sabato 25 maggio 2013

Il Papa: chi si avvicina alla Chiesa trovi porte aperte e non controllori della fede

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44 commenti:

Luisa ha detto...

Beh il primo e più autorevole "conrollore della Fede" dovrebbe essere il Papa, non è forse lui che ha il compito di confermarci nella Fede?
Poi dipende COME viene esercitato quel "controllo", COME il messaggio di Cristo è trasmesso, COME chi viene è accolto.
Tutto bello quel che dice Papa Bergoglio, e posso essere anche d`accordo, ma temo che stia passando un messaggio molto banalizzante e annacquato della fede cattolica, la dottrina in secondo piano, molto sentimentalismo e poca "ragione", la saggezza di certe vecchiette che forse nulla sapevano di teologia non era basata sul nulla o su un vago Spirito, ma sul Catechismo della Chiesa cattolica, sapevano l`essenziale, sapevano quando si comunicavano che il Signore era lì con loro, veramente Presente, chi ha quella saggezza oggi?
La formazione è già abbastanza sviante, l`ignoranza già fin troppo diffusa, l`emozionalità e il sentimentalismo sono imperanti, se mancano le basi, se non vengono formate le coscienze con i pilastri della nostra Fede, e se non lo fa il Papa, dove andremo?

Anonimo ha detto...

parole molto "carismatiche" che vanno ben comprese. C'è la disciplina ecclesiastica, non si può far quel che si vuole... Quanto all'accoglienza va bene...ma per portare dove? In Cielo? O lasciare il fedele nel peccato in cui casomai si trova? l'ACCOGLIENZA è IMPORTANTE...MA NON è FINE A SE STESSA PORTI ALLA CONFESSIONE...A RISORVERE EVENTUALI SITUAZIONI IRREGOLARI...senza paura di perdere i clienti...

Anonimo ha detto...

Il Papa ha semplicemente fatto riferimento alla sua esperienza di Buenos Aires. :-)

“Pensate a una ragazza madre, che va in chiesa, in parrocchia e al segretario: ‘Voglio battezzare il bambino’. E poi questo cristiano, questa cristiana le dice: ‘No, tu non puoi perché non sei sposata!’. Ma guardi, che questa ragazza che ha avuto il coraggio di portare avanti la sua gravidanza e non rinviare suo figlio al mittente, cosa trova? Una porta chiusa! Questo non è un buon zelo! Allontana dal Signore! Non apre le porte! E così quando noi siamo su questa strada, in questo atteggiamento, noi non facciamo bene alle persone, alla gente, al Popolo di Dio. Ma Gesù ha istituito sette Sacramenti e noi con questo atteggiamento istituiamo l’ottavo: il sacramento della dogana pastorale!”.

Non fermiamoci al titolo, leggiamo tutto... ;-)

Parafrasando quanto detto un po' di tempo fa: siate Cristiani e non bigotti (credo sia il termine più adatto a spiegare "controllori - proprio come quelli che badano solo al biglietto e non come ti comporti sul mezzo, diciamo - della fede"). Bello, secondo il mio modesto parere, anche il riferimento al "cattolicesimo adulto" e alla devozione popolare che sa come contrastarlo. :-)

Ester. :-)

Anonimo ha detto...

Il Depositum Fidei e' al sicuro con il nuovo vescovo di Roma? Il cristianesimo diventerà una melassa buonista senza più dottrina?? Il compito principale del papa e della CDF e' di difendere la fede cattolica, negli ultimi 35 anni questo lavoro e' stato fatto bene, ma ora ho dei dubbi!!
Devota di JR.

Fabiola ha detto...

Anonimo 13.20.
Già fatto. Il Cristianesimo è già diventato una melassa buonista senza più Verità né giudizio.

Ma, che vuoi, pare che così piaccia di più. Che, ormai, è quel che conta, il numero dei "mi piace".
Benedetto ci ha provato. Con metizza severa. Ed è entrato nel novero dei pochi, cui non è dovuta la tolleranza dei troppi tolleranti di professione, anche dentro la Chiesa.
Niente controllori della fede, certo. Ma neppure più "dalle opere li riconoscerete". Una notte in cui tutte le vacche sono nere...o rosa.
Sì, oggi sono un po' depressa e deprimente. Tant'è.

