sabato 11 maggio 2013

"Uno di noi": oltre 400 mila firme raccolte in Europa a difesa della vita


"Uno di noi": oltre 400 mila firme raccolte in Europa a difesa della vita

Grande partecipazione alla campagna europea pro-life “Uno di Noi”. Domani, tutte le parrocchie d’Italia parteciperanno a una grande raccolta di adesioni a sostegno dell’iniziativa, che mira ad attivare il legislatore dell’Unione sulla questione della vita nascente. L’iniziativa è partita dal Movimento per la Vita italiano e coinvolge, fino a novembre, i 27 Paesi della Ue. Massimiliano Menichetti ne ha parlato con Filippo Vari, professore di Diritto costituzionale all’Università Europea di Roma, tra i promotori della campagna: 

R. – È un momento molto importante perché serve, al di là dell’iniziativa, a ricordare a tutti l’importanza della garanzia del diritto alla vita. In questo caso, di coloro che non hanno voce, cioè i bambini che sono nella pancia della mamma.

D. – In Italia, sono state raccolte più di 87 mila firme. Come sta andando a livello europeo? 

R. – Sta andando bene perché, secondo gli ultimi dati in Europa - contando il numero totale - viaggiamo verso le 400 mila firme. Quindi, siamo quasi a metà dell’opera. Però, è molto importante adesso che ci sia questo forte sostegno dall’Italia, perché l’obiettivo è raggiungere quanto prima almeno un milione di firme – almeno – perché poi è chiaro che più si firma e più l’iniziativa presa ha valore politico. Quindi, è veramente fondamentale che le parrocchie cerchino di diffondere questa iniziativa – portata avanti anche con il supporto decisivo della Chiesa italiana – il più possibile tra i fedeli e che ci sia una chiara presa di posizione dall’Italia a favore del diritto alla vita. 

D. – Firme per sollecitare il legislatore europeo ad avere un’attenzione sulla vita: in concreto, che cosa si vuole fare?

R. – Si vuole impedire che i soldi dell’Unione Europea possano essere utilizzati per politiche che non sono rispettose del diritto alla vita, cioè politiche abortive o ricerche che distruggano l’embrione. La competenza a decidere dell’aborto – nei confronti del quale ovviamente siamo tutti contrari – non spetta all’Unione Europea, ma spetta a ciascuno Stato membro. Per questo, ci sono diverse iniziative nei confronti di questo terribile fenomeno dell’aborto. "Uno di Noi" invece è un’iniziativa a livello di Unione Europea e ciò che si può fare per tutelare la vita è impedire che i soldi dell’Unione Europea siano utilizzati per politiche che non tengano conto appunto di questo che è il primo di tutti i diritti. L’augurio è che ci sia una partecipazione di popolo che serva sia a raggiungere questo obiettivo importante a livello di Unione Europea, sia a risvegliare le coscienze, a tenerle deste su questo tema da cui dipende anche il grado di civiltà di una società.

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