mercoledì 8 maggio 2013

L'omelia di Papa Francesco a Santa Marta nei commenti di Salvatore Izzo

PAPA: CHIESA NON ESCLUDE NESSUNO, NEMMENO QUELLI NON SPOSATI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 mag. 

"Ricordo quando bambino si sentiva nelle famiglie cattoliche, e anche nella mia: 'No, a casa loro non possiamo andare, perche' non sono sposati per la Chiesa, o perche' sono socialisti o atei!'. Era come una esclusione. No, non potevi andare!". Sono parole di Papa Francesco nell'omelia della messa di oggi alla Domus Santa Marta. "Adesso, grazie a Dio - ha detto il Pontefice - non si dice quello, no? Non si dice! C'era come una difesa della fede, ma con i muri: il Signore ha fatto dei ponti". "Il cristiano che vuol portare il Vangelo deve andare - ha sottolineato - per questa strada: sentire tutti! Ma adesso e' un buon tempo nella vita della Chiesa: questi ultimi 50 anni, 60 anni sono un bel tempo, perche' non si dice piu' quello".
Papa Francesco si e' soffermato nella sua omelia di oggi (diffusa dalla Radio Vaticana) sull'atteggiamento "coraggioso" di Paolo che rispetto agli altri Apostoli "si avvicina di piu' al cuore" di chi ascolta, "cerca il dialogo". Per questo, ha osservato, l'Apostolo delle Genti fu davvero un "pontefice, costruttore di ponti" e non "costruttore di muri". Questo, ha aggiunto, ci fa pensare all'atteggiamento che sempre deve avere un cristiano. "Un cristiano - infatti - deve annunziare Gesu' Cristo in una maniera che Gesu' Cristo venga accettato, ricevuto, non rifiutato". "Ma - si e' chiesto il nuovo Papa - perche' Paolo ha agito cosi'?". "Innanzitutto - ha risposto - perche' questo e' il modo di Gesu' che ha parlato con tutti, con i peccatori, i pubblicani, i dottori della legge". Paolo, dunque, "segue l'atteggiamento di Gesu'". "Paolo - ha concluso Bergoglio - ha questo atteggiamento, perche' e' stato l'atteggiamento di Gesu'". 

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PAPA: L'EVANGELIZZAZIONE NON E' FARE PROSELITISMO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 mag. 

"L'evangelizzazione non e' fare proselitismo". Lo ha sottolineato Papa Francesco nella messa alla Casa Santa Marta. "Il Papa - sintetizza la Radio Vaticana - ha ribadito che il cristiano che vuole annunciare il Vangelo deve dialogare con tutti, sapendo che nessuno possiede la verita', perche' la verita' si riceve dall'incontro con Gesu'". Alla messa, concelebrata dal cardinale Francesco Coccopalmerio e dall'elemosiniere emerito Oscar Rizzato, hanno preso parte - informa ancora l'emittente diretta dal portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi - un gruppo di dipendenti dei Servizi generali del Governatorato, della Cancelleria del Tribunale dello Stato Vaticano e della Floreria.

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PAPA: LA VERITA' NON ENTRA NELLE ENCICLOPEDIE, E' UN INCONTRO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 mag. 

"Paolo non dice agli ateniesi: 'Questa e' la enciclopedia della verita'. Studiate questo e avrete la verita', la verita'!'. No! La verita' non entra in una enciclopedia. La verita' e' un incontro". Papa Francesco ha parlato di San Paolo come "Apostolo delle genti" nell'omelia della messa di questa mattina alla Domus Santa Marta. Per il Pontefice quello che conta davvero "e' un incontro con la Somma verita': Gesu', la grande verita'. Nessuno e' padrone della verita'. La verita' si riceve nell'incontro".
"Paolo e' consapevole che lui deve evangelizzare, non fare proseliti", ha spiegato Francesco, per il quale "la Chiesa e' non cresce nel proselitismo", ma "cresce per attrazione, per la testimonianza, per la predicazione". E Paolo aveva proprio questo atteggiamento: "annuncia non fa proselitismo. E riesce ad agire cosi' perche' non dubitava del suo Signore". "I cristiani che hanno paura di fare ponti e preferiscono costruire muri - ha avvertito - sono cristiani non sicuri della propria fede, non sicuri di Gesu' Cristo. I cristiani invece, e' stata la sua esortazione, facciano come Paolo e inizino a costruire ponti e ad andare avanti". "Chiediamo oggi a San Paolo - ha poi concluso - che ci dia questo coraggio apostolico, questo fervore spirituale, di essere sicuri". 

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PAPA: CHIESA FERMA PER NON SBAGLIARSI FA UN ERRORE PIU' GRAVE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 mag. 

"Quando la Chiesa perde il coraggio apostolico diventa una Chiesa ferma, una Chiesa ordinata, bella, tutto bello, ma senza fecondita', perche' ha perso il coraggio di andare alle periferie, qui dove sono tante persone vittime dell'idolatria, della mondanita', del pensiero debole". Lo ha detto Papa Francesco nell'omelia della messa di questa mattina alla Domus Santa Marta.
In proposito il Papa ha esemplificato anche un possibile suo dialogo riguardo al coraggio dell'impegno cristiano. "Ma, Padre, noi possiamo sbagliarci". "Avanti - ha risposto a se stesso - se ti sbagli, ti alzi e avanti: quello e' il cammino'. Quelli che non camminano per non sbagliarsi, fanno uno sbaglio piu' grave". "Paolo - ha detto Bergoglio - ci insegna questo cammino di evangelizzare, perche' lo ha fatto Gesu', perche' e' ben consapevole che l'evangelizzazione non e' fare proselitismo: e' perche' e' sicuro di Gesu' Cristo e non ha bisogno di giustificarsi e di cercare ragioni per giustificarsi". 

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