mercoledì 1 maggio 2013

Dominique Rey parla dell'importanza della liturgia per Papa Benedetto XVI (Pentin)

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6 commenti:

Antonio Fais Deledda ha detto...

Il Pontificato di Benedetto è stato un pontificato luminoso e splendido ma il Papa, mi duole dirlo, non è riuscito a imporre una riforma.
Tutto lasciato in balia degli eventi e del buon cuore dei vescovi, molti dei quali la pensavano diversamente per cui non gli hanno obbedito.
Su Benedetto XVI gli storici ripeteranno le parole scritte dal Mignet nella sua Storia della Rivoluzione in Francia: "Luigi XVI aveva buone intenzioni e sarebbe stato un gran re se solo avesse avuto un po' più di carattere!".

mariateresa ha detto...

non penso proprio.
Il parallelo mi sembra ardito.
Luigi XVI era un buon uomo che si dilettava di orologini mentre tutto un mondo crollava. Non ci arrivava proprio. Non so se si voglia fare un altro parallelo, magari fra Maria Antonietta e Bertone, sul terreno dell'assurdo tutto è possibile.
Magari bastasse il carattere in certe situazioni.
Benedetto ha dato la pelle per la sua Chiesa ,scientemente, mentre certi fratelli della fede hanno giocato sporco e lo hanno tradito.
Non c'è stata lealtà. Ma il cervello di Benedetto, secondo il mio modesto parere, non aveva nulla che non andasse, cosa che non credo si possa dire di Luigi XVI, soprattutto quando scappò da Parigi con tutta la famiglia vestito da servitore , credendo di farla franca,mentre il suo faccione era impresso in ogni moneta del regno. E anche dopo ha continuato a credere che gli potesse andare fatta bene. Era un uomo molto limitato che non meritava la sua sorte , ma molto limitato.
Eviterei quindi dei confronti , amenochè non si tratti di barzellette.

Luisa ha detto...

Quello che di vero c`è è che Papa Benedetto si è fidato dei suoi vescovi che non solo non lo hanno aiutato ma lo hanno contrastato in tutti i modi possibili anche per la Liturgia.
Purtroppo con l`anarchia imperante un linguaggio esortativo non basta, ci vogliono misure costrittive, ci vuole anche il bastone.

Anonimo ha detto...

Benedetto di carattere ne ha avuto da vendere e ha lavorato per includere le varie anime della Chiesa, pur conoscendo le insidie. Purtroppo è stato poco ascoltato e tradito da pseudo amici, per non parlare da chi gli era contro a causa di "uova rotte nel paniere", vedi caso Maciel. Forse, come scrive Lucia Visca, la sua debolezza potrebbe essere stata proprio l'ostinata convinzione di poter includere tutto.
Alessia

mariateresa ha detto...

sì, quello che dice Visca forse è vero. Ma è un problema sul quale dovrà misurarsi anche Francesco perchè se su di te senti parlare lodando sia Ruini che kung e per motivi opposti , allora o qualcuno si fa delle canne o c'è un equivoco

Anonimo ha detto...

Per carità,il povero Luigi XVI aveva non solo problemi cerebrali,ma problemi di tutti i generi,quindi,laissons tomber,Ratzinger forse non era quel tipo di tedesco che l'immaginario dipinge,forse pensava che l'esempio bastasse,ma quando si vive per 8 anni in mezzo a belve feroci e velenose che ti mordono da ogni parte,neanche un fucile basterebbe,vediamo cosa farà questo soldato di Cristo,ma se tutti ti danno contro appena giri le spalle,la vedo dura,io penso che alla fine la grandezza morale e culturale di BXVI sarà riconosciuta,lasciamo stare paragoni assurdi.GR2