domenica 12 maggio 2013

Lite sui primi santi di papa Francesco (Ansaldo)

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Quanti "messaggi" in questo pezzo di Ansaldo: la canonizzazione di Wojtyla che Dziwisz non sarebbe riuscito a "strappare" a Benedetto XVI, l'avvertimento a Papa Francesco sulle possibili reazioni del mondo musulmano, le polemiche fra scienza e fede e, alla fine, la contrapposizione fra Papi.

26 commenti:

Anonimo ha detto...

Niente doppia firma stavolta?
Ehehehe, certa gente è prevedibile come l'agenzia delle entrate. Ci mancava pure il medico che contesta la guarigione dovuta ai martiri di Otranto. Vogliamo forse creare un caso, signori pennivendoli? Evidentemente Papa Bergoglio non teme di avallare la decisione del suo Predecessore e, eventualmente, rispondere a qualche mugugno. Ottimo.
Alessia

carmelina ha detto...

in breve ansaldo ha trovato il bandolo per addossare a Benedetto la "colpa" di questa santificazione controversa e politicamente inopportuna. ah allora cosi' andranno le cose nel prossimo futuro!?! i presunti errori e bocconi amari per il rutilante mondo della gioiosa e iluminata macchina dell'opinionificio pubblico saranno fatti passare (dalla medesima catena di montaggio) come inevitabili scorie del passato "invernale" pontificato. In breve, il canovaccio della commedia dell'arte in scena attualmente sarebbe la seguente; Francesco, buono, bello e bravo (bis) rallentato nel suo corso primaverile dalla presenza oscura, dietro le quinte, di Benedetto.

Anonimo ha detto...

c'è poco da litigare su tale miracolo vero o presunto. Quelli di Otranto sono martiri e pertanto per la canonizzazione non è richiesto alcun miracolo.
Antonio

Fabiola ha detto...

Avvisare Ansaldo che le canonizzazioni dei martiri non esigono la conferma del miracolo.
Sufficit il sangue versato come testimonianza a Cristo.

Anonimo ha detto...

e io aprire anche un processo canonico per i martiri della nigeria, i fratelli musulmani ch efaranno? ci cacceranno e ci metteranno le bombe davanti le chiese nei paesia a maggioranza musulmana?

Max

un ins.di Religione ha detto...

naturalmente il giornale "la repubblica" ( la "r" minuscola la scrivo volutamente!) non perde occasione x attaccare Benedetto XVI,che stabilì questa canonizazione il giorno stesso dell'annuncio delle dimissioni,e per lanciare un bonario e velato avvertimento a Francesco circa le reazioni dei musulmani. Dimostrando tra l'altro totale ignoranza in materia (e repubblica in fatto di ignoranza religiosa ed etica non la batte nessuno!),omette (volutamente?) di dire che x proclamare un martire,uno cioè che sia dimostrato che è stato ucciso in odio alla fede, non è necessario il miracolo! Per quanto riguarda poi il rapporto con l'islam..beh,stendiamo un velo pietoso!...i silenzi (assensi?) di repubblica sulle atrocità di ieri..ma anche di oggi che certi musulmani compiono è sotto gli occhi di tutti..per lo meno di coloro che hanno occhi x vedere e cervello x ragionare!!

Anonimo ha detto...

Giusto, anononimo delle 9.26, è come per la beatificazione di don Puglisi, "in odium fidei". Solo che nel caso del beato Puglisi i furbastri pennivendoli non metteranno in evidenza che la scelta è stata del grande Predecessore Benedetto.
Comunque, dopo gli infelici commenti al discorso di Ratisbona, sono contenta che Papa Bergoglio dimostri di avere attributi. Sono interessata all'omelia.
Alessia

Anonimo ha detto...

sui martiri di otranto parole così politicamente corrette da sembrare un discorso all'onu
max2

Anonimo ha detto...

repubblica (vedi homepage) scriverà che anche Don Puglisi viene "ereditato" da Papa Benedetto? Ricorderà i suoi forti pronunciamenti in Sicilia e la sosta a Capaci o si limiterà a ricordare il "convertitevi" di wojtylana memoria. Ai posteri la facile sentenza.
Alessia

Fabiola ha detto...

Benedetto ha chiuso "confermando" tutto il suo coraggio. E la sua fede. "Cooperatores veritatis", costi quel che costi.

Fabiola ha detto...

"Papa Francesco ci sta facendo passare la voglia di considerare la Chiesa una cittadella assediata solo da relativisti..."
Di Giacomo dixit. (TV2000)
E "I pessimisti non hanno più di che gioire..."
Mi domando se ci credano davvero(e siano quindi un po' "ingenui" (avrei voluto scrivere "id...i") o mentano sapendo di mentire.
Purtroppo, per loro, la realtà è testarda. E l'ottimismo non è la speranza cristiana.
Oggi Regina Coeli alle 11.30. Preme lo show in Piazza.

