lunedì 15 aprile 2013

Papa Francesco: troppi martiri nella Chiesa vittime di calunnia, un atto che viene da Satana

Clicca qui per leggere il commento.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Me ne viene proprio in mente uno di martiri vittime di calunnia,ancora in vita,ma....

Anonimo ha detto...

Verissimo, anonimo, noi ne conosciamo uno.
Alcuni articoli sugli 86 anni del nostro Benedetto:
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/joseph-ratzinger-compie-86-anni-907993.html
http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/benedetto-xvi-benedict-xvi-benedicto-xvi-24097/
http://www.agi.it/cronaca/notizie/201304151456-cro-rt10200-ratzinger_domani_86_anni_con_lui_fratello_e_un_religioso_belga
Alessia

Anonimo ha detto...

Questo pontefice ricorre spesso al principe del male, prima troppo poco ora in modo continuato,mah, forse lui ha i propi motti,dai quali non si vuole staccare.



“Figlia mia, poiché siete una buona a nulla,
vi darò l’incarico della preghiera



Dal “Testamento di Bernardetta”

«Per la miseria di mamma e papà, per la rovina del mulino,
per quel tavolone della sventura, per il vino versato, per le pecore rognose, grazie, mio Dio.
Per la bocca di troppo che ero da sfamare, per i bambini che ho accudito,
per le pecore che ho pascolato, Grazie.
Grazie, mio Dio, per il procuratore, per i gendarmi, per le parole rudi di Padre Peyramale.
Per i giorni in cui siete venuta, per quelli in cui non siete venuta,
non potrò mai ringraziarvi abbastanza che in Cielo...
Grazie perché se ci fosse stata una giovane più insignificante di me, non avreste scelto me…
Grazie per aver colmato di amarezze il cuore troppo tenero che mi avete dato.
Per Madre Josephine, che mi ha definito buona a nulla, grazie…
Per i sarcasmi della Madre Superiora, la sua voce dura, le sue ingiustizie,
le sue ironie e per le umiliazioni, grazie
Grazie di essere stato l’oggetto privilegiato dei rimproveri, per cui le Sorelle dicevano:
“Che fortuna non essere Bernardetta”.
Grazie di essere stata Bernardetta,
minacciata di prigione perché vi aveva vista, Vergine Santa,
di essere stata guardata dalla gente come una bestia rara:

questa Bernardetta talmente insignificante,

che quando la si vedeva, si diceva:

“Quella là?”.

Per questo corpo mingherlino che mi avete dato, per questa malattia di inferno,

per le mie carni incancrenite, per le mie ossa cariate,

per i miei sudori, per la mia febbre, per i miei dolori sordi e acuti, grazie, mio Dio.

E per questa anima che mi avete dato, per il deserto dell’aridità interiore,

per la vostra oscurità e le vostre rivelazioni,

per i vostri silenzi e i vostri lampi, per tutto, per Voi, assente o presente,

grazie Gesù».