Anonimo ha detto...

scusa Ester, ho bisogno di un chiarimento ben preciso. La dottrina della Chiesa prescrive di rifiutare il battesimo ai bambini i cui genitori non sono sposati? A me una cosa del genere non risulta, nessuno me l'ha mai insegnata, ma se il Papa ha fatto un esempio così significa che evidentemente ci sono delle restrizioni. E siccome mi sembri molto più preparata di me sulla dottrina cristiana, ti chiedo di indicarmi le parti di riferimento del catechismo. Ti ringrazio di cuore, anticipatamente

Anonimo ha detto...

a questo punto, rifiutare la comunione ai divorziati risposati è dogana pastorale o no?

Eugenia ha detto...

Che casino! Sinceramente qui sta divrntando uns torre di Babele ...... No mi dispiace non posso accettare che il Papa proprio il Paps adatti la dottrina si voleri del mondo. Vai con la melassa e lo sbragamento totale della chiesa e poi pretendiamo rispetto dalle altre religioni ............ Mah povero Benedetto ha lavorato per niente rimettendoci anche la sslute. Questo ha cspito tutto.... tacere sui valori non negoziabili e svendere la dottrina pur di non avere rogne. COMPLIMENTI.

Fabiola ha detto...

A rigore è proprio così. Questione di logica. Ogni "no" può essere interpretato come "dogana pastorale".

Anonimo ha detto...


Se fermi alla dogana dell'aeroporto, di ritorno dalla Cina, un cardinale italiano, e gli dici "Ora mi racconti per bene cosa sei andato a raccontare in giro su una presunta data di scadenza del regnante pontefice", ecco, è 'dogana pastorale', o no?

(Fra parentesi : mai abbiamo avuto realmente risposta. E oggi, invece, a Palermo..)

Anonimo ha detto...

Il battesimo non è rifiutato a nessun bambino,siano i genitori sposati o meno,quanto a'sta storia della comunione ai divorziati risposati o no,ma ci stiamo prendendo in giro?Chiunque può fare la comunione come,dove e quando vuole,tranquilli che nessuno controlla,nemmeno se ti sei confessato,a meno di non essere berlusca o vip,allora....

Raffaella ha detto...

Una cugina di mia nonna (nonna!) ebbe un figlio senza essere sposata.
La cosa provoco' uno scandalo senza precedenti nel paesetto e ovviamente nella famiglia anche perche' la ragazza (17 anni) decise di tenere il bambino e di non darlo in adozione come i genitori pretendevano.
Il padre del neonato? Non se ne seppe piu' nulla.
Il piccolo fu regolarmente battezzato e oggi e' un delizioso sessantenne, una delle persone piu' buone e generose che io abbia mai conosciuto.
R.

Luisa ha detto...


"Non fermiamoci al titolo, leggiamo tutto... ;-) "

Perchè, Ester, supponi che chi ha scritto si sarebbe fermato al titolo?
Non è una mia abitudine farlo, non lo ho fatto nemmeno questa volta.

Anonimo ha detto...

Grazie Ester che fai presente che il papa si riferiva alla sua esperienza di Buenos Aires. Se qualcuno facesse lo sforzo di leggere Il Gesuita (ora intitolato Papa Francesco) o il Cielo e la Terra lo capirebbe molto di più.
Infatti l'episodio della ragazza madre era proprio raccontato nel libro.

Anonimo ha detto...

Il battesimo non è rifiutato a nessun bambino,siano i genitori sposati o meno,quanto a'sta storia della comunione ai divorziati risposati o no,ma ci stiamo prendendo in giro?Chiunque può fare la comunione come,dove e quando vuole,tranquilli che nessuno controlla,nemmeno se ti sei confessato,a meno di non essere berlusca o vip,allora....

Anonimo ha detto...

non ci sono restrizioni sul battesimo di figli di coppie non sposate, (o di figli di coppie gay), ma alcuni sacerdoti delle volte sono più realisti del re.
Nella mia diocesi ci sono stati alcuni casi così, erano sempre coinvolti gli stessi 2 preti, decisamentre tradizionalisti

Anonimo ha detto...

"Non fermiamoci al titolo, leggiamo tutto... ;-)"

Hai ragione Ester, il titolo è sbagliato, rovesciato e non riflette i contenuti dell'Omelia.
Doveva essere: "chi si avvicina alla Chiesa trovi porte aperte e promotori della fede".
gianni

Luisa ha detto...

