA: GIRO DI VITE CONTRO CORRUZIONE AMMINISTRATIVA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 11 lug. 

Nelle nuove leggi penali varate oggi da Papa Francesco, "il titolo dei delitti contro la pubblica amministrazione e' stato rivisto, in relazione alla Convenzione delle Nazioni Unite del 2003 contro la corruzione" Lo sottolinea una nota vaticana.

 La Convenzione prevede sanzioni molto severe a tutela della correttezza dei comportamenti pubblici. Cosi', "sono stati potenziati i poteri cautelari a disposizione dell'Autorita' giudiziaria con l'aggiornamento della disciplina della confisca, potenziata dall'introduzione della misura del blocco preventivo dei beni".
Con il Motu Proprio firmato oggi da Papa Francesco, inoltre, "in linea con gli orientamenti piu' recenti in sede internazionale" e' stato introdotto "un sistema sanzionatorio a carico delle persone giuridiche, per tutti i casi in cui esse profittino di attivita' criminose commesse dai loro organi o dipendenti, stabilendo una loro responsabilita' diretta con sanzioni interdittive e pecuniarie".
E' stata varata infine anche una nuova legge in materia di sanzioni amministrative che, precisa il comunicato, "ha carattere di normativa generale, al servizio di discipline particolari che, nelle diverse materie, prevedranno sanzioni finalizzate a favorire l'efficacia ed il rispetto di norme poste a tutela di interessi pubblici". 

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PAPA: NUOVE NORME PENALI PROTEGGONO DI PIU' I MINORI


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 11 lug. 

Nelle norme penali varate oggi da Papa Francesco e' compresa una ridefinizione della categoria dei delitti contro i minori tra i quali sono da segnalare: la vendita, la prostituzione, l'arruolamento e la violenza sessuale in loro danno; la pedopornografia; la detenzione di materiale pedopornografico; gli atti sessuali con minori. Si tratta dunque di un importante passo in avanti anche nella lotta contro gli abusi sessuali - fortemente perseguita da Benedetto XVI nel suo Pontificato e che Francesco intende portare avanti - dal momento che sono sottoposti alle nuove norme non solo tutti gli officiali e dipendenti della Curia Romana ma anche i nunzi apostolici ed il personale di ruolo diplomatico della Santa Sede, nonche' i dipendenti di organismi e istituzioni collegati alla Santa Sede indipendentemente dal fatto che si trovino sul territorio dello Stato della Citta' del Vaticano.

Inoltre sono state introdotte anche figure criminose relative ai delitti contro l'umanita', cui e' stato dedicato un titolo a parte: si sono previste, tra l'altro, la specifica punizione di delitti come il genocidio e l'apartheid, sulla falsariga delle disposizioni dello Statuto della Corte penale internazionale del 1998. Infine - in conformita' con quanto stabilito dal diritto internazionale - e'  stato esplicitamente previsto il delitto di tortura. 
Presentando ai giornalisti la complessa riforma del diritto penale varata da Papa Francesco, il presidente del Tribunale Vaticano, professor Giuseppe Dalla Torre, si e' soffermato anche sulla definizione dei delitti contro i minori introdotti in attuazione della Convenzione a tutela del fanciullo.

"Prima erano reati - ha chiarito - di carattere piu' generale, come in tutti gli ordinamenti. Qui e' molto piu' preciso. C'e' la pedopornografia, per esempio. E' chiaro che nel codice del 1889 questo non c'era. Ma se andiamo a prendere il codice italiano troveremo gli stessi dati con scritto bis, bis, ter, quater, perche' sono tutti reati, fattispecie piu' precise, che nascono in attuazione della Convenzione internazionale dei diritti del fanciullo e dei protocolli aggiuntivi". "Quindi - ha concluso Dalla Torre - non e' che non ci fosse - in Vaticano come in tutti i Paesi - fino ad ora una protezione dei minori", semplicemente ci si e' adeguati alle norme internazionali piu' stringenti.

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PAPA: DA OGGI GIUSTO PROCESSO E PIU' COOPERAZIONE INTERNAZIONALE


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 11 lug. 

Con il Motu Proprio firmato oggi da Papa Francesco, "in ordine alle disposizioni di procedura penale sono stati introdotti i principi generali del giusto processo entro un termine ragionevole e della presunzione di innocenza dell'imputato". Lo sottolinea una nota vaticana. Inoltre, si legge nel testo,  "un settore molto importante della riforma concerne la riformulazione della normativa relativa alla cooperazione giudiziaria internazionale, piuttosto risalente nel tempo, con l'adozione delle misure di cooperazione adeguate alle piu' recenti convenzioni internazionali". 


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PAPA: LEGGI PENALI VATICANE APPLICABILI ANCHE A NUNZI E LORO PERSONALE


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 11 lug. 

Le nuove leggi penali varate oggi da Papa Francesco risultano applicabili anche ai nunzi apostolici ed al personale di ruolo diplomatico della Santa Sede, nonche' ai dipendenti di organismi e istituzioni della Curia Romana o ad essa collegati indipendentemente dal fatto che si trovino sul territorio dello Stato della Citta' del Vaticano. "Tale estensione - viene precisato - ha lo scopo di rendere perseguibili da parte degli organi giudiziari dello Stato della Citta' del Vaticano i reati previsti in queste leggi, anche nel caso in cui il fatto fosse commesso al di fuori dei confini dello Stato stesso". 


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PAPA: LOMBARDI, PRESTO NORME ANTIRICICLAGGIO ADEGUATE A MONEYVAL


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 11 lug. 

Dopo le nuove norme di riforma del Codice penale vaticano varate oggi da Papa Francesco, "altre

leggi sono in preparazione, non di natura penale, nella direzione degli adeguamenti alle richieste di Moneyval". Lo ha dichiarato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, nel corso del briefing di presentazione del nuovo Motu Proprio. 
L'annuncio di padre Lombardi e' stato poi confermato dal presidente del Tribunale Vaticano, professor Giuseppe Dalla Torre. "Sono in preparazione altre leggi per rispondere alle questioni sollevate da Moneyval ma le norme presentate oggi non sono la risposta a tali sollecitazioni, ha chiarito il giurista. "Una delle ragioni - ha spiegato - sono state le osservazioni di Moneyval. Pero' non tutte le osservazioni di Moneyval riguardano la materia penale: hanno avuto ad oggetto anche altri aspetti della struttura amministrativa, del funzionamento". E quello di oggi "e' soltanto un intervento nella materia penale". "Io penso - ha aggiunto Dalla Torre - che subito dopo l'estate, ci saranno degli interventi di nuovo in materia evidentemente non penale, relativi sempre all'attivita' finanziaria, all'antiriciclaggio, alla lotta al terrorismo e quant'altro".

Spiegando le leggi che entreranno in vigore il primo settembre, il professor Dalla Torre ha ribadito che in sostanza si e' voluto "mettere mano" ad alcuni interventi specifici nella direzione dell'integrazione o del rimodellamento delle norme gia' esistenti.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Il commento di Rodari
http://video.repubblica.it/rubriche/rnews/rnews-rodari-una-decisione-sulla-linea-di-ratzinger/134634/133174?ref=HREC1-2
Alessia