mercoledì 22 maggio 2013

Vaticano, AIF: nel 2012 sei segnalazioni di attività sospette. L'AIF scava sui conti dello Ior (Izzo)

VATICANO: AIF, NEL 2012 SEI SEGNALAZIONI DI ATTIVITA' SOSPETTE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 22 mag. 

Sei segnalazioni di attivita' finanziarie sospette sono arrivate all'Autorita' di informazione finanziaria della Santa Sede. Si tratta di un numero molto alto se si considera che i cittadini dello Stato Citta' del Vaticano sono appena 500. Lo si apprende dal Rapporto annuale 2012 dell'Aif, presentato oggi. 
Nel 2011 ci fu una sola segnalazione. Inoltre, le richieste di informazioni aggiuntive ai soggetti segnalanti sono state tre nel 2012 contro le sette del 2011. "I dati - si legge nel Rapporto - mostrano una tendenza verso l'aumento delle segnalazioni".
Le segnalazioni del 2012 sono venute in cinque casi dai soggetti vigilati e in uno da altre autorita'. E l'incremento si e' verificato nel quarto trimestre del 2012. 
Cio', spiega il testo, e' dovuto "al consolidamento della riforma della Legge n. 127, e con essa, del rafforzamento del sistema di segnalazione e collaborazione a livello interno e internazionale". "Considerate la natura, le ridotte dimensioni e le peculiarita' del sistema economico-finanziario dello Stato della Citta' del Vaticano, i dati - rileva il Rapporto - mostrano un effettivo sistema di segnalazione delle attivita' sospette da parte dei soggetti a cio' tenuti". Per quanto riguarda le collaborazioni a livello interno, due sono state le richieste di informazioni ad autorita' interne, contro una del 2011. 
Due invece i rapporti al promotore di giustizia, l'autorita' inquirente del Vaticano in campo penale, contro nessuno l'anno precedente. Le collaborazioni a livello internazionale riguardano una richiesta di informazioni ad autorita' estere, stesso numero del 2011. Tre sono state le richieste di informazioni ricevute da autorita' estere, contro sette nell'anno precedente.
Il Rapporto evidenzia che in particolare e' lo Ior ad essere sottoposto - in applicazione della normativa vigente - alla vigilanza dell'Aif. Ed un ainteressante statistica riguarda il trasporto transfrontaliero di denaro contante, di cui c'e' obbligo di dichiarazione quando si tratta di una valore pari o superiore a 10 mila euro. Nel 2012, informa il documento, ci sono state 598 dichiarazioni in entrata (658 nel 2011) e 1782 in uscita (1894 nel 2011). L'Autorita' di Informazione Finanziaria e' stata istituita da Benedetto XVI nel 2010 ed e' presieduta dal cardinale Attilio Nicora. 
A presentare il rapporto, che si riferisce all'anno 2012, e' stato oggi il direttore dell'Aif, il dottor Rene' Brulhart. Il documento ripercorre le tappe principali dell'attivita' dell'organismo e il quadro delle funzioni in cui opera, sottolineando le sfide per il futuro nell'impegno a prevenire e contrastare il riciclaggio di denaro. Nella sua conferenza stampa il dottor Brulhart ha voluto ribadire che l'istituzione di questo nuovo organismo e' anzitutto "un atto di coerenza ad una missione sul piano morale" affinche' economia e finanza "non siano semplici fini", ma mezzi al servizio della persona.
Il Rapporto ricorda i passi che negli ultimi due anni hanno portato ad una maggiore integrazione dello Stato Vaticano nel sistema giuridico internazionale di lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. In particolare, il documento ricorda l'approvazione nel luglio scorso, da parte del Comitato "Moneyval" del Consiglio d'Europa, del rapporto sulla Santa Sede. Il rapporto sottolinea quindi che le funzioni dell'Aif sono raccolte in "due pilastri": l'attivita' di informazione finanziaria e l'attivita' di vigilanza per la prevenzione e il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, incluso il potere di "effettuare ispezioni in loco" e applicare "sanzioni amministrative". L'attivita' di informazione finanziaria, si legge nel testo, si articola in tre fasi fondamentali: raccolta delle segnalazioni di transazioni sospette; analisi e approfondimento delle segnalazioni e trasmissione di rapporti al promotore di giustizia. Da parte sua, infine, l'Aif ha adottato cinque regolamenti e sei istruzioni, tra l'altro in materia di trasporto di denaro contante in entrata e uscita dal Vaticano e di trasferimento di fondi. Oltre a queste funzioni, conclude il documento, l'Aif provvede anche alla raccolta e analisi delle dichiarazioni di trasporto transfrontaliero di denaro contante e di titoli al portatore. D'altro canto, si evidenzia che in materia di provvedimenti preventivi, l'Aif puo' sospendere per un periodo di cinque giorni lavorativi le attivita' sospette di riciclaggio. 