Siete straordinari!
Riuscite anche a mettere in bocca a Papa Bergoglio parole che non ha detto e modificate quelle che ha detto.

"Siamo tante volte controllori della fede, invece di diventare facilitatori della fede della gente”.

"noi con questo atteggiamento istituiamo l’ottavo: il sacramento della dogana pastorale!”.

Che cosa significa per Papa Bergoglio essere facilitatori della fede?
Forse che la Dottrina è una dogana pastorale?
Forse che non bisogna troppo annoiare e appesantire le persone con la Dottrina?
Quel sentimentalismo molto carismatico sappiamo quali effetti ha già prodotto sulla fede cattolica.
Se è il Papa a farsi promotore di quella fede emozionalsentimentalista ( anche il suo modo di parlare del diavolo è molto simile a quello dei carismatici) non mi faccio molte illusioni sulla retta formazione di quelle che dovrebbero essere delle coscienze cattoliche, portatrici e testimoni del messaggio di Cristo di cui la Chiesa cattolica è il solo custode.

pb ha detto...

anonimo 14:40, mi sono espresso male. Quando parlavo di rifiuto alla comunione ai divorziati risposati intendevo in senso dottrinale, la Chiesa insegna che chi è in questa situazione non deve, in coscienza, presentarsi all'Eucaristia, giusto?
Poi lo so anch'io che i sacerdoti non hanno gli x-files con lo status familiare di tutti i partecipanti a una messa, e che non c'è controllo, salvo appunto situazioni di dominio pubblico, del resto perché dovrebbe esserci? La Chiesa ha sempre voluto responsabilizzare il singolo, almeno così mi hanno insegnato.

Anonimo ha detto...

Il mio parere conta nulla, ma credo che se Papa Ratzinger leggesse questo blog, diffiderebbe Raffaella dal metterci il suo nome.

Raffaella ha detto...

Vedi il nome di Papa Ratzinger su questo blog?
Quando si fanno minacce e' bene firmarsi. Se si tratta invece di provocazioni...
R.

Luisa ha detto...

In fondo siamo tutti più o meno anonimi, pochi si firmano con nome e cognome, ma un nick o un nome ci fanno riconoscere, poi c`è l`anonimo e talvolta l`anonimato di chi non si dà nememno un nick, non partecipa al blog ma poi piomba per far lezioni e la morale, permette anche di dire cavolate, insulsaggini e castronerie varie.
Il commento dell`ultimo anonimo è un perfetto esempio, sei troppo buona Raffaella nel dar spazio a certe esternazioni.

un passante ha detto...

Suvvia anonimo delle 15.22, la normale dialettica c'è sempre stata anche tra cattolici, altrimenti non si spiegherebbe un Bagnasco che celebra i funerali solenni di un abortista, divorzista, possibilista verso l'eutanasia. I seguaci di Gallo da sempre manifestano disorientamento verso la chiesa, se ora lo fanno i cattolici che frequentano questo blog non vedo perché solo loro vadano diffidati e magari pure scomunicati

pb ha detto...

allora non c'è dottrina della Chiesa che rifiuti il battesimo ai figli di genitori non sposati, giusto? E non c'è neppure una gran quantità di sacerdoti che, sbagliando, ha adottato la prassi di rifutare il battesimo a questi bambini, giusto? Sarà successo appunto in qualche caso limitato, per colpa di alcuni sacerdoti ignoranti e grossolani. A me quest'omelia di Papa Francesco ha mandato parecchio in confusione, mi spiace tanto per lui che è ritenuto un grande comunicatore, ma a parte l'episodio della vecchietta che chiedeva la benedizione, negli altri casi, descritti in modo generico,viene fatto passare il messaggio che non appena due fidanzati chiedono il matrimonio, il don di turno srotola il tariffario, e ogni volta che una donna non sposata chiede il battesimo del figlio (che, in caso di ostinazione del prete, potrebbe persino amministrare personalmente al bambino) l'altro don di turno la mandi via a calci. Sembra che questa sia la prassi attualmente corrente nella Chiesa e a me invece non risulta, e non ho quindici anni. Quindi, se da domani sentirò dire che grazie all'effetto Francesco si comincia a battezzare i figli dei non soposati, io non mi berrò la storiella.

