il finale del pezzo e' sacrosanto: tornare alla sorgente dell'essere e porsi una semplice domanda "Dio c'e' o non c'e'? Dio o e' un fatto o e' una balla. non puo' essere un metodo, un linguaggio o un opinione, come sostengono i cosiddetti laici. e' quella domanda al centro della vita, delle opere e dell'operato di Ratzinger/Benedetto.
L'articolo,nonostante tutto è bello,ma forse visto l'argomento,la fine del mondo,che prima o poi sarà inevitabile,ma tutti ignoriamo quando e come,e siccome i 2 scrittori,pur rilevanti e di spessore,mancano di una visione salvifica,insomma di un prospetto trascendentale,per dirla in piccioli,la fine è la fine e basta,kathecon o non kathecon,ci sarà ed è chiusa lì;non essendo credenti,e neppure agnostici,riducono tutto ad una cancellazione del mondo senza un'aldilà,a questo punto era meglio citare Spengler,invece di Heidegger(ma quest'ultimo è l'idolo di Cacciari,quindi lo posso capire) il quale Spengler si era limitato a descrivere il tramonto dell'occidente come civiltà,ma arrivare a definire la rinuncia di Ratzinger come un atto compiuto in un'ottica protestante,francamente mi pare una bestialità,perchè il solo pensare che BXVI fosse protestante,mi fa sorridere,questo succede quando si parla di questioni escatologiche senza avere fede,cultura tanta,ma neanche un piccolo barlume di Dio,e allora tutto è relativo....la dittatura del relativismo,per cui Ratzinger venne martirizzato ed offeso nonchè osteggiato,regna sovrana in ogni forma di pensiero,quod erat demostrandum...GR2
e che dire dell'attuale vita di preghiera di Papa Benedetto, definita come "soliloquio interiore con la propria coscienza"? E' evidente che se non si fa esperienza, anche minima, della preghiera, non si sa di che cosa si stia parlando. Maria Pia
5 commenti:
Ragionamento tipicamente laicista
il finale del pezzo e' sacrosanto: tornare alla sorgente dell'essere e porsi una semplice domanda "Dio c'e' o non c'e'? Dio o e' un fatto o e' una balla. non puo' essere un metodo, un linguaggio o un opinione, come sostengono i cosiddetti laici. e' quella domanda al centro della vita, delle opere e dell'operato di Ratzinger/Benedetto.
Ahahahahaha Ratzinger protestante ................ questa mi mancava
L'articolo,nonostante tutto è bello,ma forse visto l'argomento,la fine del mondo,che prima o poi sarà inevitabile,ma tutti ignoriamo quando e come,e siccome i 2 scrittori,pur rilevanti e di spessore,mancano di una visione salvifica,insomma di un prospetto trascendentale,per dirla in piccioli,la fine è la fine e basta,kathecon o non kathecon,ci sarà ed è chiusa lì;non essendo credenti,e neppure agnostici,riducono tutto ad una cancellazione del mondo senza un'aldilà,a questo punto era meglio citare Spengler,invece di Heidegger(ma quest'ultimo è l'idolo di Cacciari,quindi lo posso capire) il quale Spengler si era limitato a descrivere il tramonto dell'occidente come civiltà,ma arrivare a definire la rinuncia di Ratzinger come un atto compiuto in un'ottica protestante,francamente mi pare una bestialità,perchè il solo pensare che BXVI fosse protestante,mi fa sorridere,questo succede quando si parla di questioni escatologiche senza avere fede,cultura tanta,ma neanche un piccolo barlume di Dio,e allora tutto è relativo....la dittatura del relativismo,per cui Ratzinger venne martirizzato ed offeso nonchè osteggiato,regna sovrana in ogni forma di pensiero,quod erat demostrandum...GR2
e che dire dell'attuale vita di preghiera di Papa Benedetto, definita come "soliloquio interiore con la propria coscienza"? E' evidente che se non si fa esperienza, anche minima, della preghiera, non si sa di che cosa si stia parlando. Maria Pia
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