Stiletto ha detto...

I relativisti non hanno più ragione di agitarsi e di attaccare il Papa.
Siamo noi cattolici a renderci sempre più irrilevanti per il mondo.
Tacciamo e gli altri acconsentono.
Lo sanno tutti che la situazione è la stessa di tre mesi fa ma ora fa comodo non vedere non sentire e non divulgare.

gemma ha detto...

Il problema, almeno per me, non è quel che certi violinisti suonano oggi, ma quel che non esprimevano prima. Se Di Giacomo avesse detto durante una messa di Benedetto: Papa Benedetto sta facendo venire la voglia di considerare la Chiesa una cittadella assediata solo da relativisti etc. oggi apprezzerei la sua coerenza. Lui è uno di quelli che lo pensava, non lo diceva, versava lacrime di circostanza all'ultima messa e ora infilza con lo stecchetto del violino. Eppure al meeting della famiglia di Milano ho sentito certe sviolinate uscire dal suo commento televisivo..., al punto da intuire già allora qualcosa di stonato, visto che avevo letto qualcosa di diverso in suoi commenti del passato. Non percepisco differenza tra la chiesa e qualunque altra associazione umana di potere. Nel momento in cui cambia chi la dirige, accadono le stesse cose, gli uomini che ne fanno parte o la corcondano si comportano allo stesso modo. Mi raccontava mio padre (ateo) stamattina, che accadde per caso una doppia rivoluzione al vertice laddove lui lavorava. I sottoposti si erano appena riposizionati quando per un pò dovette tornare il vecchio capo in sostituzione del nuovo, per cause di forza maggiore. Ci fu da divertirsi ad osservare le doppie e triple giravolte. Sarà forse anche per quello che mi ha insegnato a scegliere una via e mantenere quella. Riguardo al Papa umanamente non mi sento inconsolabile ma solo leale e coerente nei confronti di Benedetto e di ciò che dicevo di apprezzare in lui. Riguardo alla fede è chiaro che il centro è sempre Uno e Trino, indipendemente da chi fa il Papa in terra

mariateresa ha detto...

sì, anche nel mio ex ufficio ho visto scene come quelle che ha visto tuo padre, Gemma e continuamente, a ogni cambio di fronte organizzativo. A un nuovo insediamento di un dirigente io proponevo sempre la distribuzione di bavaglini per raccogliere la bava.
I più furbi stavano dissimulati per non sbilanciarsi troppo, i più espansivi si esibivano senza ritegno. L'ho visto per più di 30 anni. Solo che molti dei miei colleghi non se ne rendevano nemmeno conto tanto gli veniva come il cane di Pavlov la slinguazzata ruffiana.
In questo caso non so , non credo che il quoziente intellettivo sia così modesto, ma questa è un'aggravante.
La lealtà e la coerenza sono più rare del tartufo.
Inoltre mi sembra che manchi anche il senso del ridicolo e questo lo dico come osservazione generale in questi tempi così tribolati. Anche in ambito politico. Non si capisce più quando una cosa, un atteggiamento o una frase sono ridicoli. Si pensa che tutto possa essere detto impunemente.

Eugenia ha detto...

Cara carmelina la colpa resta di Benedetto sempre e comunque.

Eugenia ha detto...

Giusto Fabiola. Ma credo che d'ora in poi non sarà più così. Il costi quel che costi nel difendere la verità ce lo siamo giocato con le dimissioni di Benedetto

Anonimo ha detto...

Posso dire una cattiveria?
Vorrei sapere cosa ne pensa "La Repubblica" della futura beatificazione di Rolando Rivi, martire "in odium fidei".

Comunque, l'articolo è orribile. Trattare i Santi della Chiesa come pedine da gioco personale è inqualificabile! Tralasciando anche il fatto che lo sanno pure i sassi che chi muore martire è Santo per il solo fatto di aver lavato le proprie vesti nel Sangue dell'Agnello!

I martiri non hanno bisogno di salire di livello. Non stiamo parlando di videogame. L'insinuazione sulla "complicità argentina", poi, si commenta da sola. Brano squalificante per chi lo ha scritto, tristissimo per chi lo legge.

Ester. :-(

Eugenia ha detto...

Care gemma e mariateresa io di giravolte fatte anche su un dito le vedo ogni volta che cambiano le giunte comunali con consrguente balletto di assessori e direttori e slinguazzamento vrerso i nuovi anche se di fedi politiche opposte.....Un vero schifo. Forse è per questo che ciò che vedo non mi stupisce

Anonimo ha detto...