Anonimo ha detto...

luisa il suo parlare del diavolo è tipico di san Ignazio

Anonimo ha detto...

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/05/bene-la-terapia-durto-ma-quella-di.html

Anonimo ha detto...

Mi verrebbe voglia di richiamare il famoso film di Don Camillo, in cui il don - ovviamente! - si rifiuta di battezzare l'ultimogenito di Peppone perché il papà vuole chiamarlo Lenin...
...ma non lo farò. :-)

Per quanto concerne le norme, forse mi sono spiegata male. Come ricordava anche un altro utente del Forum, l'episodio del Battesimo ai bambini nati fuori dal matrimonio è narrato dallo stesso Jorge Bergoglio in un suo libro. Non c'è una regola che vieti il Battesimo ai bambini nati fuori dal matrimonio, ma evidentemente alcuni preti, più papi del Papa allora regnante, si sono opposti ad amministrare il Sacramento, altrimenti Papa Francesco non avrebbe raccontato quest'episodio di vita vissuta in prima persona.
Quanto ai matrimoni, altro che storielle: specie nelle zone turistiche, dove molti vogliono sposarsi, si tende a privilegiare l'aspetto "pratico" a quello "spirituale": questo il fioraio, questo il fotografo, la Messa sta tanto e così via...una desolazione!
E un'ultima precisazione: il Papa non ha detto che le norme della Fede vanno cestinate, ma che chi si comporta da semplice funzionario del sacro (vi ricordate quest'espressione?) sbaglia a farlo. Dare nuova vita al sentimento cattolico attraverso la ri-scoperta della devozione, della lex orandi del Popolo di Dio, sottraendo la stessa Fede dal pericolo del cattolicesimo adulto, autocefalo, che "ha la tentazione di impadronirsi di Dio", non credo sia in dissonanza con il rispetto della dottrina...
Poi è chiaro, lo stile delle omelie di Papa Francesco non piace a molti, e quindi basta poco per sollevare polveroni; ma intanto è fatto così, vogliamo fargliene una colpa? :-) e lo dico proprio io che stavo, come tutti noi, ad ascoltare Benedetto come incantata...mi dispiace doverlo dire, ma non voglio "perdermi un Papa" solo perché non ha lo stile che piace a me. Voglio imparare a conoscerlo e a capirlo, come ho fatto con Benedetto. E non perché nel manuale dei buoni Cristiani c'è scritto che dobbiamo amare il Papa...scusate la franchezza!

Ester. :-)

Anonimo ha detto...

A Buenos Aires diversi preti non battezzavano i bambini di ragazze madri ed è stato fatto presente in una delle sue ultime omelie fatte da Vescovo. Ha solo riportato una sua esperienza personale.

Miserere ha detto...

"Siamo tante volte controllori della fede, invece di diventare facilitatori della fede della gente”.

"noi con questo atteggiamento istituiamo l’ottavo: il sacramento della dogana pastorale!”.

E allora ci spieghi Bergoglio perché ha istituito la sua "dogana pastorale" ai cattolici tradizionali di Buenos Aires che siamo stati impediti di avere la nostra Messa in rito antico e, l'unica che c'era (durata poco!) è stata vietata? Mai una spiegazione per le sue ingiuste decisioni, mai, mai e poi mai!

carmelina ha detto...

ester, guarda che non devi mica giustificarti. a me Francesco continua a risultare "non pervenuto" ma questo non mi rende cieca di fronte alla sua forza e alla sua mastodontica fede. continuo a guardarlo ma non vederlo. continuo ad ascoltarlo ma non sentirlo. sono naturalmente curiosa e qualunque novita' attira la mia attenzione ma la mia testa non si mettera' mai a giro fino a quando non capiro' per bene perche'' Benedetto ha dovuto subire una tale persecuzione nella piu' totale indifferenza generale. perche' un genio e' stato fatto passare per un burocrate. perche' un uomo del futuro e' stato fatto passare per una vecchia cariatide. perche' il suo messaggio e' stato sistematicamente messo sotto silenzio e la sua figura dileggiata. in attesa della verita', Francesco ha la mia curiosita' e rispetto. altro non sono in grado, allo stato attuale, di garantire.

Luisa ha detto...

