giovedì 9 maggio 2013

Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa. Mons. Crepaldi: la fede ha le risposte per l'uomo

Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa. Mons. Crepaldi: la fede ha le risposte per l'uomo

E' stato presentato ieri nella sede della nostra emittente il IV Rapporto sullo stato di salute della Dottrina sociale della Chiesa nel mondo: un testo realizzato dall’Osservatorio internazionale Van Thuân, in collaborazione col Movimento cristiano lavoratori (Mcl), che fa il punto sulle grandi questioni dei valori non negoziabili: la vita, la famiglia, la libertà, la pace, la giustizia sociale. Tra le emergenze individuate quest’anno, la colonizzazione della natura umana, risultato di un’espansione progressiva della cosiddetta “ideologia del gender”. Il servizio di Cecilia Seppia: 

Argentina 2011: il governo approva una legge sulla procreazione artificiale, una sul riconoscimento dell’identità di genere e ancora una modifica del Codice civile, per permettere l’"utero in affitto": in un attimo viene denaturalizzata la famiglia, la genitorialità e anche la secolare tradizione cristiana di questo grande Paese dell’America Latina. E’ il caso eclatante messo in luce dal Rapporto, che evidenzia come dietro l’approvazione di queste leggi ci sia “l’ideologia del gender”, una cultura nichilista che intende superare il concetto di natura umana e che sempre di più è incoraggiata da grandi risorse economiche investite da lobbies internazionali, appoggi politici di Stati e di organismi come l’Ue, principale finanziatrice dell’aborto nel mondo. Mons. Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste e Presidente dell’Osservatorio Van Thuân:

“Quella che noi chiamiamo l’ideologia del gender, nata in Europa velocemente, si è estesa anche ad altre realtà continentali e ad altre situazioni di Paesi particolari, come per esempio l’Argentina, che nell’arco di un anno ha modificato tutta una serie di leggi, che sono andate tutte nella direzione contraria alla vita, alla famiglia”.

Dinamiche che distruggono la sessualità, dunque, la persona umana e che rischiano di disumanizzare il nostro continente, ma che possono essere anche una sfida per la Chiesa a riproporre il valore della “legge naturale” come punto di vista e ad osare nella Nuova Evangelizzazione. Ancora mons. Crepaldi:

“Noi pensiamo che tutte queste realtà, questi processi, che sono culturali, politici, costituiscano una sfida alla fede. Io credo, però, che sia la fede che deve diventare, deve costituire una sfida per questi processi, perché in fin dei conti vanno ad inficiare quello che è l’umano. E’ evidente che la risposta a queste cose sia un risveglio della fede: più la Chiesa riuscirà a recuperare sul fronte della fede, più potrà dare risposte credibili all’umano, anche avvincenti e convincenti”.

Compito della Dottrina sociale della Chiesa è di difendere pure nello spazio pubblico il Creato e pertanto anche l’uomo e quelli che sono i valori non negoziabili, non trattabili della vita umana. Carlo Costalli, presidente del Movimento cristiano lavoratori:

“Io credo che la difesa vada portata laddove tutti siamo impegnati, laddove sono portati ad operare. Si può anche in situazioni difficili, in luoghi difficili, portare una testimonianza in difesa dei nostri valori. Credo che questa sia la strada giusta, la testimonianza reale, responsabile, ad alta voce e a testa alta. Dobbiamo evitare una religione da sacrestia, da piccoli gruppi, da catacomba. Noi dobbiamo, pur essendo una minoranza - che poi in alcuni luoghi non siamo - essere forti nella nostra identità e testimoniarlo nei luoghi di lavoro e nella nostra presenza pubblica”.

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