mercoledì 29 maggio 2013

Papa Francesco: il trionfalismo ferma la Chiesa ed i Cristiani. Il Demonio disse a Gesù: fai il paracadutista senza l'apparecchio (Izzo)

PAPA: IL TRIONFALISMO FERMA LA CHIESA E I CRISTIANI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 29 mag. 

"Il trionfalismo nella Chiesa ferma la Chiesa. Il trionfalismo nei cristiani ferma i cristiani". Lo ha affermato Papa Francesco nell'omelia di questa mattina alla Domus Santa Marta. Secondo il Pontefice, "una Chiesa trionfalista e' una Chiesa a meta' cammino, una Chiesa che e' felice cosi', ben sistemata, con tutti gli uffici, tutto apposto, tutto bello" magari e' una Chiesa "efficiente" ma e' anche "una Chiesa che rinnega i martiri, perche' non sa che i martiri sono necessari alla Chiesa per il cammino di Croce".
Papa Francesco ha voluto mettere in guardia, cosi', da "una Chiesa che soltanto pensa ai trionfi, ai successi, che non sa quella regola di Gesu': la regola del trionfo tramite il fallimento, il fallimento umano, il fallimento della Croce". "E questa - ha ammesso - e' una tentazione che tutti noi abbiamo". "Chiediamo al Signore - ha quindi esortato i fedeli presenti, che stamani erano un gruppo di dipendenti del Governatorato Vaticano - la grazia di non essere una Chiesa a meta' cammino, una Chiesa trionfalista, dei grandi successi, ma di essere una Chiesa umile, che cammina con decisione, come Gesu'". "Avanti, avanti, avanti!", li ha incoraggiati. "Cuore aperto alla volonta' del Padre, come Gesu'". "Chiediamo - ha concluso - questa grazia".

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PAPA: DEMONIO DISSE A GESU' "FAI PARACADUTISTA SENZA PARACADUTE"

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 29 mag. 

"Andiamo al tempio e fai il paracadutista senza l'apparecchio, cosi' tutti vedranno il miracolo e la redenzione e' fatta. Fa tutto in celerita', fa un miracolo, qualcosa grazie alla quale tutti ti vedano". Papa Francesco ha 'tradotto' cosi' l'episodio evangelico della tentazione di Gesu' nel deserto. "Il Vangelo del giorno - ha spiegato - ci racconta di Gesu' che, salendo con i discepoli verso Gerusalemme, annuncia la sua passione, morte e risurrezione. E' il cammino della fede". Ma "i discepoli pensano ad un altro progetto, pensano di fare solo meta' del cammino, che e' meglio fermarsi" e "discutevano fra loro come sistemare la Chiesa, come sistemare la salvezza".
"Cosi' - ha ricordato il Pontefice - Giovanni e Giacomo gli chiedono di sedere, nella sua gloria, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra, suscitando una discussione tra gli altri su chi fosse il piu' importante nella Chiesa". "La tentazione dei discepoli - secondo Francesco - e' la stessa di Gesu' nel deserto, quando il diavolo era andato per proporgli un altro cammino". Ed e' alla fine anche"la stessa tentazione di Pietro, quando in un primo momento non accetta la passione di Gesu'". "E' la tentazione - ha osservato - di un cristianesimo senza croce, un cristianesimo a meta' cammino". Per Francesco, "la tentazione del cristianesimo senza Croce", di essere 'cristiani a meta' cammino, una Chiesa a meta' cammino', che non vuole arrivare dove il Padre vuole, e' la tentazione del trionfalismo". "Noi - ha concluso - vogliamo il trionfo adesso, senza andare alla Croce, un trionfo mondano, un trionfo ragionevole". 

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3 commenti:

Dante Pastorelli ha detto...

Ut inimicos sanctae Ecclesiae humiliare digneris, Te rogamus, audi nos.

sam ha detto...

ma che gusto c'è a buttare tutto in vacca?

Anna Maria ha detto...

In letteratura si dovrebbe parlare di parodia,non di omiletica.