Penso che se PB avesse voluto con la canonizzazione dei martiri di Otranto, levarsi qualche sasso dalla scarpa (rossa), ha fatto bene. Intanto un romano che vive a piazza Risorgimento mi ha detto che non ce la fa più e cerca casa. Da due mesi vive in stato d'assedio, tutti i palazzi hanno almeno un bed and breakfast con relativo traffico di ospiti, tutti i buchini sono diventati bar, ristori e negozi di souvenirs, tutti i marciapiedi invasi. L'elegante quartiere umbertino, costruito per i funzionari del neonato regno d'Italia, con i toponimi che celebrano i miti risorgimentali, anticlericali e romani, è diventato un suk, gestito spesso da mussulmani, ormai impossibile da attraversare in tempi normali. I ricordini con PF ormai fanno capolino dappertutto, cancellando non solo il papa immediatamente precedente ma anche minacciando il penultimo. Le guide lavorano a tempo pieno, i vigili urbani si sprecano e i notiziari non dicono altro che evitare la zona di Piazza San Pietro ormai tutti i giorni. Eufemia

Anonimo ha detto...

Popes and councils may pass away,but the Roman curia will always stay....in italiano,se si vuol conservare un po' la rima,papi e concili se ne vanno,i curiali sempre lì stanno...

mariateresa ha detto...

cara Eufemia, sono i mercanti nel tempio. Sono quelli che poi vengono intervistati come esperti da Flavia Amabile per un commento teologico sui pontificati. In effetti chi andava ad ascoltare papa Benedetto difficilmente dopo andava a comprare il portachiavi con la sua faccia o il servizio di tazzine ,
Posso però dirti che la prima volta che sono andata a un Angelus con papa Benedetto, in maggio, un poliziotto disse a mio marito che cercava casa lontano dal Vaticano perchè era dal funerale di Woityla che non si viveva più e che con il nuovo Papa c'era un casino insopportabile e un mucchio di gente rumorosa stile orda scatenata. Io me lo ricordo bene.

mariateresa ha detto...

era il maggio 2005 volevo dire.

Stiletto ha detto...

Nel dicembre 2005 sentii due vigili nei pressi di San Pietro dire che non ne potevano più perché da quando era stato eletto Ratzinger non si viveva più.
La gente straripava in via della Conciliazione con blocco del traffico costante.
Si lamentavano anche perché tutte le udienze generali fino all'ultima di dicembre si erano tenute in piazza e non nell'aula Nervi con congestione anche di mercoledì.
E' assodato che chi andava a ascoltare Benedetto XVI tornava a casa con la valigia carica di libri non di santini foto o palle di vetro con la neve.

Anonimo ha detto...

Magister su www.chiesa ha fatto una cronaca accurata di ciò che è avvenuto dopo l'elezione di Ratzinger. Dunque, tutto fisiologico, niente di nuovo sotto il sole tranne che gli stolti media, ispirati dai ranocchioni, attribuivano il boom alla tomba del Papa "santosubito" nelle grotte vaticane. Voglio vedere cosa capiterà il giorno della canonizzazione e cosa ci verrà cucinato.
Alessia

gemma ha detto...

Va bene tutto, ma adesso non esageriamo, più di una volta ho rinunciato ad andare a Roma perché gli hotel attorno al Vaticano erano pieni, e nonostante l'amore per Benedetto di ricordini ne ho pochissimi. In compenso tornavo con la valigia strapesante di libri. Sicuramente il nuovo Papa ha molto pubblico, ma alcuni pellegrinaggi erano già stati organizzati nel contesto dell'anno della fede, a mo' di mini giubileo e diverse agenzie di viaggi offrono il pacchetto viaggio a Roma più sortita in San Pietro, stile attrazione, cosa che non facevano prima. Spero questo serva ad aumentare davvero la fede ma per come sono tornate persone che conosco al momento direi di no. Entusiaste per il personaggio e il suo stile ma dentro praticamente come prima. A Francesco auguro umanamente che la luna di miele continui, e sono sincera, perché oltre al Papa, a nessun uomo augurerei mai il trattamento subito da Bendetto XVI, comprese ingiurie e Invenzioni lasciate passare e ormai tramandate come verità, con una cattiveria che raramente ho visto, tanto che almeno inizialmente è stato il gran senso di giustizia che da sempre mi è stato inculcato in famiglia, come da chi mi è stato maestro negli studi a spingermi verso la sua persona

maura ha detto...

Santo Padre adorato,Santo Padre venerato,Santo Padre tanto amato ,Santo Padre coronato di spine ! Oggi una S.Messa e' stata celebrata nella chiesa di S.Giuseppe affinche' lo stesso custodisca e conforti il Santo Padre Benedetto XVI e la Santa Madre Chiesa . maura