venerdì 31 maggio 2013

Benedetto XVI: il Corpus Domini è una manifestazione di Dio, un’attestazione che Dio è amore. In un modo unico e peculiare, questa festa ci parla dell’amore divino, di ciò che è e di ciò che fa

Clicca qui per rileggere il testo dell'Angelus del 2009.

16 commenti:

laura ha detto...

Sembra tutto così lontano.. un altro mondo, non solo un altro modo.. di parlare. E' cambiato davvero tutto.
Non so se sia un bene. So solo che non ci capisco più niente e m isento lontana dalla Chiesa. Vivo una fede "fai da te" che papa Benedetto ha combattutto sempre, ma ho perso la guida e cerco di arrangiarmi, male!

Eugenia ha detto...

Laura anche io nonostante la buona volontà di capire e seguire sono confusa Benedetto mi manca da morire e non posso reprimere questo mio dolore è insopportabile. Tutte le sere prego perché la Madonna lo protegga e lo aiuti. Mi auguro che prima o poi io riesca ad uscire da questo incubo senza fine. Un abbraccio.

gemma ha detto...

Laura, cerca di mettere da parte la grancassa mediatica attorno a Papa Francesco e vedrai che le cose importanti di cui ci parlava Benedetto sono tutte la', non è cambiato nulla. Proviamo a guardarlo con gli occhi della tenerezza anche questo nuovo Papa, non e' l'eroe perfetto che ci raccontano i media, e' arrivato dall'argentina da solo, senza corte, in un covo fino a poco tempo fa infestato da corvi e serpenti, si è scelto come segretario uno dei segretari di Benedetto perché evidentemente non aveva nessuno da portare con se', forse fatica un po' a parlare l'italiano non essendo vissuto a Roma e mi permetto di pensare che conosce poco le insidie dell'occidente. Per i media e per chi odiava Benedetto è una star, è inondato da un anticipo di simpatia che non avevamo mai avuto la fortuna di vedere in questi anni, questo a volte ci ferisce, lo so, ma coloro che lo incontrano raccontano che chiede preghiere, qualcuno dice anche che "custodisce" il nostro amato Benedetto con rispetto e affetto, chissà...Di tutto il tam tam mediatico non ha colpe, magari gli serve un po' per farsi coraggio. A volte penso cosa ci chiederebbe Benedetto se potesse parlare ancora per dircelo e la risposta è ovvia, scontata.

mariateresa ha detto...

la strada indicata da gemma è per me auspicabile,giusta ed è senz'altro cristiana e senz'altro quella che Benedetto indicherebbe. Io ci provo, ma come abbiamo notato in tanti, se cerchi di ricondurre un Papa all'uomo del quale puoi intuire i timori, il senso di responsabilità e la solitudine, incontri poi un bell'ostacolo quando quell'uomo te lo dipingono come un fenomeno unico nel suo genere da 2000 anni.E' una cosa che trovo insopportabile. Quindi una misura igienica è silenziare i media e andare alla fonte originale.
Resta però, almeno per me il problema del mio rapporto con la chiesa e la chiesa come l'ho conosciuta in questi 8 anni. La chiesa resta la mia famiglia nella quale sono entrata quando mi hanno battezzata, ma veramente ho verificato che parenti uguale serpenti.
Mentre provare solidarietà umana e affettiva è relativamente più lineare, non dico semplice, superare il disgusto che ho provato in questi anni, non voluto e cercato da me, ma divenuto crescente mio malgrado, ecco questo è un altro paio di maniche. Leggo con fastidio Avvenire e spesso mi interrompo per l'insopportabile ipocrisia e retorica. Dopo 8 anni rileggo nei vari blog le solite posizioni, con le solite persone, compresa me, e non vedo fatto un passo avanti in quella strada di comunione nella quale Benedetto ha creduto strenuamente fino a rimetterci la salute. Quindi di strada da fare ne ho davanti. ma so bene che anche nei riguardi di questa chiesa cosa direbbe Benedetto.
Lui è un maestro così grande che insegna anche quando è in silenzio.

Anonimo ha detto...

