sabato 29 giugno 2013

Ior, Lombardi: Mons. Scarano sospeso dal maggio scorso. Piena disponibilità a collaborare con l'inchiesta. La Santa Sede ha acconsentito all'arresto di Scarano (Izzo)

IOR: LOMBARDI, MONSIGNOR SCARANO SOSPESO DA MAGGIO SCORSO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 28 giu. 

Monsignor Nunzio Scarano, arrestato oggi nel quadro di un'inchiesta sullo Ior, presso il quale aveva un conto corrente, era "sospeso dal servizio presso l'Apsa", l'Amministrazione Patrimonio Sede Apostolica, dove lavora, da "fine maggio". Lo ha confermato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi.
 La sospensione dal servizio presso l'Apsa e' in atto, ha precisato ancora Lombardi, da "oltre un mese", decisa cioe' "appena i Superiori erano stati informati che era indagato". "Cio' - ha tenuto a sottolineare il portavoce - in applicazione del Regolamento della Curia Romana, che impone la sospensione cautelare per le persone per cui sia stata iniziata un'azione penale". 

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IOR: LOMBARDI, PIENA DISPONIBILITA' A COLLABORARE INCHIESTA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 28 giu. -

La Santa Sede "conferma la sua disponibilita' a una piena collaborazione" con i giudici italiani sulla nuova inchiesta che riguarda lo Ior e ha portato all'arresto dell'addetto dell'Apsa, monsignor Nunzio Scarano. 
Lo ha dichiarato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi.  Per il momento, ha aggiunto il gesuita, la Santa Sede "non ha ancora ricevuto alcuna richiesta sulla questione dalle competenti autorita' italiane".
"La competente autorita' vaticana, l'AIF - ha detto infine padre Lombardi - segue il problema per prendere, se necessario, le misure appropriate di sua competenza". 

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IOR: S.SEDE HA ACCONSENTITO AD ARRESTO MONSIGNOR SCARANO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 28 giu. 

Nel caso dell'arresto di monsignor Nunzio Scaralo, la Santa Sede ha ritenuto di non avvalersi degli articoli 10 e 11 del Trattato Lateranense - rimasto in vigore anche dopo la revisione del Concordato - che dichiarano "gli Enti Centrali della Chiesa Cattolica esenti da ogni ingerenza da parte dello Stato italiano" e i dignitari vaticani "non soggetti a nessun impedimento, investigazione o molestia da parte delle autorita' italiane". 
Le norme affidano pero' alla Santa Sede il riconoscimento di tale immunita',  che in teoria "si applica pure ai funzionari di ruolo dichiarati dalla Santa Sede indispensabili". Evidentemente sospendolo il prelato dall'Apse, la Santa Sede ha ritenuto invece di assoggettarlo in tutto alla legislazione italiana. 
Non cosi' era avvenuto a meta' degli anni '80 per monsignor Marcinkus, allora presiodente dello Ior, che fu invece sottratto all'arresto. 

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