domenica 14 aprile 2013

Papa Bergoglio è alle prese col giallo del “quarto segreto” di Fatima (Socci)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Eufemia.

20 commenti:

Stiletto ha detto...

Forse Bergoglio vuole chiedere a Capovilla qualche spiegazione.
Per esempio vuole domandargli come mai papa Roncalli non rivelò al mondo il testo del terzo segreto di Fatima nel 1960 così come la Madonna aveva chiesto tramite suor Lucia.
Per non parlare di mille altre contraddizioni già brillantemente messe in luce da Socci anni fa:

http://www.antoniosocci.com/libri/il-quarto-segreto-di-fatima/

laura ha detto...

Sinceramente queste rivelazioni misteriose d parte di Socci m ihanno un po' stancato. Atteniamioci al Magistero del Papa e alle comunicazion ufficiali.

Anonimo ha detto...

interessante anche questo

http://www.euve24544.startvps.com/vis/index.html

scritto da un lettore già il 23 marzo.

Anonimo ha detto...

Il terzo segreto doveva passare attraverso le gerarchie ecclesiastiche.
Chiediamoci perchè i segreti di Medjugorie sono stati affidati a dei ragazzi laici.

Anonimo ha detto...

Medjugorie non è stata riconosciuta dalla Chiesa, Fatima sì e i pastorelli erano laici. Vediamo di non far paragoni con quella che potrebbe essere una truffa. Anche Socci, medjugoriano e fan di Maria Valtorta, dovrebbe darci un taglio.
Alessia

Fabiola ha detto...

D'accordo con Alessia.
Tutti lì a guardare il proprio "orticello" e a vangarlo.

Anonimo ha detto...

Per Alessia,

In relazione Medjugorie la chiesa non si e´ ancora espressa, maria valtorta rimane ed e´ una mistica,invito a una informazione piu´oggettiva ed profonda a riguardo maria valtorta. in effett si parla dell´enigma valtorta. anche in tale caso non c´e nulla di ufficiale. vorrei ricordare quanto ho giá espresso in un intervento precedente.

un assaggio in merito al tema .


Credo che si possa dimostrare come in tutte le figure dei grandi teologi sia possibile una nuova evoluzione teologica solo nel rapporto tra teologia e profezia. Finché si procede solo in modo razionale, non accadrà mai nulla di nuovo. Si riuscirà forse a sistemare meglio le verità conosciute, a rilevare aspetti più sottili, ma i nuovi veri progressi che portano a nuove grandi teologie non provengono dal lavoro razionale della teologia, bensì da una spinta carismatica e profetica. Ed è in questo senso, ritengo, che la profezia e la teologia vanno sempre di pari passo. La teologia, in senso stretto, non è profetica, ma può diventare realmente teologia viva quando viene nutrita e illuminata da un impulso profetico.

Cardinal J.Ratzinger

Paolo ha detto...

E' stato sottolineato più volte, ma evidentemente occorre ripeterlo.

Sull'opera della Valtorta esiste
un pronunciamento di carattere magisteriale (decreto del Sant'Uffizio del 1959) che, nonostante le critiche degli "aficionados" della "mistica" (si parla di condanna non motivata) riporta in realtà le condizioni sufficienti che hanno spinto le Autorità a ritenere il testo non ispirato.

L'opera principale della Valtorta ("L'Evangelo come mi è stato rivelato") non è altro che un testo partorito dalla fantasia letteraria dell'autrice:del resto il titolo, al di là di ogni possibile speculazione sul termine "poema", definisce bene la natura dell'opera.
Questi scritti della Valtorta possono benissimo essere letti come una personalissima reinterpretazione letteraria della vita di Gesù, anche pregevole stilisticamente e letterariamente, ma niente più di questo.

Questo finora ha detto la Chiesa.

Lo stesso cardinale Ratzinger, citato da un lettore un po'a casaccio, nel 1985 ebbe a ribadire le buone ragioni della proibizione del Sant'Uffizio a chi lo interrogò sulla questione Valtorta, sottolineando anche il pericolo che può venire dalla lettura di un'opera del genere per le anime semplici e sprovvedute. Pur senza prendere esplicita posizione sui contenuti morali e dottrinali dell'opera, le osservazioni ratzingeriane possono essere più che sufficienti a chiarire la posizione che un cattolico dovrebbe avere verso simili "rivelazioni".

Il brano di Ratzinger riportato dal lettore in questo ambito è, come mi pare, assolutamente fuori contesto. E' lo stralcio di una considerazione generica del rapporto tra teologia e carisma profetico. Ovviamente giuste in linea generale, di per sé non ci dicono proprio nulla sulla bontà o meno della Valtorta.