Cara Gemma, devo ammettere che sei molto saggia...Hai ragione! Quello che consigli , sto cercando di farlo anch'io, un po' arrancando! Certi giorni mi pare di essere "arrivata in porto", magari il giorno dopo mi ritrovo in "alto mare tempestoso"! Però, come dici bene tu, la causa principale è la "gran cassa" che circonda tutto ciò che dice e fa Papa Francesco! E' come se volessero a tutti i costi farlo entrare nel cuore e nella mente, come un lavaggio del cervello! Non capisco a quale scopo! Noi cattolici che abbiamo sempre seguito e amato i nostri Papi- magari amando in modo "specialissimo" uno di loro...- comunque , desideriamo la continuità serena, senza contrapposizioni tra Papi, screditando il penultimo per far accettare l'ultimo! E' questo voltafaccia che fa tanto male! Nel pomeriggio ho rivisto su Youtube alcuni filmati in omaggio a Papa Benedetto per i suoi vari anniversari. Vedere quelle scene piene di gioia, serenità, gente felice che lo abbracciava, gli dava la mano, lo acclamava; vedere la dolcezza con la quale baciava e abbracciava i bambini, i sofferenti... mi sono chiesta come sia possibile, ora , da parte di "certi " noti a noi tutti..., negare tutto questo e dire che ,prima, la Chiesa era una prigione oscura e adesso, finalmente, un prato fiorito! Quei documenti sono LI' , VISIBILI ANCHE A LORO!!! Prego sempre che tutti rinsaviscano...ci metto pure me stessa!
Un abbraccio e grazie delle riflessioni!
LiciaS. Devota di BXVI

Luisa ha detto...

La grancassa mediatica c`è e di questa di certo Papa Bergoglio non porta nessuna responsabilità e ancor meno colpa, anche se non fa nulla e non dice una parola per arginarla, ma non mi sembra esatto dire che nulla è cambiato delle cose importanti di cui non solo ci parlava ma faceva Papa Benedetto.
Molto sta cambiando, e sta cambiando senza spiegazioni, a piccoli passi, un cambiamento dopo l`altro, sono visibili, non penso sia utile rammentarli, per la Liturgia lo abbiamo visto anche durante la Messa e la Processione del Corpus Domini.
Non sono simboli insignificanti, non sono gesti insignificanti ai quali Papa Bergoglio rinuncia, lo fa senza che dalla Sala Stampa o, ancor meglio, da lui stesso, ci venga una spiegazione, ancor più quando si vede come quelle scelte sono riprese dai media e come sono amplificate e interpretate.

Anonimo ha detto...

Penso a un uomo santo e buono, un uomo tradito e offeso oltre ogni limite, che dopo essersi caricato sulle spalle i peccati di tutta la Chiesa si è rinchiuso in clausura per pregare per la Chiesa e il mondo. Penso al mio Papa Benedetto: un uomo fatto oggetto di scherno, disprezzo, tradimento. Ieri per demolirne il papato con l'aiuto dei media, oggi per meglio esaltare l'uomo dalla fine del mondo che, secondo loro, cambierà tutto e demolirne il ricordo. Mi chiedo che Chiesa sia questa, se sia davvero la Chiesa voluta da Cristo. D'accordo la colpa non è di Bergoglio, ma qualcuno, Papa Bergoglio, dovrebbe fare qualcosa per far cessare tanto disprezzo nei confronti di un uomo buono e santo che si immolato e contina a immolarsi. Vorrei riuscire a guardarlo con tenerezza e simpatia, davvero lo vorrei, Papa Bergoglio che tutti esaltano mentre vomitano odio sul predecessore. Difficile non sentirsi sopraffatti. Custodisce il predecessore dicono? Mi pare sia il contrario. Almeno abbia il coraggio di difenderlo apertamente, di fare giustizia anche se questo dovesse significare perdere parte del consenso che sicuramente lo conforta nell'immensa solitudine del suo ruolo. Quello che certo non perderebbe sarebbe il consenso e l'affetto di tantissimi fedeli e altri, oggi smarriti, ne guadagnerebbe.
Alessia

laura ha detto...

Per Gemma: hai ragione, ma non sono in sintonia. Ho provato a sgombrare la mente da ogni pregiudizio e leggo tutto quello che dice. Non "sento" niente. Non è la prima volta. Vivo a Roma e ho assitito da spettatrice lontana alla GMG del 2000. tutti quei ragazzi festanti mi davano fastidio, mentre tantissime persone si sono commosse e convertite. Ognuno ha il suo stile e ognino la sua spiritualità. Diciamo che papa Francesco non è adatto a me. Ho una formazione del tuto diversa e ho cercato di parlare con sacerdoti e anche con un cardinale che conosco da oltre 30 anni per essere confortata e iluminata circa le m ie difficoltà. Mi hanno detto di seguire tranquillamente Papa Benedetto perchè il papa. chiunque sia è un Mezzo per arrivare a Cristo e ognuno ci arriva o prova ad arrivarci come può. Ho provato ad ascoltare papa francesco ma non ce l'ho fatta e allora leggo il suo magistero e cerco di prendere quello che c'è di buono, secondo me che non conto nulla. La grancassa mediatica mi fa pena e non fa che alimentare il mio disagio. Mi sembrano ipnotizzati.. Il messaggio del Vangelo è sempre lo stesso , ma il modo di porgerlo è cambiato completamente e non mi ritrovo. Se supererò questo disagio, sarò più serena, ma se non ce la faccio, resto sul Monte..

