domenica 12 maggio 2013

Card. Amato: è molto attuale il messaggio dei Martiri di Otranto. Diventa santa la madre degli Indios della Colombia (Izzo)

PAPA: CARDINALE AMATO, E' MOLTO ATTUALE IL MESSAGGIO DEI MARTIRI DI OTRANTO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 mag. 

Gli 800 martiri di Otranto che Papa Francesco proclamera' santi domani in piazza San Pietro "hanno salvato l'Italia nella sua identita' cattolica e cristiana". 
Lo afferma il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei santi. "La vicenda - spiega sull'Osservatore Romano - e' singolare da un punto di vista storico, perche' contribui' ad arrestare l'espansione musulmana in Europa, prima ancora di Lepanto, nel 1571, e prima ancora dell'assedio di Vienna, nel 1683".
Secondo il porporato salesiano, "da un punto di vista religioso poi, il comportamento di questi 800 uomini e' un esempio straordinario di fortezza cristiana, di difesa della propria identita' battesimale".
Da questi martiri, spiega Amato, arriva "un grido di liberta' di coscienza, profondamente umiliata dalla negazione dei fondamentali diritti umani". 
"Non si puo' obbligare a convertirsi. 
Il cristianesimo ha sempre vissuto in questa liberta'", ricorda il capo dicastero rilevando che questa canonizzazione potra' avere ricadute positive anche sul dialogo tra le religioni, "proprio perche' riproporra' il valore della liberta' di coscienza".
Proclamandoli santi in piazza San Pietro, Papa Francesco, dunque, "mettera' in evidenza  che ogni persona umana e' libera di professare la propria religione, ma non di imporla".  

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PAPA: DIVENTA SANTA LA MADRE DEGLI INDIOS DELLA COLOMBIA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 apr. 

Papa canonizzera' domani in piazza San Pietro anche suor Laura Montoya y Upegui, una religiosa colombiana che a cavallo tra 18esimo e 19esimo secolo, spiega sull'Osservatore Romano il cardinale Angelo Amato, prefetto delle cause dei santi, "lavoro' molto per l'evangelizzazione e l'emancipazione degli indigeni dai vincoli di un paternalismo esasperato e di dominio, aprendoli alla liberta' di coscienza, alla possibilita' di sposarsi per amore e non per imposizione dei genitori, e soprattutto alla dignita' della vita".
Nata in Colombia nel 1874 e morta a Medellin nel 1949, la prima santa della Colombia fondo' la congregazione religiosa delle Missionarie di Maria Immacolata e Santa Caterina da Siena, che ebbe subito uno sviluppo prodigioso, con numerose vocazioni e numerose istituzioni e missioni.
E domani con Papa Francesco, ma il decreto e' ancora uno di quelli firmati da Benedetto XVI, salira' agli altari come santa anche madre Maria Guadalupe García Zabala, confondatrice della congregazione delle Serve di Santa Margherita Maria e dei Poveri. Nata a Zapopan in Messico nel 1878, da giovane si senti' chiamata alla vita religiosa nel servizio degli infermi e dei poveri. Durante il periodo della feroce persecuzione anticattolica (1926-29) fu coraggiosa, insieme alle sue consorelle, sia nel proteggere sacerdoti e laici dalla furia omicida dei rivoluzionari, sia nel curare e assistere i feriti di ogni genere, inclusi gli stessi rivoluzionari, che per questo proteggevano e difendevano le suore e i loro ospedali. Madre Lupita, come veniva affettuosamente chiamata, si spense a Guadalajara in Messico all'età di 85 anni. Attualmente le suore da lei fondate hanno numerose case in Messico, Perú, Stati Uniti d'America, Islanda, Grecia e Italia. "Era caritatevole nei confronti dei malati ed e' passata indenne - sottolinea il cardinale Amato sull'Osservatore - attraverso la persecuzione perché aiutava tutti senza discriminazioni ideologiche. Veniva da alcuni lodata, da altri sopportata. Questa maternita' nei confronti di chi soffre rappresenta un tipico carisma femminile. Anche se i feriti erano persecutori, li trattava come figli". 

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4 commenti:

Dante Pastorelli ha detto...

La religione, anche la nostra, unica vera, non si può imporre con la forza. Ma la libertà di professare la propria religione non costituisce un diritto, se le false religioni non conducono a Crisoto e, quindi, non sono altro che il male. Il male non è mai un diritto. La girino come gli pare gli Amato ed anche più in sù. Ma la vera libertà religiosa consiste nella libertà della Chiesa ad espandere la sua predicazione e nel far discepole (proseliti) tutte le genti. Evangelizzazione e proselitismo non sono in contrasto, ma sono un tutt'uno.

sam ha detto...

A me piacciono tantissimo le parole del Card. Angelo Amato e secondo me il Papa oggi ha perso un'occasione. C'erano infatti tanti spunti che non sono stati raccolti e, a scanso di equivoci, si è ben guardato anche solo di richiamare la parola Islam.
Non sono d'accordo con il Dott. Pastorelli quando mette in discussione la libertà di professare religioni non cristiane, ma sono d'accordo che la predicazione della Chiesa sia rivolta a tutte le genti.
Ciò non significa affatto imporre conversioni, ma dire sempre la verità e innescare degli sviluppi, come fa il lievito nella pasta, con la speranza che poi Dio faccia il resto e le conversioni seguano.
Mi pare che Benedetto non abbia mai rinunciato a rivolgersi in questo senso anche al mondo islamico, richiamando sempre alcune verità e innescando un processo di riflessione e crescita che gli ha fatto anche meritare un rispetto non simulato e formale, come ad esempio si è visto in Libano.
Francesco sembra abbia completamente rinunciato. I suoi messaggi, come quello anche ben espresso di oggi, per esempio, riguardano soltanto l'atteggiamento interiore del Cristiano, ma è completamente sparita la dimensione sociale.
A proposito di politicamente corretto, stendo un velo pietoso sull'ospite in studio di "A sua immagine". Persino Rosario Carello oggi poteva sembrare un "integralista" cattolico rispetto a lui :-D

Anonimo ha detto...

Benedetto ha sempre parlato chiaro e tondo in ogni occasione, opportune et inopportune che fosse, senza paura.
Per lui il polically correct, a differenza del successore non esisteva, infatti non ha esitato a proclamare la Verità pagando in prima persona. Francesco preferisce i bagni di folla, che le tv specie cattoliche si beano di mostrare minuto per minuto, la gente che urla ..."Francesco vieni a darmi un bacio" ... D'accordo anche questo ci sta, ma senza esagerare perché la papolatria sta a mille, questo non è annullarsi per proporre Cristo.
Alessia

Dante Pastorelli ha detto...

Ho parlato di inesistente diritto a professare le false religioni che, in quanto tali, non conducendo a Cristo, sono il male. Lo Stato può tollerare per motivi gravi, ad es. l'ordine pubblico, la professione delle false religioni, sempre che non siano contrarie al bene comune.
Il diritto è radicato nelle verità, l'errore ne è privo.
L'indifferenza verso tutte le confessioni religiose o l'affermare l'uguaglianza giuridica di tutti i culti, è tipica tesi dell'agnosticismo.