Del resto, è inutile andare a cercare contenuti ortodossi in parole che la Chiesa, tramite l'Autorità competente, ha comparato a un bel libro di letteratura. Leggiamo pure volentieri la Valtorta, ma facciamolo come se leggessimo, che so, i "Promessi Sposi" ...

Anonimo ha detto...

Maria,

appare a Medjugorje da 28 anni per chi ci vuol credere, forse lei ci vuole are dei suggerimenti per tutto cio´ che sta succedendo in questi tempi.

Or sappi questo, che negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili;
perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi,
senz’affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene,
traditori, temerari, gonfi, amanti del piacere anziché di Dio,
aventi le forme della pietà, ma avendone rinnegata la potenza.
Anche costoro schiva! Poiché del numero di costoro son quelli che s’insinuano nelle case e cattivano donnicciuole cariche di peccati, agitate da varie cupidigie,
che imparan sempre e non possono mai pervenire alla conoscenza della verità.
E come Jannè e Iambrè contrastarono a Mosè, così anche costoro contrastano alla verità: uomini corrotti di mente, riprovati quanto alla fede.
Ma non andranno più oltre, perché la loro stoltezza sarà manifesta a tutti, come fu quella di quegli uomini.
Quanto a te, tu hai tenuto dietro al mio insegnamento, alla mia condotta, a’ miei propositi, alla mia fede, alla mia pazienza, al mio amore, alla mia costanza,
alle mie persecuzioni, alle mie sofferenze, a quel che mi avvenne ad Antiochia, ad Iconio ed a Listra. Sai quali persecuzioni ho sopportato; e il Signore mia ha liberato da tutte.
E d’altronde tutti quelli che voglion vivere pienamente in Cristo Gesù saranno perseguitati;
mentre i malvagi e gli impostori andranno di male in peggio, seducendo ed essendo sedotti.
Ma tu persevera nelle cose che hai imparate e delle quali sei stato accertato, sapendo da chi le hai imparate,
e che fin da fanciullo hai avuto conoscenza degli Scritti sacri, i quali possono renderti savio a salute mediante la fede che è in Cristo Gesù.
Ogni scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia,
affinché l’uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona.

2timoteo cap.3

sam ha detto...

Ciao amiche, sono tornata. Ringraziamo il Signore.

Un chiarimento su Medjugorje.

L'evento è stato molto osteggiato dal Vescovo di Mostar (inizialmente favorevole e subito passato sul fronte avverso dopo le prime reazioni del regime comunista che allora comandava la Yugoslavia) e da alcuni alti prelati...
In particolare Bertone agli inizi(poi costretto a smentirsi dal suo Superiore negli atti ufficiali della CDF) e Gemma recentemente si sono distinti per la loro personale ostilità. A mio avviso un’ostilità imprudente.

E' ormai nota e provata la devozione di GPII per Medjugorje, ma forse è meno noto che la persona più determinata e determinante nel "salvare" Medjugorje è stata proprio Joseph Ratzinger.

Ripercorriamone la cronologia (ricordando che le apparizioni cominciano nel 1981 e continuano tuttora):

1- 1984 - Apertura al soprannaturale e attesa prudente del Card. Ratzinger nella risposta su Medjugorje a Messori in "Rapporto sulla fede": "In questo campo, più che mai, la pazienza è un elemento fondamentale della politica della nostra Congregazione. ... Ma non possiamo certo impedire a Dio di parlare a questo nostro tempo, attraverso persone semplici e anche per mezzo di segni straordinari che denuncino l'insufficienza delle culture che ci dominano, marchiate di razionalismo e di positivismo. Le apparizioni ... Mostrano tra l'altro che la Rivelazione - pur essendo unica, conchiusa e dunque non superabile - non è cosa morta, è viva e vitale. Del resto - al di là di Medjugorje, sul quale non posso esprimere alcun giudizio, il caso essendo ancora sotto esame da parte della Congregazione - uno dei segni del nostro tempo è che le segnalazioni di " apparizioni " mariane si stanno moltiplicando nel mondo...".

2 - 1998 - CONGREGATIO PRO DOCTRINA FIDEI Prot. N. 154/81-06419 26 maggio 1998
“A Sua Eccellenza monsignor Gilbert Aubry, vescovo di Saint-Denis de la Réunion
Eccellenza, con la lettera del 1° gennaio 1998 voi sottoponete a questo dicastero diverse questioni concernenti la posizione della Santa Sede e del vescovo di Mostar, in riferimento alle cosiddette «apparizioni» di Medjugorje, ai pellegrinaggi privati o alla cura pastorale dei fedeli che si recano in quel luogo. .. Questo dicastero, per ciò che concerne la credibilità delle «apparizioni» in questione, si attiene semplicemente a ciò che è stato stabilito dai vescovi della ex-Jugoslavia nella Dichiarazione di Zara del 10 aprile 1991: «Sulla base delle indagini finora condotto, non è possibile affermare che si tratti di apparizioni o di rivelazioni soprannaturali». .. Quello che monsignor Peric ha affermato in una lettera al segretario generale di Famille Chrétienne, cioè che «la mia convinzione e posizione non è solo "non consta della soprannaturalità", ma ugualmente quella di "consta della non soprannaturalità delle apparizioni o rivelazioni di Medjugorje"», deve essere considerata espressione di una convinzione personale del vescovo di Mostar il quale, in quanto ordinario del luogo, ha tutti i diritti di esprimere ciò che è e rimane un suo parere personale . Infine, per quanto concerne i pellegrinaggi a Medjugorje che si svolgono in maniera privata, questa Congregazione ritiene che sono permessi, a condizione che non siano considerati come una autenticazione degli avvenimenti in corso e che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa.
Monsignor Tarcisio Bertone (segretario della Congregazione per la dottrina della fede)

3 - 2010 - Papa Benedetto XVI istituisce una Commissione Internazionale d'inchiesta su Medjugorje.

Dunque ciascuno è libero di crederci oppure no, ma sempre con prudenza, imparando da Benedetto, perchè la Chiesa non ha assunto alcuna posizione definitiva.

Anonimo ha detto...

Lettore Paolo, ora non voglio filosoafare in merito.Pero´Lei e´mi deve citare espressamnet dove esiste come dice lei la "proibizione del Sant´ufficio"
" balle" per rispondere come padre amorth, .La saluto

Raffaella ha detto...

Bentornata, Sam :-))
R.

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,

quando avro´ tempo ti stilero´ una relazione oggettiva di maria valtorta cosi´ la vanagloria espressa dal lettore PAOLO prendera´ un´altra diretione.

Raffaella ha detto...

Non litigate pero' :-)
R.

Anonimo ha detto...

Credo si debba attendere il pronunciamento ufficiale della Chiesa che, al momento, a presunte apparizioni ancora in corso non c'è. Benedetto ha istituito una commissione guidata da Ruini che riferirà al nuovo Papa o a un suo successore che dirà una parola definitiva. Ho sentito velate critiche all'infanzia di Gesù in base alle visioni di Maria, anche queste non ancora riconosciute, e la cosa non mi è piaciuta per niente anche se Papa Benedetto ha scritto da dottore privato.
Evitiamo, per cortesia, qualsivoglia partigianeria.
Alessia

Anonimo ha detto...

La proibizione del Sant'Uffizio esiste veramente: il 5 gennaio 1960 (ma la decisione venne presa nel consesso del 16 dicembre 1959) il Sant'Uffizio ordinò che i volumi "Il Poema di Gesù" e "Il Poema dell'Uomo-Dio" venissero iscritti nell'Index Librorum Prohibitorum - ed è a tutti chiaro cosa volesse dire questo provvedimento, che venne confermato il 18 dicembre 1959 da Giovanni XXIII in persona. La documentazione è liberamente consultabile nell'originale latino negli Acta Apostolicae Sedis n. 52 [1960], p. 60. Nel 1985, poi, come è altresì ben noto, l'allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Em.mo Joseph card. Ratzinger, scrisse all'Em.mo card. arcivescovo di Genova Giuseppe Siri una lettera in merito e, nella sostanza, confermò la decisione presa 26 anni prima dal Sant'Uffizio.
Se tuttavia vi è della documentazione ufficiale che soverchi questa - documentazione proveniente quindi dalla Sede Apostolica, dalla Congregazione per la dottrina della fede, dal Santo Padre o da autorità similari - sono personalmente pronto a prenderla in considerazione.
P.S. So che esistono pareri privati discordanti in merito, ma pareri privati non contano alcunché di fronte all'autorità della Chiesa, che è mater et magistra.

Anonimo ha detto...

Le decisioni della Gerarchia legittimamente deputata ad esamnare le "proferzie" legate ad apparizioni o visioni costituiscono l'unico criterio al quale attenersi, tutto il resto è un di più non necessario e spesso inutile.