Eugenia ha detto...

Sottoscrivo il post di Alessia e l'ultimo di Laura. Anche io provo costantemente e con fatica a cercare di non fermarmi alla grancassa mediatica ma, come dice giustamente Alessia, non si può non pensare a tutto quello che un uomo mite, dolce e forte come Benedetto ha sopportato. È chiaro che in tutto questo PF non c'entra ma, è altrettanto vero che forse mezza parola in difesa per il suo predecessore pitrebbe abche dirla. Del resto Benedetto lo ha fatto con GPII ma, non tutti sono Benedetto.

mariateresa ha detto...

dice Alessia: se sia questa la Chiesa voluta da Cristo. E' una domanda tremenda. Se uno legge la storia della Chiesa o le vite dei santi si fa fatica a trovarne una dove il futuro santo7a non sia stato perseguitato più o meno crudelmente o dai suoi confratelli o consorelle o dalle gerarchie. Quindi c'è da chiedersi se la Chiesa non sia così da sempre.
Certo questi non sono argomenti che si possono liquidare in un post, fanno tremare le vene ai polsi.

gemma ha detto...

Magari fossi saggia, cara Licia (Raffaella se la riderà in questo momento), penso di poter dire di essere una delle internaute ratzingeriane della prima ora e tutte me le sono vissute in prima persona le discussioni, dal pastore tedesco del giorno dopo, alla gioventù nazista, cosi come potrei citare la polemica cercata col lanternino, nonostante l'arcobaleno,di auschwitz, il discorso di Ratisbona, la messa in latino, la scomunica ai lefebvriani col caso Williamson e la messa in discussione della coscienza del Papa (ancora non mi va giù, mi spiace), il caso Sapienza con quella lettera di cui tutti parlavano ma che nessuno provava a cercare per fare chiarezza, il fango attorno alla pedofilia scaricato tutto sulle sue spalle, e dalle pagine dei giornali, che ora profumano di caramella su ogni movimento in piazza di Francesco, i toni allusivi e nauseabondi attorno ad un vecchio sacerdote ultra ottantenne con l'unica colpa di essergli fratello. Poi i corvi, lo Ior, le riforme che ormai non potevano aspettare, i Socci e i Ferrara e i loro scoop sulle dimissioni. L'omelia di Ferrara in prima serata sul suo sogno che era il mio più grande incubo difficilmente la dimentico, mentre vedevo il mio Papa reclinarsi e sfiorire, fino a diventare anche meno della mezza porzione di cui parla Meisner. Peccato che quella mezza porzione di cui si sognava il silenzio fosse per me bocca d'oro, un padre nella fede che mi era fino ad allora mancato. Sono arrivata a lui indirettamente, attraverso la perdita del mio germe di fede, mia nonna, e la notte prima delle dimissioni in un bruttissimo incubo ho sognato che mia nonna moriva nuovamente. Tutto reale, anche quel che è accaduto il giorno dopo. Difficile pensare che tutto possa passare come niente fosse, quando ora anche un giro in jeep scoperta e un'udienza sotto la pioggia diventano cose mai viste per chi le racconta. Eppure oltre alla pioggia io ho visto coi miei occhi anche un arcobaleno, ignorato come se fosse più normale di tanti ombrelli aperti in piazza. Difficile convincersi che tutto continua come prima quando nessuno la racconta così o quando mi ritrovo a discutere con le stesse persone che prima attaccavano astiosamente la chiesa e Benedetto e ora esaltano Francesco. Se la continuità c'è ma non viene percepita, a chi serve? Scusate le sfogo, ma non sono saggia, sono forse una delle più imperfette qui dentro, ma ci sto provando, perché i semi piantati, nonostante la zizzania, non possono morire al primo cambio di stagione, perché quando non capisco vorrei sbattere la porta e correre via ma ormai la mia casa è questa, perché mi rendo conto che non è Francesco ad allontanarmi ma gli adulatori di corte che si improvvisano curatori della sua immagine e divulgatori dei contenuti. Non credo possano aiutare le parole di Francesco su Benedetto, quando le pronuncia vengono ignorate, conta di più quel che farà, e voglio avere pazienza, aspetto, sotto il monte, non vedova inconsolabile come spregiativamente qualcuno ci ha definite, sapendo che non lo meritavamo, ma figlia

laura ha detto...

