lunedì 15 aprile 2013

Come cambia la chiesa se il «perdono» è al primo posto (Rosati). La pericolosità di insistere solo sul perdono (Raffaella)


Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Eufemia.

Leggo:

"Ma probabilmente il tratto più incisivo delle «novità», o se si vuole delle sorprese, di Papa Francesco consiste nella sua insistenza sul perdono come connotato costitutivo  dell’atteggiamento cristiano. Non c’è peccato - ha detto - che Dio non possa perdonare; semmai la difficoltà consiste nel domandare il perdono. Anche qui concetti appena abbozzati. Ma svelano un universo intenzionale dalle dimensioni imponderabili. Non una Chiesa che esamina, indaga, giudica e condanna, ma una comunità che, senza mai conferire legittimità all’errore, salvaguarda la dignità dell’errante in quanto persona e dunque non lo esclude mai né dal circuito della redenzione né, tanto meno, da quello della comune appartenenza umana".

Mi sembra un discorso un po' pericoloso e vi spiego perche'.
Innanzitutto non solo Francesco e Giovanni XXIII hanno distinto il peccato dal peccatore ma anche, per esempio, Benedetto XVI che, in occasione dell'Angelus del 21 marzo 2010, disse: "Cari amici, impariamo dal Signore Gesù a non giudicare e a non condannare il prossimo. Impariamo ad essere intransigenti con il peccato – a partire dal nostro! – e indulgenti con le persone" .
Non siamo, quindi, di fronte ad una novita' ma alla riproposizione del dettato evangelico.
Mi pare pero' che siano i commentatori a non distinguere piu' fra il peccato ed il peccatore.
Non mi riferisco ovviamente a Rosati. Il mio e' un discorso generale.
E' assolutamente vero che Gesu' perdono' l'adultera ma e' anche vero che, congedandola, disse: Va' e non peccare piu'...
Il Signore perdona ogni peccato se c'e' vera conversione del cuore.
Non risulta infatti che nel Vangelo ci sia scritto: Va' e continua a peccare come se nulla fosse.
Il rischio, leggendo certi commenti e ascoltando certe trasmissioni televisive, e' che passi un messaggio pericolosissimo: si puo' fare cio' che si vuole perche', tanto, Dio perdona qualsiasi peccato.
E' chiaro che non e' nelle intenzioni di Papa Francesco fare passare un simile concetto ma l'uso e l'abuso che viene fatto delle sue parole e' sotto gli occhi di tutti. 
E mi fa sorridere Melloni quando scrive: "com'è accaduto troppe volte durante il pontificato ratzingeriano, che qualcuno brandisse i ragionamenti fini del Papa come una arma contro altri".
Mi sembra che il rischio sia quanto mai attuale. O sbaglio?
C'e' poi un altro risvolto non trascurabile.
Che cosa sarebbe accaduto se Benedetto XVI avesse osato parlare tanto di perdono? Domanda retorica! Lo si sarebbe accusato di minimizzare i problemi, di nascondere i peccati della chiesa, addirittura di volere coprire qualcuno.
O sbaglio?
Io trovo che ci sia una profonda incoerenza in chi si sta occupando di informazione religiosa.
Oggi si esalta il perdono, la misericordia, la tenerezza. Ed e' una cosa bellissima, ma il discorso non puo' valere solo per i laici. Deve essere valido anche per i sacerdoti, i vescovi e magari i cardinali che hanno sbagliato.
E allora? Come la mettiamo con tutti i discorsi fatti durante il Pontificato di Benedetto XVI? 
Guai a parlare di perdono! Fino al 28 febbraio si invocava pulizia, intransigenza, tolleranza zero.
Fino agli ultimi giorni di Pontificato si e' preteso che il Papa intervenisse in prima persona contro i prelati accusati di condotta poco consona al ruolo.
Tutti ad applaudire Benedetto che impediva al cardinale scozzese di partecipare al conclave. E c'e' stato un famoso vaticanista che ha criticato Papa Ratzinger perche' non aveva usato la sua autorita' anche per lasciare a casa un arcivescovo emerito accusato di avere coperto alcuni preti pedofili.
Ora tutto e' passato. Non si parla piu' di certi problemi...scomparsi.
Lo stesso presule twitta che e' un piacere mentre un altro, molto criticato in patria alla vigilia del conclave, ha avuto un ruolo di primo piano nella cerimonia di inizio del magistero petrino.
Come e' possibile che sia cambiato tutto in un mese? Come mai ora non si chiede piu' pulizia e trasparenza ma si invocano misericordia e perdono?
Ma allora il problema non erano i pedofili, lo ior o i corvi ma Benedetto XVI!
Andato via lui si sono volatilizzati (appunto!) anche i problemi.
Enno'...non funziona cosi'! Non e' che siamo proprio tutti allocchi o cucu'.
Ne riparleremo in un successivo post.
Raffaella

7 commenti:

Maria Nevia ha detto...

Sono assolutamente daccordo con quanto pubblicato da Raffaella,BENE distinguere il peccato dal peccatore,il giudizio sulla Persona compete esclusivamente a DIO che conosce l'intimo di ognuno di noi,ma creare confusione non è costruttivo,la "Pulizia"DEVE essere fatta,altrimenti i primi incoerenti sono "LORO",Benedetto XVI si è adoperato al massimo x questo FINE,ma ovviamente non è stato compreso,cmq ricordiamoci le parole di GESU' all'adultera:"Nessuno ti ha condannato,nemmeno IO ti condanno,và e NON PECCARE PIU'"!

Luisa ha detto...

Sottoscrivo in toto la tua reazione, Raffella, nei media, anche da parte di sacerdoti, passa il messaggio che hai descritto, Dio è infinitamente buono, Dio perdona sempre, è vero, ma i cattolici devono fermarsi lì e dirsi, posso peccare, tanto non posso far altro che peccare, e poi so che Dio mi perdonerà sempre e comunque?
È forse quello l`insegnamento di Cristo che la Sua Chiesa ha raccolto, deve salvaguardare e promuovere per la salvezza dele anime?
Devo solo cercare consolazione nelle parole dei miei pastori, del Papa?
Personalmente non è ciò che cerco, ancor meno nelle parole del Pastore Universale della Chiesa, se quelle parole non sono accompagnate da altre che mi rinviano alla mia RESPONSABILITÀ!
Come hai già ricordato, Raffaella, Gesù ha detto all`adultera: " Va' e non peccare più", non gli ha detto: "ti perdono, ti perdonerò sempre, tanto so che non puoi far altro che peccare, è la tua natura", non gli ha detto: " so che continuerai a peccare, peccare o non peccare è la stessa cosa tanto sai che io ti perdonerò sempre e comunque"!

Di quella consolazione non so che farmene, è quello il messaggio di Papa Bergoglio che sta passando attraverso ciò che i media riportano, è quello che ascolto e leggo attorno a me, è quello che dicono i "cattolici" interrogati dai media compiacenti e compiaciuti, non c`è posto per il pentimento, per la responsabilità, per una vera conversione del cuore.

Per quel che riguarda l`articolo di Rosati...
mi mancava all`appello "la rivoluzione della misericordia", la piazzerò accanto alla "rivoluzione della tenerezza", e noi che la osserviamo come potremmo definire la rivoluzione che ci danno da vedere media e commentatori vari dal 13 marzo?
E il tutto per dire,alla fine dell`articolo, che possiamo ormai dire addio alla dottrina retta, alla sua difesa e promozione.

Anonimo ha detto...

E' la protestantizzazione della CC che avanza a grandi passi,con l'ecumenismo spinto al massimo per arrivare ad una sorta di sincretismo,dove tutte le religioni portano a Dio,Dio è buono e misericordioso,sì,siamo peccatori,ma alla fine la misericordia ci salverà tutti,anche i non cristiani,l'inferno è vuoto o non esiste,perchè se così fosse sarebbe la dimostrazione che Dio non è buono e musericordioso,non ci si confessa più perchè tanto Dio ti vede sempre,in certe chiese dalla parti mie,i preti dicono:'chiediamo perdono insieme per tutti i peccati',e quindi di va a fare la comunione,con leggerezza e senza ombra di pentimento,tanto'il Signore lo sa,sono sempre gli stessi peccati,quindi'....no,non funziona così,BXVI si era speso tanto per il ripristino del sacramento della confessione,per il riconoscimento dei peccati e per il proposito di non commetterli più,si sta andando ad una deriva permissivista e buonista,Cristo non era permissivo,stigmatizzava i peccati,soprattutto quelli più brutti,ma oggi nessuno accusato di peccati orribili come la pedofilia,sarebbe disposto a gettarsi al mare con una pietra al collo.PF smetta di fare il dolce piacione e prenda posizionoi nette,il giudizio universale ci attende tutti,nessuno escluso."Dio è buono,ma non è lo zio tonto che ci piacerebbe far passare",il card.Ratzinger dixit in un suo scritto.GR2

Anonimo ha detto...

d'accordissimo raffaella, e se ripênso alla messa di papa francesco con nicolini(quello accusato di spese folli in vaticano), in cui il papa disse che "le chiacchiere fanno male";non molto lontano dal "chiacchiericcio" di Sodano, sono sempre più convinto di un salvacondotto per tutti, ar popolo famo vede il papa semplice , e noi dietro continuiamo con carriere , ior, incontri e lobby gay, trans a gogo'....della serie ratzinger era un poverello , magari troppo puro che si faceva affascinare dalel chiacchiere e credeva a tutto quello che gli raccontavano. Se la mitezza di ratzinger é la prova più alta della sua sanntità, penso sia stato uno dei vulnus più grandi del suo pontificato e della chiesa.


Max

laura ha detto...

Sono desloata, depressa, avvilita, demoralizzata, sconfortata e... piena di amarezza. Si sta distruggendo tutto e si esulta" Siamo allo sbando. Io m isento un "pecora matta": Altro che pastore con l'odore delle pecore! SMettiamola con queste sciocchezze e ricordiamo che il nostro peccato è costato il Sangue di Cristo e la Passione continua nella Chiesa. Papa Benedetto ha perdonato sempre tutti, anche chi lha messo in croce (vedi Paolo Gabriele), ma è sempre stato rigoroso. Siamo tornati la relativismio e alla sua pericolosa dittatura. Teniamoci forte, Raffaella carissim,a altrimenti cadiamo tutti. Questa è l'ora della prova, altro che vento di tenerezza e boccata di ossigeno per la Chiesa. Mi fermo per rispetto di PF e perché ha ordinato Papa Benedetto.

Anonimo ha detto...

Ma sara´ sempre cosi´,ogni giorno ne trova una di nuova.
sono´ gia state ´ citate le sefirot, ma credo e´ troppo difficile da interpretare.proviamocon un esempio
pratico;
tutti noi da bambini volevamo dei genitori che ci perdonassino tutto, che non ci punissero mai, questo è umano, ma il ruolo del padre non è solo quello di perdonare tutto , un padre che non punisse mai i suoi figli o non li riprendesse quando fanno qualcosa di cattivo non sarebbe un buon padre, ma solo un padre “compiacente” e mollaccione.. tutti noi lo sappiamo e infatti anche da bambini , se facevamo qualcosa di sbagliato e nostro padre ci puniva, lo capivamo e amavamo nostro padre proprio perché ci puniva. amare un padre che tollera tutto e che fa della tolleranza per non dire dell’indifferenza al bene e al male , la sua unica filosofia è facile e semplice e gratificante ma non giusto.E aspettiamoci di piu´, questo e´ solo l´inizio del nuovo regime della tenerezza.

Miserere ha detto...

Io, intanto, continuo a leggere e rileggere le profezie della Beata Emmerich...