Su Fatima l'ultima parola spetta e spetterà sempre al Papa. J. Ratzinger conosce la Chiesa meglio di chiunque altro; le indicazioni che sono venute dal suo straordinario acume teologico e dalla sua vita santa, anche durante il suo Pontificato, non hanno mai avuto la pretesa di mettere in discussione o di sindacare le scelte dei auoi Predecessori, al contrario di quanto accade a certi "fatimini".
Proprio per questo, i gesti narrati da Socci del Papa Francesco risaltano e confortano, perché sono nel solco tracciato da Benedetto. L'affidamento a Maria è garanzia suprema quando proviene dal Vicario di Cristo, senza che dobbiamo preoccuparci di ricavarne conclusioni o di rilasciare "pareri" che non ci spettano.
gianni

Anonimo ha detto...

Se mai avessi potuto nutrire dei dubbi sull'ortodossia del pontificato di Papa Francesco, essi si sono dissolti nello scoprirlo devoto di Maria.
E del rapporto "aperto" tra Papa Benedetto XVI (anche lui mariano) e Medjugorje hanno già ben scritto prima di me.
Un'"incompiuta" del suo altissimo pontificato è l'esito dei lavori della commissione da lui voluta per indagare su Medjugorje: è in ritardo con le scadenze promesse, ennesimo segno degli sgarbi intraecclesiali fatti contro il Papa emerito.

Benedetto XVI (nel 2010) ha anche detto di Fatima cose assai interessanti, checchè ne pensino
i soliti Sodano&Bertone, lontani anni luce dalla teologia-profetica e assai più a loro agio con la gestione del potere e un certo razionalismo "utile" chiuso al mistico e aperto al mefitico...
Cito ancora il Cardinal Ratzinger:

"Credo che si possa dimostrare come in tutte le figure dei grandi teologi sia possibile una nuova evoluzione teologica solo nel rapporto tra teologia e profezia. Finché si procede solo in modo razionale, non accadrà mai nulla di nuovo. Si riuscirà forse a sistemare meglio le verità conosciute, a rilevare aspetti più sottili, ma i nuovi veri progressi che portano a nuove grandi teologie non provengono dal lavoro razionale della teologia, bensì da una spinta carismatica e profetica".

Chi parla male della Valtorta non l'ha letta. Leggetela e poi parlatene. Non ripetete "sulla fiducia" una delle tante topiche prese in quegli anni (su Padre Pio, Bruno Cornacchiola, Maria Valtorta, Garabandal), le cui brutte conseguenze permangono, finchè ci saranno in Vaticano i nipotini di quel modo di essere pastori che ne' Giovanni Paolo II, ne' Benedetto XVI sono (ancora) riusciti a convertire.
Preghiamo per la conversione, nostra e loro, alla libertà di dio di arrivare con un mistico e un profeta dove non arrivano i segretari di Stato e le commissioni teologiche et similia.

Ruggero

Anonimo ha detto...

Grazie Ruggero.chi parla male delle val torta non l´ha letta,

Cara Raffaella e anonimo delle 18.30

vorrei fare mie queste saage parole

Io come cristiano sento il dovere e sopratutto l'entusiasmo di diffondere tutto ciò che è BELLO e può essere di AIUTO agli altri. L'Opera della Valtorta ritengo sia un dono da porgere a coloro che non conoscono questi scritti che a mio parere sono CONFORTO e RESPIRO per noi cristiani.

Il fatto che sia un dono dal Cielo oppure un opera letteraria non credo che sia il punto più importante, anzi, se questo punto porta a divisioni e contrasti o porta a dissuadere dalla lettura dell'Opera stessa meglio non starci troppo a DISCUTERE.


Come è stato più volte detto la posizione attuale della Chiesa è quella che oggi non possono essere considerati di origine soprannaturale. La lettura dell’Opera è comunque permessa a tutti i cattolici alla condizione che non devono credere che essa è rivelata fino a quando non lo dirà l’autorità ecclesiastica.

Credo che il punto più importante sia che l'Opera è fruibile e accessibile per poter essere letta. Coloro che hanno letto o stanno leggendo l'Opera si formeranno comunque una propria convinzione personale.
L'importante a mio avviso rimane leggerla o almeno iniziare a farlo.
Si potranno trarre degli importanti benefici e accrescere la nostra fede oppure no.
Sono dell'idea che la posta in gioco sia importante e quindi possa valere la pena tentare.

BER ALESSIA E PER PAOLO(vanagloria)

Come detto prima se la prudenza ci deve spingere alla cautela e a non cadere nei facili entusiasmi, la stessa virtù deve essere esercitata per non RESPINGERE a PRIORI doni che possono effettivamente provenire da nostro Signore.
sere

Anonimo ha detto...

caro ruggero,
dimenticavo un´altra pietra scartata garabandal di cui si potrebbe scrivere un´altro poema.