Gemma, ti abbraccio. Quando è morta mia madre, il 7 novembre scorso, pensavo che avevo ancora Papa Benedetto. L'11 febbraio mi è crollato il mondo. Avevo il terrore di quell'elicottero che lo portava via per sempre e non ho visto nulla. Non ho sentito le campane. Mi sono addormentata perchè, quando la tensione il dolore don troppo forti, stacco la spina e prendo le distanze e mi sono risvegliata quando era già sul balconcino di castel Gandolfo, per l'ultimo saluto. Per me, il discorso è chiuso. L'avevo sempre pensato e detto anche a Raffaella anche prima delle dimissioni. Per me, con la fine del pontificato di Bendetto, il discorso con la Chiesa si sarebbe chiuso. Resto nel recinto per obbedienza e affetto verso di Lui che mi ha illumniato la vita, ma sono nel buio più fitto. Papa Francesco fa il papa come vuole e come può e come ritiene opportuno, ma non m'interessa più nulla. La sera del 13 febbraio ho pianto disperatamente. C'era un altro vestito di bianco.............
Un Padre non si può sostituire.

Anonimo ha detto...

No,una persona specialissima come papa Benedetto non si può sostituire,mai,lui era una cosa straordinaria per me,il primo(e l'ultimo)papa che avesse suscitato in me un interesse così,un amore e un affetto così grandi,è di quelle occasioni che hai 1 volta sola nella vita,si prendono e basta,era tutto per me,la fede ritrovata,il conforto delle parole,la dolcezza che pochi sapevano cogliere in lui,la delicatezza d'animo,tutto rimasto dietro quel portone pesante che si è chiuso,portandolo via forse per sempre.Sono felice che lui stia in pace,lontano dalle folle,lontano dai riflettori puntati in faccia,egoisticamente lo vorrei rivedere,ma rispetto le sue parole,se vuole restare nascosto al mondo,lasciamolo stare così;PF,anche cessasse la grancassa mediatica,non mi piacerebbe lo stesso,ne ho il massimo rispetto,ma l'amore no,non ce lo possono imporre,quello è solo per persone uniche,irripetibili,e BXVI lo era e sempre sarà per me...spostatevi,ragazze,dalla panca,fate posto anche ai maschietti...GR2

Anonimo ha detto...

Quando mai si è pronunciato in favore di Benedetto? Quando mai ha rimproverato chi, ingiustamente, continua a perseguitarlo? Quando mai ha chiesto che si smettesse di fare stupidi confronti? Si è limitato a generiche parole di apprezzamento, nulla di più. Un intervento del tipo che intendo io non potrebbe venire ignorato o minimizzato, in ogni caso tacere è infinitamente peggio. E nessuno mi venga a dire che non sa nulla perché è impossibile. Benedetto non avrebbe mai taciuto di fronte all'ingiustizia.
Alessia

Anonimo ha detto...


Sono totalmente d'accordo con GR2 ore 14:57 e' come se quel pensiero l'avessi scritto io. Anche quando era ancora cardinale veniva sempre bastonato, insultato, offeso di continuo ma io l'ho sempre amato tanto, anzi più lo criticavano e più mi piaceva!! Nei suoi insegnamenti, nei suoi libri e nelle sue omelie ho sempre trovato un messaggio di "verità" molto grande.Sono felice di avere trovato nella mia vita un maestro come Joseph Ratzinger.
E' un grande dono, poveri quelli che non l'hanno capito.
Non riesco a spiegare quanto mi manca!!!
Auguri di pace e felicità Benedetto. Grazie di esistere.
Silvia

Eugenia ha detto...

È terribilmente vero quello che dite. Come è vero che l'amore per una persona non si può imporre. Io Benedetto l'ho conosciuto il giorno delle esequie di Giovanni Paolo II mi colpirono profondamente quelle sue parole dolci e forti nello stesso tempo. Da quel giorno pregai perché diventssse suo successore ma, non avrei mai potuto immaginare tanto odio cattiveria veleno e tradimento verso di lui. Non so riconoscermi in una chiesa che si è fstta di uomini e quindi di peccatori, ma tutto ciò che hanno fatto a Benedetto non ha nulla di umano ma ha molto di diabolico. Nel mio cuore resterà sempre e solo lui e più che vedova inconsolabile mi sento orfana di un padre spirituale dolcissimo che non rivedrò più