martedì 14 maggio 2013

Papa Francesco: lo Spirito Santo resta lo sconosciuto della nostra fede. Preghiamo per la grazia della memoria, ricordiamoci delle nostre miserie (Izzo)

PAPA: MESSA CON IL DICASTERO PER LA PASTORALE DEI MIGRANTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 13 mag. 

I dipendenti del Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti hanno partecipato alla messa del Papa nella Domus Santa Marta. Ne da' notizia la Radio Vaticana, precisando che i vertici del dicastero, il cardinale presidente Antonio Maria Veglio', il segretario monsignor Joseph Kalathiparambil e il sottosegretario padre Gabriele Bentoglio, che hanno concelebrato col Pontefice. Erano presenti al rito anche i collaboratori della Direzione tecnica, amministrativa e generale della stessa Radio Vaticana. 

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PAPA: LO SPIRITO SANTO RESTA LO SCONOSCIUTO DELLA NOSTRA FEDE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 13 mag. 

"Non abbiamo nemmeno sentito dire che esista uno Spirito Santo". 
Questa "risposta sorprendente" e' attribuita dagli Atti degli Apostoli ad un gruppo di discepoli di Efeso e Papa Francesco ha voluto ricordarla oggi iniziando la sua omelia alla Domus Santa Marta proprio dallo stupore che quelle parole suscitarono in San Paolo. Oggi non sarebbe andata cosi' perche' l'inconsapevolezza manifestata dai cristiani di duemila anni fa non e' solo "una cosa dei primi tempi", "lo Spirito Santo - ha detto secondo quanto riportato da Radio Vaticana - e' sempre un po' lo sconosciuto della nostra fede".
"Adesso, tanti cristiani - ha osservato Francesco - non sanno chi sia lo Spirito Santo, come sia lo Spirito Santo. E alcune volte si sente: 'Ma io mi arrangio bene con il Padre e con il Figlio, perche' prego il Padre Nostro al Padre, faccio la comunione con il Figlio, ma con lo Spirito Santo non so cosa fare'. O ti dicono: 'Lo Spirito Santo e' la colomba, quello che ci da' sette regali'. Ma cosi' il povero Spirito Santo e' sempre alla fine e non trova un buon posto nella nostra vita".
 Invece, ha spiegato il Pontefice, lo Spirito Santo e' un "Dio attivo in noi", un "Dio che fa ricordare", che "fa svegliare la memoria". Gesu' stesso lo spiega agli Apostoli prima della Pentecoste: lo Spirito che Dio vi inviera' in mio nome, assicura, "vi ricordera' tutto quello che ho detto". 

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PAPA: PREGHIAMO PER GRAZIA MEMORIA, RICORDIAMOCI NOSTRE MISERIE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 13 mag. 

"La memoria che viene dal cuore, e' una grazia dello Spirito Santo. E avere memoria significa anche ricordare le proprie miserie, che rendono schiavi, e insieme la grazia di Dio che da quelle miserie redime". 
Lo ha detto Papa Francesco nell'omelia della messa celebrata questa mattina alla Domus Santa Marta. "Quando viene un po' la vanita', e uno crede di essere un po' il Premio Nobel della Santita', anche la memoria - ha rilevato - ci fa bene: 'Ricordati da dove ti ho preso' dalla fine del gregge. Tu eri dietro, nel gregge".
"Senza questa grazia - ha ammonito il nuovo Pontefice - per un cristiano si profilerebbe una china pericolosa". "Un cristiano senza memoria infatti non e' un vero cristiano: e' un uomo o una donna che prigioniero della congiuntura, del momento; non ha storia" ovvero "ne ha, ma non sa come prendere la storia". "E' proprio lo Spirito - ha osservato Francesco - che insegna come prendere la storia. La memoria della storia". In proposito il Papa ha citato la Lettera agli Ebrei che raccomanda: "ricordate i vostri padri nella fede, i primi giorni della vostra fede, come siete stati coraggiosi". "Dobbiamo avere - ha sintetizzato - memoria della nostra vita, della nostra storia, memoria dal momento che abbiamo avuto la grazia di incontrare Gesu'; memoria di tutto quello che Gesu' ci ha detto". "La memoria - ha detto ancora il Papa secondo quanto riportato da Radio Vaticana - e' una grazia grande, e quando un cristiano non ha memoria - e' duro, questo, ma e' la verita' - non e' cristiano: e' idolatra. Perche' e' davanti ad un Dio che non ha strada, non sa fare strada, e il nostro Dio fa strada con noi, si mischia con noi, cammina con noi. Ci salva. Fa storia con noi. Memoria di tutto quello, e la vita diventa piu' fruttuosa, con questa grazia della memoria".
 Papa Francesco ha infine concluso con un invito ai cristiani a chiedere la grazia della memoria per essere persone che non dimenticano la strada compiuta, "non dimenticano le grazie della loro vita, non dimenticano il perdono dei peccati, non dimenticano che sono stati schiavi e il Signore li ha salvati". 

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