venerdì 5 luglio 2013

E Francesco (con Benedetto) consacra il Vaticano a San Michele (Valente)

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Nicoletta e Francesco.

16 commenti:

carmelina ha detto...

ad una prima lettura, sembra libro cuore. ad una seconda, comincio a distinguere uno strano odore in mezzo alla fragranza di verbena dominante: un odore stantio non propriamente ributtante ma fastidioso. alla terza, capisci che odore e' : e' l'ipocrisia. p.s. oggi come diceva il peguy di valente sono di gran cattivo umore pure io.

nicoletta ha detto...

http://www.ilsismografo.blogspot.it/2013/07/vaticano_3974.html

Anonimo ha detto...

In effetti la lode al successore è sperticata a tal punto da far pensare che il pezzo abbia questo solo scopo. Eppure Valente ha scritto uno splendido libro su Ratzinger Professore. Mah.
Alessia

carmelina ha detto...

cara alessia, i vaticanisti sono barbapapa. prendono la forma a seconda del contenitore del momento (per alcuni) o di loro garbo politico (per altri). p.s. fermatemi. lo ammetto, sono insopportabile, ma l'indignazione di fronte a cotanta svergognata ingiustizia mi fa imbestialire.

Francesco ha detto...

Ripeto una cosa già scritta in altro post: ma perché eventuali lodi a Francesco devono essere lette per forza come critiche o diminutio di Benedetto? Mi dispiace, ma non riesco a capirlo.

carmelina ha detto...

francesco, io credo nel tuo animo buono e limpido. ma la limpidezza, non e' di questo mondo. nei primi tempi (e pure dopo) del pontificato di Benedetto, gli articoli erano tutti, più' o meno velatamente, volti a mettere in evidenza la differenza di stile tra lui e Giovanni Paolo, naturalmente lasciando sottinteso la superiorità di quest'ultimo. oggi la differenza messa sotto i riflettori e' tra Benedetto e il successore (ce l'hai presente quello semplice, quello amante dei poveri, quello forte che non si fa turlupinare dai falchi vaticani, quello che ha capito tutto su cosa fare in curia e nel rapporto con le istituzioni laiche, quello che porta le scarpe usate, quello imprevedibile che nessuno sa cosa gli passa per la mente, quello dell'anello d'argento bla bla bla bla). in tutti questi anni NON HO LETTO UNO SPUTO DI ARTCOLO CHE PARLASSE DI RATZINGER/BENEDETTO PER QUELLO CHE LUI E', HA DETTO E HA FATTO REALMENTE. prendo atto che tu questa, come dire, "malizia" non riesci a vederla. a me appare come un abbagliante a luce intermittente a fasci laser e pure con una sirena spiegata a mo di colonna sonora.

Anonimo ha detto...

Francesco,
senza astio, ma prima del 12 febbraio in che universo parallelo vivevi?
La storia e' maestra di vita, ma chi non impara dalla storia... e' condannato a ripeterla.

Francesco ha detto...

Veramente io non parlavo (solo) di ciò che scrivono io giornali. Io mi dispiacevo dei commenti fatti qui che talvolta, come quello sulla frase di mons.Alfred.

Hieronymus ha detto...


e allora che cosa volete, che anche l'attuale Papa sia sottoposto al calvario che ha dovuto soffrire Papa Benedetto?
Io non capisco a cosa serva prendersela con Francesco (sia l'utente, sia il Papa) per tutte le schifezze che hanno fatto e fanno i giornalisti.

Invece di fare tanti sproloqui, direi che c'è da gioire per la consacrazione a san Michele Arcangelo, e magari sarebbe anche cosa buona e giusta rivolgere qualche preghiera al Principe delle Milizie Celesti, perché difenda il Papa e la Chiesa dagli attacchi del maligno.

Anonimo ha detto...

il calvario-martirio di Benedetto l'ha reso conforme a cristo.
francesco non ha nemici e non ha nulla da temere.

Fabiola ha detto...

Carissimi "puri di cuore"
Benedetto non ha dovuto soffrire solo "per le schifezze che hanno fatto i giornalisti", credo che, di quelle, avrebbe potuto infischiarsene, non essendo minimamente ricattibile da nessun potere mondano.
Il calvario di Benedetto è stato tutto confezionato ad intra, dagli stessi che oggi inneggiano al nuovo, fino alla menzogna. Dagli alti prelati ai semplici "fedeli" più o meno adulti.
Io sto ancora aspettando che qualcuno lo riconosca.
Fino alle trovate odierne, annunci di canonizzazioni e di viaggetti; alla faccia di un'enciclica che ha il torto di essere tale e di essere, evidentemente, di Benedetto. L'intervento di Fisichella, lo yes man per eccellenza (mi limito a questo perché il resto sarebbe da denuncia) dice che i limiti della menzogna sono stati ampiamenti superati, siamo al dileggio.

Anonimo ha detto...

La consacrazione a S.Michele arcangelo voleva farla papa Leone XIII,ma gli fu impedita dai card.dell'epoca,l'hanno fatta,gratias tibi Domine,sorvoliamo....

mariateresa ha detto...

questa frase fa sorridere:

"Lamentarsi e inveire è il loro forte. Essi brontolano, mugugnano, rimbrottano. Sono di cattivo umore e, quel che è peggio, nutrono rancore"

è vero esistono in Vaticano persone simili, eccome, e si potrebbe dire anche peggio.
Ma durante il pontificato precedente erano ricercati come il tartufo ed intervistati continuamente "richiedendo l'anonimato". Ci sono dei vaticanisti che ci hanno costruito sopra la carriera. E le dichiarazioni dei prelati , sempre influenti, si diceva, erano riportate dicendo che "sospiravano" o "sussurravano".
Adesso possono girare in San Pietro in cannottiera e infradito e non se li fuma nessuno. Si tranquillizzi Valente. Niente turberà la pace. E si vede bene che l'articolo di Magister dell'altro giorno gli è piaciuto come una cambiale.

mariateresa ha detto...

A valente piacerebbe invece Tornielli che ce l'ha anche oggi con i sedicenti ratzingeriani. Tutti i giorni c'è una categoria di persona da mettere alla berlina , che deve essere rimbrottata con sussiego.Tutto l'articolo, ancora una volta sull'aria di Boccherini, è una celebrazione delle magnifiche sorti progressive.
Care amiche vedove e anche cari amici vedovi, che ci siete anche voi, cerchiamo di superare questa nostra sedicente rottura di scatole.

Anonimo ha detto...

Tornielli fa il paio con J.M. Vidal che inneggia al "Signo elocuente de la humildad del Papa Bergoglio".
Naturalmente la humildad di Benedetto, che gli ha consegnato un lavoro che avrebbe potuto trasformare in un saggio, conoscendolo sicuramente postumo, non viene evidenziata manco per la cabeza.
Almeno lui, a differenza del collega italiota, non sproloquia di sedicenti ratzingeriani o di vedove inconsolabili o acide zitelle.
Alessia

Anonimo ha detto...

Scusa,Ale,ma a chi ti riferisci???basta ed avanza quello che dicono gli altri blog italioti sedicenti vaticani,di noi:)))tanti nemici tanto onore...GR2