Jorge Bergoglio non è più l`arcivescovo di Buenos Aires ma il Papa, non è nemmeno il parroco di San Marta, e siccome c`è chi crede far cosa utile pubblicare estratti delle sue omelie private, e che questo il Papa lo sa e lo tollera, dovrebbe tenerne conto in quel che dice, sa che le sue parole saranno il giorno stesso sui media e on line, allora vanno bene i ricordi personali, la nonna, la vecchietta, la coppia non sposata, vanno bene i cocomeri sotto aceto, il Dio spray, la Chiesa baby sitter, l`odore delle pecore, i cristiani da museo, e quelli da salotto educati ma sterili, le suore che non devono essere zitelle, ma da un Papa aspetto di più, aspetto che mi sia maestro nella Fede, che mi confermi nella Fede, che insegni i concetti fondamentali della Fede, che li chiami con il loro nome, da un Papa non aspetto un linguaggio vago e sentimentale, altri lo definiscono semplice, e come tale lo apprezzano, da un Papa non aspetto un linguaggio che si presta ad interpretazioni varie.
La confusione e l`ignoranza sono già sufficienti e i loro effetti devastanti, la religione fai da te è già fin troppo radicata.

Fabiola ha detto...

Scusate ma,al di là dell esperienze personali che non costituiscono la regola, vi sembra proprio che sia questa la prassi comune nelle nostre Parrocchie? Porte chiuse e moralistico rigetto?
Se è così io ho vissuto, da decenni,in un altro mondo ecclesiale.
La Diocesi di Milano deve essere un'isola felice, dove semmai il problema è proprio l'inverso.
Controllori della fede? Ma se non si controlla neppure la correttezza dottrinale e morale di centinaia di omelie. E non sto parlando di sottigliezze teologiche ma di contraddizioni patenti del Catechismo della Chiesa cattolica.
Boh! Mi sento sempre più un'aliena.

Anonimo ha detto...

Cara Ester,
Condivido totalmente i tuoi interventi. E, per evidenziare quanto tu scrivi in chiusura del tuo ultimo post, ti diro' che anche io, dopo una iniziale difficolta', ho iniziato ad amare Ratzinger leggendo i suoi scritti, guardando alla sua storia personale, insomma, imparando a conoscerlo giorno dopo giorno. E ho aperto a lui il mio cuore, non solo la mia mente.
Ciao,
Paola

pb ha detto...

e allora scusatela anche voi la franchezza, ma quando un Papa riporta in un'omelia o in un discorso un concetto espresso in termini generali, io, che non sono preparato come voi, in termini generali lo capisco. L'episodio della vecchietta è stato presentato come un ricordo personale, il resto no, e non tutti conoscono le esperienze di Bergoglio da arcivescovo. Se lui si è scontrato con una realtà di quel tipo e l'ha combattuta, ha fatto benissimo, ma sia chiaro che non funziona così dappertutto. Non vorrei che fosse passato il concetto che fino ad oggi la Chiesa nel mondo intero negava il battesimo ai figli di genitori non sposati e che da domani tutto cambierà grazie a questo Papa.

Anonimo ha detto...

In Occidente sono altri i problemi, in Africa altri ancora e in Medio Oriente altri ancora. Fossilizzarsi su quel che c'era a Buenos Aires alla lunga può far perdere di vista il resto

Anonimo ha detto...

Ma adesso è a roma,non in argentina e gli saremmo pure grati che facesse il papa,non un vescovo generico,di quelli ce n'è fin troppi,per quel che riguarda la dottrina cattolica,di quella se ne sono perse le traccce 50 anni fa o giù di lì,non ci sono regole da rispettare o perlomeno si ignorano bellamente,il papa?ma per carità,basta vedere cosa ha provocato il summorum pontificum,mi sembra che si stia parlando,anche da parte delle alte gerarchie,di una chiesa che non esiste più,disintegrata da abusi liturgici,disobbedienze più o meno latenti a tutti i livelli,ogni parrocchia è un'isola a sé stante,ognuno coltiva il suo campicello,ma la cosa più grave che ho rilevato tornando dopo molti anni alla frequentazione,è la mancanza di fede dei celebranti,a tutti i livelli,a volte si ha la sensazione di assistere a cerimonie vuote,prive di significato,oltre alla bruttezza delle chiese nuove,anche nelle vecchie,Cristo non è più al centro dell'attenzione dei fedeli,i tabernacoli sono stati sbolognati e non si sa a chi rivolgere le preghiere,un tempo entravi e L'avevi di fronte,ma ora.... per quel che riguarda abusi liturgici,segnalo'la comunione fai da te',su facebook,segnalazione di Amici della tradizione cattolica di Forlì,no comment.So di esserci andato giù pesante,ma dovete credere che lo sconforto per chi cerca conferme per una fede debole,è grande,prima Ratzinger mi dava consolazione e coraggio per andare avanti,adesso avrei solo voglia di scappare via,senza neanche chiudermi la porta dietro,se il post non verrà messo fa uguale,non protesterò.Upside down.