© Copyright (AGI)

VATICANO: AIF SCAVA SUI CONTI DELLO IOR

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 22 mag. 

E' attualmente in corso uno "screening profondo" sui documenti trasmessi all'Autorita' d'informazione finanziaria dalla Banca vaticana. 
Ne ha dato notizia il direttore dell'Aif Rene' Bruelhart, precisando che l'intento e' quello di "avere una situazione chiara" su chi sono i correntisti Ior. Bruelhar ha sottolineato come un dato positivo l'esistenza di segnalazioni su transazioni sospette: "vuol dire che la strada intrapresa e' quella giusta", sono "un segno assai promettente e incoraggiante". In merito Bruelhart ha poi precisato che le transazioni segnalate "non sono legate ad attivita' di finanziamento del terrorismo".
Il dottor Bruelhart non ha fornito pero' dettagli riguardo alle sei segnalazioni di movimenti finanziari sospetti limitandosi a osservare che la fattispecie ipotizzata riguarda il riciclaggio di denaro sporco, come fanno sospettare "grosse transazioni di contante" di ambienti religiosi non "in linea al cento per cento" con gli standard. 
Proprio "lo Ior - ha sottolineato - e' tra le entita'" che hanno denunciato i movimenti sospetti all'Aif. Il problema che appare difficilmente risolvibile resta quello legato all'alto numero dei correntisti dello Ior: dei conti attualmente operativi, infatti, solo la meta' (15 mila) sono di sacerdoti, mentre 1600 sono di vescovi e 210 di cardinali. E in ogni caso e' sufficiente che un correntista (magari l'economo di un piccolo istituto religioso, come e' avvenuto) faccia da prestanome a qualcuno e la norma e' aggirata. Quanto ai rapporti non sempre facili tra il Vaticano e l'Italia, Bruelhart risposto: "Siamo circondati da questo splendido Paese, abbiamo un dialogo costruttivo con le sue autorita' e continueremo ad averlo".
In particolare, ha notato il direttore dell'Aif, dopo il recente blocco dei bancomat attivi in Vaticano su iniziativa della Banca d'Italia e i successivi incontri bilaterali si e' instaurato un "dialogo costruttivo con la Banca d'Italia". "Sono molto contento di come procede la situazione", ha confidato Bruelhart, che immagina un passo formale su questo tema "in un futuro non lontano". 
Ai giornalisti che gli hanno chiesto il perche' dello slittamento a dicembre del negoziato con Moneyval per l'adeguamento del Vaticano agli standard finanziari internazionali, Bruelhart ha negato che ci sia un "ritardo". Infatti tra un appuntamento e l'altro possono passare "dodici, quattordici, diciotto mesi". Infine una domanda ha riguardato la possibilita' che Papa Francesco - che recentemente ha inserito lo Ior tra gli enti della Chiesa "necessari fino a un certo punto" - chiuda o riformi profondamente lo Ior: "Non sta a me dare raccomandazioni al Papa, il Papa sa bene cosa fare", ha risposto Bruelhart. Da parte mia", ha concluso, "sono piu' che contento di come le cose stanno andando, c'e' molto sostegno interno" prosegue con coerenza "il processo iniziato con il motu proprio di Benedetto XVI".

© Copyright (AGI)

Nessun commento: