mercoledì 15 maggio 2013

Papa Francesco: Benedetto XVI ha parlato molte volte di relativismo. Pagelle ai media

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Vedremo se e come questa frase verra' ripresa dai media. Se non lo sara' o se non ci si soffermera' sul concetto in modo poco serio trovera' pienamente conferma cio' che dicevamo ieri.
Chissa' se Di Giacomo stava ascoltando...

12 commenti:

corvo di rovo ha detto...

visto che francesco è così anticonformista e moderno potrebbe chiedere alla sua platea osannante una preghiera per papa benedetto.
purtroppo non lo fa mai.

Raffaella ha detto...

Prime pagelle.
Bocciatissimo il TG5. Si e' parlato della folla, delle colombe, della visita in Sardegna.
Non una parola sulla catechesi, figuriamoci sul richiamo al relativismo.
R.

Raffaella ha detto...

Insufficiente Rainews24.
Si e' parlato della catechesi. Nessun cenno al relativismo.
R.

Anonimo ha detto...

I media hanno capito che un Pontificato può essere fatto deflagrare più facilmente con un'informazione mirata, rispetto alle aperte critiche e allo sciacallaggio continuo.

Esempio classico?

Ieri sera torno dal lavoro, e una signora fa: "ah che bravo questo Papa, noi andremo per l'udienza, chissà se ci saluta, e quanto è bravo con i bambini, e quanto è bravo con i disabili" ecc.ecc.
Io, con la mia "bella" faccia serafica e bronzea, con fare mellifluo chiedo: "Sì, e fa anche belle prediche. Quale catechesi Le è piaciuta di più?".
Non vi dico la signora quanti specchi ha usato per arrampicarsi...non voleva far la figura dell'ignorante, ma allo stesso tempo...non sapeva cosa dirmi...
Al che ho ripreso: "vede, signora, quale danno stanno facendo i giornali e la tv? Il Papa è visto solo come un simpaticone amico di tutti, ma le sue parole sono sistematicamente cestinate. A Roma non vedrete una canna mossa dal vento: ascoltate quel che dice, perché altrimenti, oltre a perdere un Papa, perderemo il Cristo che egli ci mostra".
E sono stata contenta di aver piantato un piccolo seme in merito.

Il silenzio fa più male delle critiche, è più subdolo, meno rischioso, formalissimo e quasi inattaccabile. Ma, alla fine della storia, nella figura del Papa Cristo è sempre colpito, anche se in modo diverso, nella Sua Chiesa.
Ricordiamo che, nella Passione, hanno avuto uguale peso i chiodi e le derisioni...

Almeno, questo secondo me!

Ester. :-(

Raffaella ha detto...

Bocciato il Tg1.
Il giro fra i fedeli, lo zucchetto, le colombe, la visita in Sardegna, il carrierismo.
Nessun cenno al relativismo ne' alla difesa della vita dal concepimento alla morte naturale.
Tutto secondo copione...
R.

Raffaella ha detto...

Bocciato il Tg2.
La folla, le colombe, l'omelia.
Nessun cenno al relativismo o alla tutela della vita.
R.

carmelina ha detto...

per la precisione, il TG1 ha citato quanto ha detto su San Paolo che non aveva conto bancario e lavorava per vivere: ergo (da leggere tra le righe) il papa vuole che i sacerdoti non abbiano congrua e facciano una vita quanto piu' borghese possibile (lavoro, mogliettina, figlioletti e tanta, tanta misericordia a sfascio)

un passante ha detto...

Ma secondo voi perché papa Benedetto smorzava sempre gli applausi quando ne accennavano uno a lui diretto o, ancora di più i cori? Non certo perché fosse un freddo intellettuale solitario e anaffettivo, lo avevo capito pure io...
La prova di cui parla Ester l'ho fatta pure io con alcuni "riavvicinati". Non mi hanno saputo citare nulla, tantomeno alcunché sul demonio, che naturalmente finita la teologia di Ratzinger, mi hanno detto proprio così, resterà solo un ridicolo spauracchio, cosi come il relativismo etico. So soltanto però che mentre in certi ambienti prima si parlava molto di questioni inerenti la fede, ora la discussione si è smorzata. Magari sarà meglio così, chissà, ma alle volte il silenzio prelude all'oblio, soprattutto in ambito culturale

Anonimo ha detto...

E' finita la bella teologia di Ratzinger,non c'è più nessun accenno alla dottrina è rimasto solo il personaggio. Che tristezza.
Devota di BVI.

Anna Maria ha detto...

Un po' ambiguo il senso della citazione.Come a dire:si ha ragione BXVI,ma resta il fatto che lui l'ha detto,mica io!
Sono malpensante?

gemma ha detto...

Siamo in due Anna Maria, l'ho pensato pure io. Lo spartiacque sui temi etici credo sia stato il silenzio sulla famiglia nel momento in cui veniva approvata una certa legge in Francia. Da quel momento in poi i media hanno inteso una discontinuità con Benedetto che non ci pensano nemmeno lontanamente a smentire. Molti pastori poi hanno alimentato il gioco con l'accento su misericordia, tenerezza, perdono, senza considerare che nel sentire comune spesso misericordia sta per depotenziamento del peccato. Il peccato non c'è più, in piazza ci si diverte, Di Giacomo dice che la cittadella non e' più assediata dal relativismo etico, chi glielo fa fare a titolare su quel relitto archeologico del demonio o sul pessimismo di Benedetto XVI? Non è' questione di essere critici su tutto o fare odiosi confronti, mi dispiace per chi lo pensa, ma ci si sintonizzi su qualche tv cattolica o si leggano certi vescovi, poi vediamo chi li fa i confronti. Se coloro da cui nelle discussioni abbiamo dovuto difendere la chiesa e il Papa oggi tutti applaudono assediandoci per primi coi confronti, non vedo perché non dovremmo rispondere oggi come facevamo allora. Più che odio mi pare coerenza

Anna Maria ha detto...

Hai ragione,Gemma,davvero non c'è odio,ma delusione si.E dispetto nei confronti di tanti sviolinatori:se loro non avessero esagerato fin dai primi istanti,forse non saremmo cosi'amareggiati e a volte incavolati.
Se sembra che facciamo confronti,è perché abbiamo avuto degli "ottimi " maestri che ce ne hanno insegnato la tecnica e noi,forse anche nostro malgrado l'abbiamo appresa.
Quanto al riconoscere lo spessore dei contenuti,non ci vuole poi molto:basta un poco di onestà mentale,quella che a certi commentatori manca del tutto.
Come aspettarsi che dicano:signori,abbiamo preso una(magari fosse una) solenne cantonata?