Eugenia ha detto...

Sante parole csrmelina

Luisa ha detto...

"Controllori della fede? Ma se non si controlla neppure la correttezza dottrinale e morale di centinaia di omelie. E non sto parlando di sottigliezze teologiche ma di contraddizioni patenti del Catechismo della Chiesa cattolica.
Boh! Mi sento sempre più un'aliena."


Scrive Fabiola, sottoscrivo le sue parole anche nel sentirmi sempre più un`aliena.

Anonimo ha detto...

E' a Roma e non più in Argentina, ma è Papa per tutto il mondo e non solo per l'Italia, quindi non dobbiamo ridurre tutto alla nostra realtà ma pensare globale.

Anonimo ha detto...

Nella chiesa senza controllori funerali di Don Gallo uno spettacolo indecente e comunione a Luxuria e Regina dalle mani del Cardinale Bagnasco aria nuova che avanza

Rossella ha detto...

non ho parole da aggiungere...purtroppo. condivido tutto quello che avete detto.
provo una tristezza inaudita, come se mi stessero sbriciolando il tesoro della fede sotto gli occhi. Stanno sgretolando il depositum fidei ogni giorno di più, e questo buonismo relativista che si sta manifestando sempre più forte nella chiesa mi fa una grande paura...
Confesso questa mia incapacità: non ce la faccio a farmi piacere papa Francesco. ci provo ogni giorno, ma c'è un qualcosa che "non mi torna" e che mi tiene sul chi va là... non so nemmeno io cosa sia. Mi sforzo di pregare per lui: di più non riesco

Elio ha detto...

Leggete il testo del grande filosofo profeta Solovev:l'Anticristo vi sarà di conforto anche perché ciò che aveva predetto per l'Europa cristiana si è realizzato punto per punto: una religion epanteista che di fatto unisce tutte le fedi annullando il valore redentivo della morte di Cristo!

Anonimo ha detto...

Bisogna tenere presente che Papa Bergoglio ha 77 anni e tutta la sua profonda esperienza pastorale e missionaria è radicata in un universo culturale molto, molto diverso. La religiosità popolare del sud america, la fede, la pietà di popolo che ancora permeano quegli ambienti non hanno nulla a che vedere con la nostra società ormai completamente scristianizzata.
Umanamente il Papa non può averne ancora una percezione chiarissima, ma l'avrà col tempo, ne sono certo, e si renderà conto di come "suonano" certe corde presso di noi.

Anche noi, però, possiamo cercare di cogliere meglio il senso autentico dei suoi messaggi e di correggere certi titoli sbagliati.
Mi ricordo anch'io la scena di Don Camillo per il Battesimo del figliolo di Peppone che lo voleva chiamare Vladimiro...
Neanche lontanamente era tentato dall'idea di rifiutare il Battesimo, ma non era un fesso. Lo convinse a chiamarlo Giuseppe e il volto di Peppone si illuminò... Questo vuol dire per Bergoglio non fare i controllori: avere la virtù teologale della Speranza e non lesinare nel dispensare i doni di Dio.
Forse vi ricordate anche un'altra scena, la visita del neo vice-parroco pretino "del concilio". Costui faceva lo schizzinoso teorico saccentino, e censurava una donna anziana, che spesso visitava e aiutava don Camillo. Era una ragazza madre che aveva cresciuto suo figlio, e sapeva cosa vuol dire AMARE. Vi ricordate come raddrizzò il pretino?
gianni

Anonimo ha detto...

Vabbé, Gianni, fra un pò ci sarà chi chiederà di battezzare il proprio figlio/a "Luxuria", e sarà senz'altro esaudito/a...