lunedì 15 aprile 2013

Quirinale, le ombre vaticane sui grandi elettori. Un articolo un po' contraddittorio di Concita De Gregorio

Clicca qui per leggere l'articolo.
Fa piacere che la giornalista scriva che Benedetto XVI non interferiva in nessun modo con la politica italiana perche', come afferma De Mita, egli "aveva una dimensione molto religiosa". Trovo comunque molto riduttivo, se non offensivo, identificarlo come "il Papa che suonava il pianoforte".  
Nella lotta alla pedofilia nel clero, nella scelta dei vescovi e nella rimozione dei medesimi non risulta che fosse intento a suonare Mozart.
E che dire di quando si impegno' per risolvere il caso Williamson o di quando impose trasparenza allo Ior?
O di quando inizio' a dare il buon esempio in materia liturgica o di quando inauguro' la sobrieta' rimanendo per tutta l'estate a Castel Gandolfo e rinunciando alle vacanze in montagna?
L'entusiasmo per Papa Francesco e' palpabile in tutto l'articolo ma vorrei ricordare un piccolo particolare: il tanto vituperato Bertone e' ancora li' mentre Ruini e' in vena di interviste. Che cosa e' cambiato se non il Pontefice?
Ecco la contraddizione dell'articolo!
Trovo poi poco corretto insistere su una affermazione del tutto opinabile come questa: Nei giorni del recente conclave c'era chi diceva che sarebbero bastati "sei mesi di pontificato di Carlo Maria Martini per cambiare il destino della Chiesa, molto in subordine anche quello dell'Italia".
Secondo un'altra vulgata, non riportata dalla De Gregorio, ci fu chi disse che sarebbero bastati quattro anni di Bergoglio per cambiare la Chiesa.
Ma davvero si pensa che ci beviamo una cosa del genere?
E se fosse vero che certuni hanno diffuso queste voci, una domanda ci sorge spontanea dal cuore: perche' nel 2005 nessuno scalpitava per diventare Papa? Noi non sappiamo come andarono le cose ma c'e' chi riferisce che Bergoglio pianse quando capi' che rischiava di essere eletto. Come mai non accetto' allora? 
La gerarchia ecclesiastica dovrebbe solo ringraziare Joseph Ratzinger per essersi assunto la responsabilita' di traghettare la Chiesa fino a febbraio fra mille difficolta', eredita' molto pesanti e attacchi di ogni genere.
Chissa' se oggi accetterebbe ancora anche considerato il modo in cui la chiesa (minuscolo) lo sta trattando.
R.

5 commenti:

Stiletto ha detto...

Questo articolo fa il paio con un altro di Renzi pubblicato sempre da Repubblica.
Si intitola 'Non basta la fede per salire al Colle'.
L'avversario di Bersani si dice convinto che non importa se il Presidente della Repubblica è cattolico.
Basta che sia un galantuomo come Napolitano.
Affermazione condivisibile ma ne segue un'altra del tutto opinabile.
Renzi afferma che i politici cattolici tendono a essere rigidi.
Tutto il contrario della ventata di novità portata da Francesco.
Fra le righe io personalmente ci leggo: pace assoluta con la Chiesa Cattolica purché non si intrometta negli affari della politica.
Pax in cambio della rinuncia all'affermazione dei principi non negoziabili in politica come nell'etica.
La mia sensazione è che stia accadendo proprio questo.

Luisa ha detto...

Nel 2005 nessuno ha voluto assumersi la responsabilità di guidare quella Chiesa macchiata dalla sporcizia di cui parlò l`allora card. Joseph Ratzinger nella stazione nona della Via Crucis, tutti conoscevano l`esistenza di quel marciume, molti sapevano di averlo coperto,in fondo è stato Joseph Ratzinger stesso a disegnare la figura del futuro pontefice nell`omelia ante-Conclave, chi se non lui poteva prendersi sulle spalle quella Barca che prendeva acqua da tutte le parti?
Basta leggere l`omelia del card.Sodano prima del Conclave, a parte l`ordine mondiale che è sparito dal testo ufficiale..., non è difficile intravedere, nemmeno fra le righe, disegnata la figura di colui che sarebbe uscito Papa dal Conclave.
Hanno lasciato solo Papa Benedetto, quando doveva affrontare gli scandali, non solo, lo hanno combattuto, contestato, tradito, anche dietro ipocriti sorrisi, e ora plaudono, sorridenti e entusiasti, il Papa "pastore", umile, sobrio, semplice e tenero, vicino alla gente, che parla con parole semplici, che dà il ciuccio ai bambini, che stringe a sé i disabili, che porta aria nuova, energia spirituale(!) nuova, una vera boccata d`ossigeno, potrei continuare ma mi fermo qui, può bastare per mostrare non solo l`ingratitudine, la mancanza di sensibilità e intelligenza, ma l`immensa ipocrisia di chi versava lacrime di coccodrillo dopo l`11 febbraio.

Anonimo ha detto...


Nuovo Ordine Italico (succursale provinciale di quello dell'omelia "pro erigendo" - Ordine Mundiale)

(P.S.: no, scusate, non ce le faccio.. Come glossa ad un articolo così conchitato, non ce la faccio a mantenere il nobile aggettivo 'italico' : ritratto per 'Italiota' . Grazie per la comprensione.)

Biancamargherita ha detto...

Bravissima Luisa......perfetto

Domenica Panzera ha detto...

Grazie , Luisa , hai detto esattamente le stesse cose che penso anche io!
Adesso posso addormentarmi serena, sapendo di non essere sola ad affrontare questo continuo linciaggio dell'amato Papa Benedetto.
Spero che non soffra per tutto quello che deve sentire e leggere dai media e che il nostro affetto sia sempre percepibile .